
Un classico del suono Americana, edito nel 1994 dalla Rounder. The ultimate American roots music synthesis, come diceva la critica del periodo.

Ristampa rimasterizzata 2005 del famoso Live del 1974. Contiene 5 canzoni in più, quasi mezz'ora di musica inedita. Ultimo Live con Sandy Denny

Tom Freund è uno dei cantautori più interessanti della attuale generazione Usa. Ha già alcuni dischi al suo attivo, ma questa volta ha fatto tutto con le migliori carte a disposizione. Produzione adulta, Jackson Browne e Ben Harper ospiti, bel suono ed una manciata di canzoni di vaglia. Da tenere in considerazione.

i souvenirs di elisabeth vige`e le brun (1755-1842) sono, innanzi tutto, l`autobiografia di un`artista, la storia della vocazione, del suo percorso creativo, della sua committenza. dietro la pretesa ingenuita` e la maschera della modestia femminile, dietro la civetteria di una donna consapevole della sua bellezza e dei suoi successi, avvertiamo una passione totalizzante, sorretta da una grande ambizione e da un`implacabile energia. questa passione e` la pittura. madame vige`e le brun non si azzarda mai ad avventurarsi sul terreno della riflessione teorica e le brevi annotazioni di carattere tecnico sono annegate nel flusso dci ricordi. l`artista non e` un intellettuale e manca, comunque, della cultura necessaria per imbastire un discorso critico. dipingere e` per lei un dato istintivo, che assorbe nutrimento direttamente dalla vita e, alla fine di queste memorie, sorge il sospetto che sia, in realta`, la vita stessa a essere vissuta in funzione della pittura. con ottimismo incrollabile, con curiosita` entusiasta, madame vige`e le brun attraversa le prove piu` difficili della sua avventurosa esistenza. ha l`edonismo della bellezza e il suo occhio instancabile registra con uguale avidita` un quadro di raffaello, un paesaggio, anfiteatro romano, un viso di donna. non e` solo la vista a lavorare per lei: tutti i suoi sensi sono impegnati a selezionare, ad assorbire le emozioni che le giungono dal mondo esterno e che ci restituira` come gioia di vivere attraverso la sua pittura.

il volume, dedicato all`esercitazione sui verbi inglesi, e` pensato per mettere in pratica l`insegnamento dato nel precedente volume di teoria relativo a un capitolo fondamentale della grammatica: i verbi. il libro segue l`indice del manuale di teoria "i verbi inglesi" per consentire un immediato rimando ai suoi contenuti e permettere cosi` di esercitarsi sulla coniugazione dei verbi, sulla loro classificazione, sul corretto utilizzo dei modi, dei tempi e delle diverse forme sintattiche, attraverso numerosi esercizi di cui e` data la soluzione in appendice al volume.

quest`opera e` l`adattamento teatrale dei demoni di dostoevskij: viene rappresentata nel 1959, un anno prima della morte di camus. e l`opera che lo scrittore ha in mente da sempre, a cui ha lavorato con ostinazione e che considera "uno dei quattro o cinque libri al di sopra di tutti gli altri". "i demoni" e` un libro profetico, non solo perche`, come dice camus, "annuncia il nichilismo dell`uomo moderno, ma anche perche` descrive alla perfezione il disagio dell`uomo ad accettare la finitezza del suo essere nel mondo".



le interviste che compongono questo volume sono state raccolte presso l`ormai numerosa schiera dei , cioe` di coloro che, fra i laureati dell`ateneo milanese, si sono distinti nella loro professione. le storie e le esperienze riportate hanno il carattere comune dell`aver saputo gestire situazioni di cambiamento in ambienti anche molto diversi tra loro. il filo rosso che le unisce e` una forte convinzione che l`impegno personale e il rigore professionale rappresentino i fattori determinanti del successo.


