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quando giunse la notizia che il premio nobel per il 1996 era stato conferito a wislawa szymborska, molti giornali scrissero che si trattava di una poetessa piu` o meno sconosciuta. in realta` iosif brodskij la considerava, insieme a milosz e a herbert, una delle grandi voci poetiche attuali. e al tempo stesso si puo` dire di lei che raramente un poeta moderno e` riuscito a parlare di temi proibiti, perche` troppo battuti, con tale impavida sicurezza di tocco, fino al punto di dedicare una delle sue liriche piu` perfette all`"amore felice", questo "scandalo nelle alte sfere della vita". questo volume e` una raccolta che attraversa tutta la sua opera a partire dal 1957 e include anche il discorso pronunciato in occasione del conferimento del premio nobel.

un figlio illegittimo e sensibile (arkadij dolgorukij), un padre indifferente e libertino (versilov), un`educazione opprimente e umiliante, un sogno assurdo (quello di diventare ricco come rothschild) per il quale si sacrifica ogni cosa salvo vanificare poi il tutto in un attimo di follia, un triste amore impossibile e vergognoso, il rifugiarsi nei meandri del proprio "sottosuolo mentale" dove, grazie alle farneticazioni del proprio io, trovare un illusorio riscatto dal fallimento di un`esistenza. infine l`apparizione di un redentore, makar, che predichera` un nuovo cristianesimo che sorgera` spontaneamente dal cuore del popolo e riscattera` la grande madre russia.

scritto nel 1906 e considerato il romanzo di esordio di musil, la storia, di ispirazione autobiografica, narra attrverso crudi episodi sadomasochistici e avventure intellettuali, il momento di passaggio dall`adolescenza alla virilita` nella crisi della societa` mitteleuropea. come scrisse lo stesso musil, in quest`opera risiede la chiave dell`"uomo senza qualita`": l`assenza di sentimento, di morale e di "esperienze" di toerless, lo rende nostalgico, vuoto. parabola di profonda attualita`, nei tratti psicologici del giovane protagonista si delinea il fiero e consapevole rifiuto di un patrimonio di valori svalutato, paragonabile al vuoto "ideologico" e alla noia esistenziale di molti giovani di oggi.

dagli ultimi sussulti dell`era clinton al crepuscolo del secondo mandato di george w. bush, tre "vite parallele" intellettuali e sentimentali, che si sfiorano senza incontrarsi nell`ambiente dell`intellighenzia liberal della east coast americana: la prima e` quella di mark, dottorando a syracuse, impegnato a scrivere la propria tesi sui menscevichi russi, alle cui sorti paragona in continuazione la propria vita amorosa andata sempre piu` alla deriva dopo la separazione dalla giovane moglie moscovita, la dolce sasha. sam mitnick, invece, aspirante autore della "grande epopea sionista" per la quale ha ricevuto un piccolo anticipo da una casa editrice, sull`esempio dell` "ebreo traditore" lomaski rifiuta di sfruttare l`onda emotiva dell` 11 settembre per farsi pubblicita`. preoccupato piu` del ridursi progressivo del numero delle pagine di internet che riportano il suo nome, quando lo si cerca su google, che di lavorare al suo libro, sam finira` per ritrovarsi a jenin, nei territori occupati di palestina, per essere la` dove le cose succedono davvero. e infine l`ivy leaguer keith, il piu` esplicito alter ego dell`autore, che dopo la laurea a harvard inizia a scrivere di politica per riviste come "new american" e "debate", tentando di metabolizzare la sconfitta elettorale democratica del 2ooo e rimpiangendo la sua solo sfiorata relazione.

il regalo, non richiesto, di un cavallo per la festa dei diciott`anni che nasconde un mistero; il furto di un purosangue ai danni di un disabile; il dilemma di un uomo che ama i cavalli e che ha perduto la passione. tre storie che illuminano di una luce sporca l`universo indistinto delle corse clandestine, l`ultima frontiera dell`ecomafia. tre storie - tragiche, ironiche, commoventi - in cui la sicilia e le sue contrade diventano un grande ippodromo abusivo, senza regole ne` rispetto, dove a vincere e` il cinismo di chi sugli animali specula, di chi li maltratta, di chi li usa senza pieta`.

