
Debutto come solista per il cantante degli Strokes. La principale ispirazione arriva da un saggio di Oscar Wilde, Phrases And Philosophies For The Use of The Young. Aiutano Julian l'ex Bright Eyes Mike Moogis e l'ingegnere del suono Jason Lader

I fratelli Johnny (voce nei Lynyrd Skynyrd) e Donnie (leader dei 38 Special) hanno formato una propria band, Van Zant, per rendere pubbliche le loro passioni private, sopratutto per la musica country. Assieme hanno inciso tre dischi e si sono conquistati una bella fetta di pubblico, al di fuori dalle proprie band. Questo album dal vivo, registrato nel 2006, durante l'unico tour dei Van Zant, è stato inciso a Valdosta, Georgia. La band, come ci si aspetta, esegue in parte brani tratti dai proprio dischi, in parte repertorio classico dei Lynyrd Sknynrd e dei 38 Special. Brillano le versioni di alcuni classici come Call Me The Breeze, Sweet Home Alabama, Wild Eyed Southern Boys, I Can't Help Myself, My Kinda Country. I masters arrivano dalla collezione privata dei Van Zant.

Per il terzo album la formazione di Seattle passa addirittura alla Warner e firma il suo disco più importante. La produzione è affidata a Jay Joyce ( assieme alla band ) ed il disco ha un suono diverso, più elettrico. Si parte da All We Ever Knew, composta durante le sessions del disco precedente ( Let's Be Still), ma lasciata da parte perchè ancora incompleta. Il disco ha suscitato critiche e consensi in Usa ma buona parte della stampa di settore ne parla già molto bene. Sicuramente l'album rappresenta una evoluzione rispetto al passato.