
"questa non e` una storia dell`india. di quel paese, quando salpai alla sua volta, sapevo all`incirca quanto ricordavo dagli anni di scuola: che c`era stato un ammutinamento, per esempio, e che a vederlo sulla carta somigliava un po` a un cervino capovolto; rosa, perche` lo governavamo noi". intorno alla meta` degli anni venti, senza alcuna preparazione e nemmeno una vaga idea di quello che lo aspetta - unico requisito richiesto, oltre alla cittadinanza inglese, era la somiglianza con il vichingo olaf, personaggio leggendario di un romanzo di rider haggard -, il giovane ackerley decide di partire per l`india, accettando di rivestire l`improbabile ruolo di segretario privato del maharaja di chhokrapur: invisibile staterello che oggi sara` vano cercare sulle carte, "posto che sia mai esistito". infantile, lussurioso, ossessivo, smanioso di assoluto e occidentalista all`estremo, sua altezza assillera` ackerley con le domande piu` impensate e sulle questioni piu` insondabili, non ottenendo nient`altro che una serie di evasive risposte, ma trovando quello che forse, in fondo, cercava: un amico. degli incontri giornalieri con il maharaja e con gli altri non meno irresistibili personaggi che frequentano la sua corte e` fatto questo libro: piu` che un diario di viaggio, un`esilarante e indimenticabile commedia di costume, e insieme una preziosa testimonianza involontaria sull`india al tramonto della colonizzazione.

il battaglione alpini "intra" ha rappresentato una realta` ben conosciuta dalle popolazioni locali e il suo era un nome familiare nei territori dell`alto novarese, ma anche sulle sponde piemontesi e lombarde del verbano e nelle valli dell`ossola, dove attingeva gran parte dei suoi effettivi e in cui svolgeva parte della propria attivita` addestrativa. il volume racconta le vicende che hanno contraddistinto la storia del battaglione nel corso dell`ultimo conflitto mondiale. diari di guerra ritrovati e materiale fotografico inedito, hanno permesso di ricostruire la quotidianita` della vita di trincea, fatta di piccoli gesti quotidiani ma anche di eventi drammatici, quali rappresaglie e fucilazioni.