Derive Approdi, 2003, IT. Mano a mano sfilavano i ricordi: i dischi spediti per posta dall'America. l'armonica a bocca, Willie Dixon e jimmy Reed, (I can get no) Satisfaction, il sorriso di Brian Jones, le labbra di Mick Jagger, "la strana cosa successa ieri" di Between The Buttons, le farfalle di Hyde Park, gli ultimi giorni di Londra, la bellezza e la tristezza di Beggars Banquet, il notturno americano di Let It Bleed, la sei e la dodici corde di Mick Taylor, la Route 66 a portata di mano, il vino, gli amori, gli alberghi, le chitarre, i capelli lunghi, Il maestro e Margherita nascosto sotto la giacca, le sere a suonare con Ry Cooder, l'organo di Billy Preston, Bobby Keys al sax, Chrissie e poi Marianne e poi Anita e poi Bianca e poi Jerry, un albergo al 13 di Rue Des Beaux Arts nel cuore rosso di Parigi, le cliniche svizzere, la morte di Brian Jones, la soppravvivenza di Keith Richards.
in un torrido ferragosto bolognese, tre persone entrano insieme nell`ascensore di un palazzo di venti piani, una grande torre bianca che svetta su un quartiere popolare. di colpo si spengono le luci, e i tre si ritrovano intrappolati tra l`undicesimo e il dodicesimo piano. claudia e` una studentessa omosessuale che per pagarsi gli studi e`costretta a fare la cameriera in un bar. ha solo voglia di rientrare nel suo appartamento per farsi una doccia. tomas e` un ragazzo di sedici anni che vive nel palazzo con i genitori. sta scappando di casa e deve raggiungere francesca per fuggire con lei verso una nuova vita. aldo ferro e` proprietario di tre noti locali, marito e padre, ma anche efferato serial killer e produttore di snuff movies casalinghi. non vive in quel palazzo, ma vi custodisce i ferri del mestiere. ha molta fretta: deve tornare in una baracca tra le montagne, dove, incatenata ma ancora viva, c`e` la sua ultima vittima a cui ha staccato la pelle del viso per poi riattaccargliela con i chiodi, ma capovolta.
"l`impresa irresponsabile" non e` un titolo metaforico. se l`intervista a gallino che aveva per tema la concezione dell`impresa di adriano olivetti si intitolava "l`impresa responsabile", questo graffiante libro sul capitalismo deregolato dei nostri anni non poteva che ribaltare il precedente titolo. perche` per l`autore un`azienda diventa irresponsabile quando non risponde ad alcuna autorita` pubblica o privata e soprattutto quando si afferma una concezione dell`impresa fondata sulla massimizzazione del suo valore in borsa, a qualunque costo e a breve termine. dietro i principali scandali finanziari del nuovo secolo, non c`e` infatti tanto la disonesta` del singolo, quanto l`esito di un governo d`impresa che ha preso sempre piu` piede.
dal vieux-port con l`avveniristico mucem alla canebie`re, dal panier a notre-dame-de-la-garde, dalla joliette alla plaine. poi i calanchi, l`estaque e l`arcipelago del frioul. l`antica citta` focena si svela davanti ai vostro occhi in una guida unica. una carta d`insieme della citta` per visualizzare le 6 zone principali descritte nella guida 10 luoghi di visita assolutamente da non perdere, 10 buone idee per scoprire la citta` piu` autentica 200 siti, musei e monumenti facilmente individuabili nelle carte pieghevole 150 indirizzi di ristoranti, caffe`, sale da te`, bar, teatri, negozi, mercati una selezione di alberghi di qualita`, scelti in tutte le fasce di prezzo le gite fuori porta, una carta dei trasporti pubblici e tutte le informazioni utili per muoversi in citta`
LP. Arhoolie, 1979, USA. Disco d'esordio del pianista blues e boogie woogie di Cincinnati (ma originario dell'Alabama) Big Joe Duskin, realizzato con unna band che comprende Bob Margolin e Jimmy Johnson alle chitarre, Truck Parham al basso e Ben Sandmel alla batteria. Registrato agli Acme Studio di Chicago nel 78 e a Cincinnati nel 77, questo è ill disco più famoso di Duskin e contiene la sua canzone più famosa Well, Well Baby oltre che a classic come Little Red Rooster, Mean Old Frisco o Down The Road Apiece. Copia originale americana sigillata.
CD/DVD. Versione di lusso con tre bonus tracks e un DVD con tracce dal vivo.