
questo libro intende dimostrare, contro il relativismo culturale, che non esistono contraddizioni tra universalismo e particolarismo e, soprattutto, che la manifestazione delle identita` contemporanee passa per l`utilizzo di significati globali. secondo l`autore, la globalizzazione non data da oggi e nei secoli - dall`espansione dell`islam alla colonizzazione europea - piu` che di scontro si e` trattato di successive fasi di contatto che hanno connessioni tra le cultura.


guidando il lettore in un viaggio che a partire dall`arte preistorica ripercorre le grandi civilta` egizia, fenicia, greca, indiana e araba, bruno g. bara ricostruisce e documenta l`invenzione della scrittura attraverso un`ampia scelta iconografica. l`idea di fondo della comunicazione come costruzione comune di significato permette all`autore di sviluppare una teoria della scrittura come comunicazione "situata" e "permanente", cioe` trasmissibile con l`ausilio di elementi esterni offerti dall`ambiente: dalle pietre agli odierni supporti elettronici.

il viaggio raccontato da gian piero brunetta e` quello dei "navigatori delle immagini" cioe` di coloro che sono riusciti a diffondere e interpretare con strumenti e apparecchi ottici forme e rappresentazioni di mondi reali e immaginari nei secoli che hanno preceduto l`invenzione del cinema. questo rito di iniziazione popolare ha origini lontane nel tempo ma, a partire dal cinquecento, si viene diffondendo in tutta europa grazie agli spettacoli ottici che favoriscono la partecipazione a una pratica di viaggio sedentario e immaginativo i cui esiti diventano ben presto sensazionali riuscendo a fondare una cultura visiva che raccoglie genti e popolazioni diverse per credo politico e religioso, lingua, cultura e appartenenza sociale. i racconti e gli spettacoli di magia luminosa iniziano infatti a modificare mentalita` e modalita` della visione e della percezione, creando, con la proliferazione anche di "luoghi delle immagini", quella cittadinanza comune e quell`habitat senza i quali certo il cinema non avrebbe potuto svilupparsi. i venditori ambulanti di stampe popolari che partivano dal trentino o i lanternisti savoiardi, i grandi illustratori degli spettacoli di panorama e diorama o i piccoli impresari di mondo nuovo o di cosmorama ci appaiono cosi` i discendenti dei narratori omerici e gli eroi di un`epopea finora mai realmente considerata, che seppe creare un forte tessuto connettivo nella storia dell`europa moderna e stabilire un ponte tra cultura alta e popolare.


