
da quando, con l`eta` elisabettiana, il viaggio in italia entra di diritto nella formazione delle classi dirigenti europee, marine e citta`, vallate e rovine riempiono innumerevoli carnet di disegni, tele e incisioni, oltre che diari, resoconti, corrispondenze. , l`italia offre allo sguardo dei tourists - siano nobili o ricchi borghesi da affinare, artisti o letterati in veste professionale - la mutevolezza della natura e la grandiosita` dell`antico, gia` avviate a fissarsi in icone esportabili. il maggiore studioso italiano del grand tour raccoglie qui nuovi capitoli di questa storia di viandanti d`eccezione e di ritrattisti di vedute, sul duplice tracciato degli itinerari e del modo di raffigurare paesaggi urbani e naturali. il canone topografico roma-napoli-venezia si arricchisce di mete prima eluse (e` il caso di firenze, che solo nell`ottocento sara` in auge, e non per tutti, se potra` apparire ancora a zola ), e la stessa citta` mostra a distanza di tempo volti alterni: la roma classica di goethe non e` il gioiello medievale che gregorovius cerca inutilmente di sottrarre alla devastazione di fine ottocento, la napoli di papworth espelle il pittoresco a favore della modernita` neoclassica. il vedutismo, nel settecento genere emergente, con thomas jones predilige scorci anomali come muri e suoli campani, mentre viene rivoluzionato da canaletto, bellotto e guardi, che reinterpretando la serenissima destinano le a enorme fortuna.

i saggi che compongono questo libro obbediscono a una strategia comune: indagare un testo letterario muovendo dalla convinzione che siano i piccoli e piccolissimi indizi, le labili tracce di cui e` cosparsa la sua superficie a mettere sulla strada della comprensione. le imperfezioni e le incongruenze che fanno funzionare la macchina testuale si nascondono li`, sotto gli occhi di tutti, e il talento del critico sta nel ricostruirle con la meticolosita` paziente del decifratore. lavagetto articola questi assunti nei "frammenti di una teoria", per poi trasformarli in sapientissimi esercizi di lettura, da balzac a collodi a stendhal, dai libretti verdiani a freud a proust.

"gran riparo", casa della parola degli uomini, il togu na e` presente in tutto il paese dogon (mali), perfettamente integrato nel paesaggio a segnalare il villaggio di cui e` la "testa", il luogo a cui fa capo la vita sociale tradizionale. sede specifica della parola "seduta", calma e ponderata, il togu na e` il centro dal quale emanano le decisioni che governano il villaggio. in tal modo l`edificio si inserisce nella realta` sociale e costituisce, secondo gli autori, "l`elemento emblematico di questa necessaria e perfetta organizzazione comunitaria". pubblicato per la prima volta nel 1976, questo libro documenta senza concessioni a un superficiale estetismo un tipo di edificio che e` nello stesso tempo la proiezione di una struttura sociale.

nel settembre del 1920 mario buda fa esplodere in piena wall street un carro trainato da cavalli e imbottito di dinamite e pezzi di metallo, l`esplosione uccide 40 persone e inaugura quella che sarebbe diventata una delle piu` micidiali armi da guerriglia urbana, l`autobomba. il prototipo messo a punto dall`anarchico italiano, tempo qualche decennio, diventera` l`arma del terrorismo globale. rileggendo la storia del secondo dopoguerra, davis ripercorre l`uso, le trasformazioni, gli scopi di un ordigno povero che ha esiti molto piu` devastanti dei missili da milioni di dollari e che ha modificato totalmente l`idea stessa di guerra. se un tempo eserciti e armamenti erano convenzionali, la maggior parte degli attuali conflitti sul pianeta hanno carattere di guerriglia e nell`autobomba l`arma piu` efficace e a buon mercato.

quando il cinema diventa un vizio? quando lo si ama troppo. come spettatori, o facendolo come registi. gianni amelio racconta in questo libro il cinema che tutti amiamo: quello classico, da "quarto potere" a "casablanca", e quello di anni piu` recenti, affascinante e spettacolare come le opere di spielberg, coppola o scorsese. una piccola storia della "settima arte" ricca di curiosita` inedite, ma anche un ritratto del cinema "dall`interno", un diario fitto di aneddoti divertenti che insegna come si fa un film.










Il nuovo album di James Holden & The Anmal Spirtis, 2017

Jim Cuddy, membro dei Blue Rodeo, è uno dei rockers di matrice classica più considerati in Canada. La sua musica, in bilico tra rock e radici, prende ispirazione dalle tradizioni della sua terra, mischiando idee e sonorità più moderne. Constellation è il suo quarto sforzo come solista e, stando a quanto hanno scritto i giornali di settore, è il suo lavoro migliore, più convinto e più convincente.

Il nuovo album, 2018

I Wood Brothers sono una band di stile Americana, ma con diverse frecce nel proprio arco. Infatti non sono una band country, perchè nel loro sound abbiamo anche blues, jazz e soul. Rimescolano in modo creativo vari stili, abbondano in idee ed hanno un suono decisamente ben costruito, fresco ed innovativo. Chris Wood, Olver Wood e Jonathan Rix hanno un passato in gruppi jazz ( basta ricordare Medeski Martin & Wood ) e queste rende il loro sound ancora più aperto ed interessante. Le canzoni di Heart Is The Hero seguono il dedalo della strade blu, che da Nashville porta a Memphis e poi giù, lungo le rive del Mississippi, fino a New Orleans.