questo volume presenta tre inediti teatrali di carlo gozzi tra i piu` rilevanti: una commedia che si colloca molto al di qua della cronologia teatrale nota e una piccola "farsa" in un atto, accompagnata da un prologo metateatrale, in cui e` direttamente messa in scena la compagnia di antonio sacchi. il primo testo - "le gare teatrali" - precede di dieci anni il suo debutto come drammaturgo. disperde, anzi, i tratti leggendari che circondano l`andata in scena, la sera del 25 gennaio 1761, de "l`amore delle tre melarance" al teatro san samuele, e che, per volonta` d`autore, narrano l`avvio della sua lunga carriera teatrale da una scommessa e da una casuale risoluzione per la scrittura scenica. il testo mostra, viceversa, un gozzi che anni prima trasforma in commedia la rivalita` commerciale tra goldoni e chiari, gia` intenzionato a prendervi parte come terzo incomodo e gia` desideroso di unire le proprie sorti a quelle della compagnia sacchi. una breve agnizione ricongiunge "la cena mal apparecchiata a le convulsioni", una farsa veneziana a uno spaccato della vita di una compagnia comica, ormai nel 1763, quando gozzi rimane sostanzialmente il solo "autore" di qualche rilievo presente sulla piazza teatrale veneziana.

l`idea dell`amore, presente nel discorso filosofico fin dalle origini, si e` evoluta adattandosi ai contesti storici e sociali, assumendo diverse forme e funzioni, senza perdere mai il proprio ruolo di primo piano nella sfera dei condizionamenti culturali. ma come si legano queste forme dell`idea dell`amore all`esperienza amorosa? come hanno amato i filosofi che riflettono sull`amore? manuel cruz ricostruisce le vicende esistenziali di alcune grandi figure della storia del pensiero, di cui e` noto non solo l`interesse verso l`amore in quanto tema, ma anche il coinvolgimento personale nelle relazioni amorose. l`amore e` percepito come l`esperienza universale per eccellenza. pur declinandosi in modi molto diversi, alcune sue caratteristiche sono, per cosi` dire, "costitutive": le esperienze del desiderio, dell`innamoramento e della passione rivelano, in tutte le epoche, la stessa forza dirompente, totalizzante, irrazionale. ma, al contempo, portano in se` i semi dell`evanescenza e dell`ambiguita`. il che rende complesso parlarne, scriverne, spiegare. proprio per questo risulta particolarmente prezioso l`apporto dei "pensatori di professione" presentati in questo libro. secondo la prospettiva di cruz, l`idea che abbiamo oggi dell`amore contiene dunque non solo il pensiero, ma il vissuto di chi ci ha preceduto: e` la somma dell`amore come fonte di energia, pensato da platone; del senso di colpa di cui soffriva sant`agostino; della passione erotica esemplificata da abelardo ed eloisa...

come nasce un eroe? i greci raccontavano che eracle aveva rischiato addirittura di non venire al mondo. un eroe infatti non nasce quando capita, ma quando il volere di un dio, o una certa congiunzione astrale, decidono che la sua eccezionalita` deve manifestarsi. questo libro attraversa i cieli stellati della mitologia e dell`astrologia antica, e prosegue il proprio cammino soffermandosi a tebe: qui la futura madre di eracle, alcmena, soffre doglie mortali finche` una fanciulla non riesce a ingannare le nemiche della partoriente e permettere la nascita dell`eroe. solo che la liberatrice di alcmena viene trasformata in donnola. bettini compie un viaggio attraverso la mitologia per spiegare il perche` della scelta di questo animale.

le confessioni comiche, poetiche, paradossali di un . che prende in giro se` stesso mettendo in scena quello che, da molie`re a woody allen, e` sempre stato il piu` irresistibile dei personaggi tragici. per un ipocondriaco che vuole smettere di tormentare chi gli sta accanto con le proprie ossessioni, trovare una valvola di sfogo e` una questione vitale. ma come si impara ad affrontare la paura da soli? forse raccontandosi. e quello che fa lorenzo marone, con una voce che all`ansia preferisce lo stupore e il divertimento. scorrendo l`inventario delle sue fobie ognuno puo` incontrare un pezzo di se` e partecipare all`affannosa, autoironica ricerca di una via di fuga in discipline e pratiche disparate: dalla medicina alla fisica all`astronomia, dalla psicologia alla religione, dai tarocchi all`astrologia. alla fine, se esorcizzare del tutto l`angoscia resta un miraggio, possiamo comunque reagire alla fragilita` ammettendola. e magari accogliere, con un po` di leggerezza, le imperfezioni che ci rendono unici.

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