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al di la` delle polemiche e delle apologie, un originale profilo critico del famoso e controverso storico italiano del novecento: i temi innovatori, le aporie insolute, i problemi ancora aperti.

dal 1751 al 1772: ventuno anni furono necessari per comporre l`"enciclopedia o dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri", la summa del sapere moderno fino al secolo xviii. l`opera, curata da denis diderot per la parte riguardante la filosofia, le arti meccaniche e le lettere e da jean-baptiste le rond d`alembert per la parte riguardante le scienze e la matematica, e` un`immensa impresa collettiva che coinvolse oltre 160 esperti di varie discipline, tra i quali i piu` eminenti philosophes dei lumi: oltre ai due curatori, rousseau, montesquieu, voltaire, quesnay, turgot e d`holbach. la sua finalita` era di raccogliere tutto il sapere, diversamente dalle enciclopedie sistematiche precedenti, in ordine alfabetico, adottando i criteri dell`"albero delle conoscenze" proposto da francesco bacone. esplicito fu l`intento sperimentale e antimetafisico, coerente con la rivoluzione scientifica da copernico a newton. dopo lotte memorabili, neppure la duplice condanna, pontificia e regale, che subi` nel 1759 tra roma e parigi, riusci` a chiuderne la parabola. tutti i volumi furono integralmente ristampati in francese a lucca e a livorno, con il consenso del granduca pietro leopoldo, mentre la fortuna dell`enciclopedia fu durevole in tutta europa.

da archeologo, carlo pavolini fa parlare - anche grazie a un ampio corredo di immagini - le testimonianze tangibili, gli oggetti, che gli scavi di ostia hanno riportato alia luce in quantita` enormi. strumenti della sua ricostruzione sono dunque le vestigia urbane (case, strade, luoghi di culto e di spettacolo, sedi di riunione, officine, depositi, tombe); le epigrafi, per le loro insostituibili notizie sulle istituzioni, l`economia, le associazioni professionali e la vita privata degli abitanti; gli strumenti di lavoro, le suppellettili domestiche, la ceramica, le scene di vita quotidiana riprodotte in mosaici, pitture o rilievi.

Cappelli Ed., 1991, IT. Volume fotografico dedicato al cinema muto italiano e al periodo storico in cui venne realizzato dal 1905 al 1930. In allegato un VHS del film Malombra di Carmine Gallone con Lyda Borelli come attrice principale.

in questo straordinario "resoconto" di un viaggio a lourdes, compiuto per osservare con imparzialita` scientifica i fenomeni considerati miracolosi presso il famoso santuario, alexis carrel narra come venga coinvolto, quasi suo malgrado, nella vicenda d`una ragazza ammalata gravissima e incurabile di peritonite tubercolare, che viene condotta dalla madonna in una estrema speranza di guarigione prodigiosa. contro ogni sua previsione di medico saldamente legato ad una visione "positiva" dei fatti biologici, egli assiste al miracolo, che descrive con partecipazione ansiosa, incredula e poi stupefatta. non volendo essere che "uno strumento registratore esatto", carrel non depone nemmeno ora il suo atteggiamento da scienziato, prosegue gli accertamenti, e tuttavia entra "in una indicibile confusione di pensiero", poiche`, com`egli dice, nelle domande che gli si affollano dentro (fatti scientifici nuovi? o fatti appartenenti all`ambito della mistica e del soprannaturale?) non si tratta "di una adesione ad un teorema di geometria, ma di cose che possono cambiare l`orientamento della vita.

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