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delle molte leggende alla cui nascita bolano stesso ha contribuito, l`ultima riguarda la forma che "2666" avrebbe dovuto assumere. si dice infatti che l`autore desiderasse vedere i cinque romanzi che lo compongono pubblicati separatamente, e se possibile letti nell`ordine preferito da ciascuno. la disposizione, ammesso che sia autentica, era in realta` un avviso per la navigazione in questo romanzo-mondo, che contiene di tutto: un`idea di letteratura per la quale molti sono disposti a vivere e a morire, l`opera al nero di uno scrittore fantasma che sembra celare il segreto del male, e il male stesso, nell`infinita catena di omicidi che trasforma la terra di nessuno fra gli stati uniti e il messico nell`universo della nostra desolazione. tutte queste schegge, e infinite altre, si possono in effetti raccogliere entrando in "2666" da un ingresso qualsiasi; ma fin dall`inizio il libro era fatto per diventare quello che oggi il lettore italiano ha modo di conoscere: un immenso corpo romanzesco oscuro e abbacinante, da percorrere seguendo una sola, ipnotica illusione - quella di trovare il punto nascosto in cui finiscono, e cominciano, tutte le storie.

cos`e` accaduto ai democratici americani negli anni del lungo dominio di george bush? quali idee muovono il mondo della sinistra statunitense? con quale proposta politica si presenteranno allo scontro per la vita e per la morte delle elezione presidenziali del novembre 2008? e infine, sara` davvero hilary clinton il candidato per la casa bianca? sono alcune delle domande a cui risponde questa indagine nel mondo politico e intellettuale della sinistra americana, all`inizio di quello che sara` il decisivo anno elettorale.

"ora muoio, ma ho ancora molte cose da dire. ero in pace con me stesso. muto e in pace. ma all`improvviso le cose sono emerse". l`uomo che in una notte di agonia e delirio decide di ripercorrere la propria esistenza, per "chiarire certi punti", per smentire le "infamie" messe in giro su di lui da quel "giovane invecchiato" che da un pezzo lo perseguita coprendolo di insulti ombra, o fantasma, o figura della sua innocenza perduta -, e` stato un sacerdote, un membro dell`opus dei, e anche un poeta e un autorevole critico letterario. ma e` stato soprattutto uno che ha sempre badato a tenersi al riparo da ogni rischio, e per riuscirci si e` piegato a molti compromessi, ha chiuso gli occhi dinanzi a molte nefandezze, si e` macchiato di molte vilta`. ha accettato e svolto coscienziosamente incarichi bizzarri, come dare lezioni di marxismo a pinochet e ai membri della sua giunta, e ha preso parte a squisite serate letterarie in una sontuosa villa, alla periferia di santiago, nei cui sotterranei venivano torturati gli oppositori politici al regime. e adesso che le cose e i volti del suo passato gli turbinano davanti come sospinti da un soffio infernale, "si scatena la tempesta di merda". in questo, che e` l`ultimo grande romanzo pubblicato in vita, roberto bola?o fa i conti una volta per tutte con la storia di quel cile che non ha mai smesso di amare e odiare. lo fa scegliendo il punto di vista di un personaggio equivoco e meschino, e riuscendo a costruire un possente "romanzo-fiume".

dal medioriente all`europa fino all`america un nuovo fenomeno si impone portando alla ribalta nuovi leader che sono il riflesso di un meccanismo antico. il tribalismo si esprime nel mondo arabo-musulmano con la decomposizione degli stati nazionali per effetto di rivolte di matrice etnico-religiosa. in occidente invece ha una genesi economica, frutto dello scontento dilagante per impoverimento e diseguaglianze che ha prodotto brexit e consentito a donald trump di arrivare alla casa bianca. a generare questa fase di disgregazione che minaccia gli stati nazionali sono problemi a cui le leadership politiche tardano a dare risposte efficaci: in medioriente e maghreb la sfida e` trovare un nuovo equilibrio fra politica e fede cosi` come in occidente si tratta di sanare le ferite socio-economiche causate da una globalizzazione a ritmi forzati. l`importante e` non farsi cogliere impreparati di fronte a questa fase di accelerazione della storia, perche` investe anche il nostro paese, come dimostrano le cronache dell`ultimo anno. la frammentazione dei partiti politici tradizionali, l`affermazione di leader portatori di identita` locali, i movimenti di protesta scaturiti dalle diseguaglianze economiche e dalla complicata gestione dell`accoglienza: sono tutti segnali di un cambiamento dello scenario sociale tradizionale dagli effetti imprevedibili. maurizio molinari, dopo averci aiutato a comprendere la guerra all`occidente mossa dalla jihad, delinea in questo libro un nuovo conflitto che ruota attorno a tribu` differenti. da londra a erbil, da washington a roma, dal cairo a gerusalemme, da dubai a bratislava, descrive una mutazione verso il tribalismo, "un vento della disgregazione che non solo travolge il mondo arabo ma spazza l`europa spingendosi oltre la manica e l`atlantico, mettendo in crisi anche la stabilita` del sistema liberale".

eugenio scalfari incontra due figure chiave che conducono acutamente la chiesa attraverso la modernita`: papa francesco e il cardinale martini. il problema di modernizzare la chiesa si presenta storicamente ogni due o tre secoli ed e` per questo che il cristianesimo ha resistito oltre duemila anni e continua a esistere. adesso vi e` la necessita` di modernizzare la chiesa adeguandola alla societa` che compone il mondo ed ha anche le sue religioni, alcune monoteistiche ma con un dio proprio, che non e` quello della bibbia e soprattutto quello dei vangeli. il papa che abbiamo oggi, preceduto nel tempo dall`azione del cardinal martini che fu suo amico all`epoca dei conclavi, afferma costantemente che il dio creatore e` unico in tutto il mondo. non puo` esistere un dio di proprieta` d`un popolo. storicamente ci sono queste situazioni in una quantita` notevole di paesi ma papa francesco dice il vero per chi crede in un dio: quel dio e` uno solo, l`epoca degli de`i e` ormai di duemila anni fa ed ha perso ogni senso. questa e` la particolarita` di papa francesco e per tale ragione pubblichiamo qui i colloqui di eugenio scalfari con lui e quelli con il cardinale martini che sono precedenti nel tempo.

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