rosario, undici anni, un completino da calciatore nella borsa degli allenamenti, va a compiere la sua prima esecuzione di camorra al termine di un lungo tirocinio d`istruzione a uccidere. tornando nel suo quartiere in metropolitana, ripercorre a ritroso le tappe piu` significative del cammino che lo ha portato fino a quel punto. e la storia di rosario diventa il racconto di un mondo spaventoso che e` il nostro mondo. de silva racconta uno dei peggiori delitti che la criminalita` contemporanea abbia scelto di commettere, il furto dell`infanzia.

i personaggi della gilda, emblemi della "gioventu` bruciata" che abitava le periferie milanesi nel dopoguerra, vivono di sogni acerbi quanto ardenti, di amori consumati, di speranze deluse e illusioni bruciate. solo le luci del varieta` riescono, per un attimo, a lenire il grigiore di una periferia che offre ben poco ai fremiti delle varie gilde, dei carletto protagonisti di queste storie testoriane. racconti pervasi di notevole fisicita` e sensualita`, talora di ironia, che si incidono come simboli, quadri esistenziali con impianti da fotoromanzo ambientati tra societa` ciclistiche, palestre di boxe, immensi caseggiati; ma anche il mondo dorato della rivista e della commedia musicale di cui testori fu sempre un grande ammiratore.









wally dormiva con la bandana calata sugli occhi, come cupido, come un condannato a morte: per proteggersi dalla luce, diceva. per conservare il ricordo dell`africa, pensava louise. era il 1961: lui un immigrato dall`algeria sconvolta dalla guerra, lei una ragazza newyorkese arrivata in francia per studiare. prima che partisse zia nora le aveva dato un buon consiglio, a pensarci bene l`unico buono che le avesse mai dato: "louise, non lasciare che gli studi interferiscano con la tua educazione". e cosi fu. continuava a seguire le lezioni all`universita`, ma tutto quello che apprese quell`anno lo imparo` da lui. le insegno` la grammatica, la sintassi, la storia della francia e il francese di strada. religione, politica e cucina, tutto nello stesso pentolone. era come imparare le buone maniere a tavola senza avere una vera tavola: ma quello che avevano era l`eta` in cui ogni coppia basta a se stessa e le mura sottili di una stanza sono sufficienti a tenere fuori il mondo intero. la sua stanza, in cui si chiudevano per fare l`amore, era la loro vera nazione, l`unica patria che condividevano, il paese di cui erano cittadini e governo. la loro repubblica: la repubblica di wally. sono passati quarant`anni, e oggi louise e` vecchia abbastanza per capire quanto giovane era allora: ma ha capito anche che deve fare ammenda in qualche modo. deve farlo per wally e per lei. deve ritrovare il loro figlio.


La strepitosa colonna sonora del classico film di Blake Edwards, con Audrey Hepburn. Musica di Henry Mancini, contiene Moon River.

Leader dei Long Ryders, prima, e dei Coal Porters in seguito, Sid Griffin è una delle figure centrali dal suono Americana, sopratutto per la sua influenza primaria.Per questo nuovo lavoro, il suo primo come solista, Sid è andato a Nashville a trovare i musicisti giusti, da mettere vicino ad una manciata di nuove composizioni. Le canzoni hanno titoli affascinanti come Ode to Bobbie Gentry ( quella di Ode to Billie Joe ), Elvis Presley chiama sua madre dopo l'Ed Sullivan Show, Blue Yodel 12 & 35 ( dylaniana ) etc.


