olga e` il nome della protagonista e della voce narrante di questa storia cosi` tragicamente vera e consueta. olga e` una bambina che sta spalancando gli occhi sul mondo crudele degli adulti. suo padre viene arrestato, il fratello e` malato di aids, la mamma sta per cedere. tutta questa sofferenza forgia lo sguardo di olga: lo sguardo di chi e` cresciuto troppo in fretta e cerca parole per raccontare e capire il mondo. le parole per rompere il silenzio della propria solitudine.
nell`itinerario narrativo di nagib mahfuz, "il ladro e i cani" segna l`affrancamento da alcune proposizioni del realismo e la ricerca di uno stile in cui confluiscano quotidianita` e trascendenza, come segni esemplari del mondo concreto e del mondo fantastico. nelle vicende di un ladro che, attraverso la vendetta, insegue un`improbabile giustizia per il tradimento degli ideali giovanili, si celebra infatti la rappresentazione allegorica di una concezione tragicamente catartica dell`esistenza. le pagine del romanzo si affollano allora di personaggi identificanti le trascorse esperienze del protagonista e il rispecchiamento di questi in una mutevole realta` che sempre lo relega in quella dimensione dove verita` e menzogna coincidono annullando sia i miti del passato sia le speranze nel futuro. il saggio, il poliziotto, l`amico importante, la prostituta, l`oste, la moglie, il rivale e la figlia che lo rifiuta, costituiscono per sadi mahran un travagliato presente ossessivamente segnato dall`imperativo della rivalsa: un mondo fitto di viuzze, palmizi, taverne, periferie desolate, contrafforti sabbiosi e cimiteri prospicienti il deserto, in cui solamente il ricordo puo` guidarlo, dopo un cammino scandito da morti innocenti, all`appuntamento con il proprio destino. infine il pensiero di sadi mahran si aggruma intorno all`idea di un`entita` superiore, di cui la morte personifica l`araldo...
nel 1984, italo calvino cosi` annunciava la pubblicazione di : "dopo vari anni di silenzio, celati ritorna ora con un libro che ha al suo centro la rappresentazione del mondo visibile, e piu` ancora una accettazione interiore del paesaggio quotidiano in cio` che meno sembrerebbe stimolare l`immaginazione". queste trenta novelle, comiche e fantastiche, tristi o terribili, sulla valle del po, mentre recuperano antiche forme narrative della tradizione novellistica italiana, sono un viaggio di ritorno alle fonti del narrare: cioe` al "sentito dire che circola in un luogo o paesaggio". e una figura molto cara a walter benjamin, quella del narratore orale, che celati ha cercato di riscoprire viaggiando e raccogliendo storie sulle rive del po. celebrando con le sue novelle questa figura in via di estinzione, celati indica una degradazione ambientale che non riguarda soltanto i paesaggi, ma anche la facolta` di raccontare e di scambiarsi esperienze. cosi` queste sono altrettante parabole sulla nostra epoca, e costituiscono uno sforzo per ridare all`arte narrativa una credibilita` che non sia soltanto letteraria.
DG 2014. 5 CD. Barenboim suona le seguenti sonate di Schubert: D 537, 568, 575, 664, 784, 845, 850, 894, 959, 958, 960.
agli estremi confini del mondo conosciuto, fra le tempeste e i ghiacci del mar nero, c`e` un paese selvaggio e poco abitato, tomi (l`odierna costanza), il luogo della relegatio di publio ovidio nasone, che li` visse per una decina d`anni e che vi fu sepolto il 17 o il 18 d.c. in una totale trasmutazione di tempi, in completo anacronismo, giunge a tomi un amico di ovidio, cotta, determinato a trovare tracce del poeta e del suo capolavoro incompiuto, le metamorfosi. la singolarita` di "il mondo estremo" fa si` che il lettore sia coinvolto nella ricerca di cotta e ritrovi, attraverso di lui, un mondo siamo ai giorni nostri - in cui il mito si trasfigura in realta`. ecco allora che il contesto diviene minutamente realistico e, per esempio, alla sera, nella desolata piazza della ferrigna tomi, giunge cypari, un "proiezionista" ambulante, che mostra un film d`amore disperato in cui la bella alcione viene trasformata, assieme al compianto sposo, in un uccello marino. cotta trovera` presso tomi, a trachila, in montagna, la casa di ovidio. lo aiutera` pitagora di samo, ridotto a servo di ovidio, e, nel folto dei boschi cupi e terribili, sotto una coltre di lumache striscianti, appariranno delle pietre con i versi incisi dal poeta. e ancora, in una memorabile alba, mentre si consumano i riti del carnevale, apparira` un corteo di pazzi, travestiti chi da dio sole, chi da medea, chi da orfeo... recitano strani versi di un`opera distrutta dall`autore, ma non scomparsa: le metamorfosi.