"finche` il mezzo di lavoro rimane, nel senso proprio della parola, mezzo di lavoro, cosi` come, storicamente, immediatamente, e` inglobato dal capitale nel suo processo di valorizzazione, esso subisce solo un mutamento formale per il fatto che ora non si presenta piu` soltanto dal suo lato materiale come mezzo di lavoro, bensi` nello stesso tempo come un modo particolare di esistenza del capitale, determinato dal suo processo complessivo, come capitale fisso. ma, una volta assunto nel processo produttivo del capitale, il mezzo di lavoro percorre diverse metamorfosi, di cui l`ultima e` la macchina o, piuttosto, un sistema automatico di macchine (sistema di macchine; quello automatico e` solo la forma piu` perfetta e adeguata del macchinario, che sola lo trasforma in un sistema), messo in moto da un automa, forza motrice che muove se stessa; questo automa e` costituito di numerosi organi meccanici e intellettuali, di modo che gli operai stessi sono determinati solo come organi coscienti di esso."



uno dei temi cruciali della semiotica, dell`ermeneutica, della teoria della comunicazione, dello studio dei media (e ancora a lungo potremmo continuare) e` il tema dell`interpretazione: quali sono i suoi limiti, i suoi vincoli, i suoi criteri, le liberta che il lettore/fruitore si puo prendere? di questo parlano i saggi raccolti in questo volume, che viaggiano fra la critica della tradizione ermetica, l`esplorazione delle interpretazioni piu` incontrollate di dante, leopardi, joyce, la riflessione sulla comunicazione intracellulare tra dna e rna e le confessioni personali dell`autore come lettore degli interpreti del "nome della rosa" e del "pendolo di foucault".




























bassam aramin e` palestinese. rami elhanan e` israeliano. il conflitto colora ogni aspetto della loro vita quotidiana, dalle strade che sono autorizzati a percorrere, alle scuole che le loro figlie, abir e smadar, frequentano, ai checkpoint. sono costretti senza sosta a negoziare fisicamente ed emotivamente con la violenza circostante. come l`apeirogon del titolo, un poligono dal numero infinito di lati, infiniti sono gli aspetti, i livelli, gli elementi di scontro che vedono contrapposti due popoli e due esistenze su un`unica terra. ma il mondo di bassam e di rami cambia irrimediabilmente quando abir, di dieci anni, e` uccisa da un proiettile di gomma e la tredicenne smadar rimane vittima di un attacco suicida. quando bassam e rami vengono a conoscenza delle rispettive tragedie, si riconoscono, diventano amici per la pelle e decidono di usare il loro comune dolore come arma per la pace. nella sua opera piu` ambiziosa, colum mccann crea apeirogon con gli ingredienti del saggio e del romanzo, e ci dona un racconto nello stesso momento struggente e carico di speranza.


queste cinque raccolte, pubblicate tra il 1928 e il 1937, comprendono novelle risalenti agli anni tra il 1896 e il 1937: quadri siciliani, volti femminili, figure di emarginati popolano questi racconti, nei quali pirandello porta a compimento la sua indagine introspettiva.


a pochi chilometri da lucca, dalla pianura s`alza il colle di santa maria delle grazie. in cima c`e` il manicomio. il paese piu` vicino si chiama magliano. cosi` , per la gente del luogo, significa portare il segno della pazzia, di una vita attraversata dal vento sublime e dannato della sofferenza mentale. in un reparto psichiatrico femminile, negli anni precedenti l`eta` degli psicofarmaci e ben prima della contestata riforma basaglia, un medico vive con le : donne aggressive, tristi, erotiche, disperate, orrende, miti, malate o semplicemente fuggite dal mondo. capolavoro di mario tobino, le libere donne di magliano e` oltre che il poema della profondissima e unica atmosfera che pervade le stanze della follia: perche` . e perche` , come lo stesso autore volle scrivere sulla fascetta della prima edizione del romanzo (vallecchi 1953). arricchiscono il volume due inserti iconografici che mostrano com`era e com`e` oggi l`ospedale psichiatrico di maggiano, nel quale lo scrittore psichiatra mario tobino abito` due camerette della casa medici dal 1943 al 1990 e in cui opero` come responsabile del settore femminile fino al 1980.

Deutsche Grammophon 1969 (Ristampa). Con Gundula Janowitz, Gerhard Stolze e Dietrich Fischer-Dieskau.
