



paul bowles e` stato uno dei grandi scrittori di racconti americani e tuttavia per lo piu` non ha scritto storie americane. i suoi paesaggi sono quelli esotici - per un occidentale negli anni quaranta - di america latina o nord africa. questi racconti, tremendi e potenti, sono infatti ambientati in luoghi misteriosi, inquietanti, dove si vive una condizione di eterni "stranieri", a se` e agli altri. sono storie visionarie che sembrano sogni a occhi aperti, talora incubi (non a caso la dedica del libro e` alla madre che per prima fece conoscere a bowles i racconti di poe), dove realta` e fantasia si mescolano e scambiano i ruoli. edizioni precendenti garzanti.

"l`aringa e` un libro di barzellette. o meglio, di quelle storielle ebraiche che sai come cominciano, ma non sai dove andranno a parare. e come ben si sa, le storielle sono fatte per essere raccontate. ma mica una volta sola. tante. tantissime." rabbi meir ha lasciato questo mondo. sale in paradiso. gli viene subito servito un piatto freddo di aringhe con patate. sorpreso e un po` deluso, il rabbino mangia senza dire nulla. poi lancia per caso un`occhiata verso l`altro "settore" e vede i dannati gozzovigliare ingurgitando minestre vellutate, sformati, arrosti, pasticcini. il rabbino continua a tacere. al pasto successivo, di nuovo qualche aringa con patate, e una tazza di te`. il rabbino getta di nuovo, questa volta non per caso, un`occhiata all`altro "versante": crespelle, cacciagione, funghetti e via di seguito... pasto successivo, stessa solfa, cioe` aringhe e te`. e di la`: oca al forno, caviale, ricche torte. il rabbino ha taciuto abbastanza, chiama il primo angelo che vede e indaga: "non capisco. questo dovrebbe essere il paradiso, e si mangia sempre solo aringa fredda. di la`, che dovrebbe essere il contrario, se non mi sbaglio, ci si abbuffa a piu` non posso". l`angelo sorride imbarazzato, abbassa lo sguardo e dice: "eh, lo so. sa qual e` il problema, rabbi. che non vale la pena di cucinare per una persona sola...".





il godimento femminile e` il tema di questo seminario. un`assoluta novita` nel campo psicoanalitico. per freud il godimento, comunque interdetto, si incentra tutto, per chiunque, sulla funzione fallica. per lacan il godimento, sebbene strutturalmente non sia permesso all`essere parlante, puo` essere detto tra le righe. e quel godimento di cui tutti e ognuno sanno dire qualcosa: parlare d`amore e` gia` un godimento. l`amore infatti viene a supplire, e puo` arrivare a supplirvi egregiamente, al fatto che qualcosa nell`inconscio fa si` che anche quando l`uomo e la donna fanno l`amore ognuno resta dalla propria parte. che lacan sintetizza nell`aforisma "non c`e` rapporto sessuale". ma, colpo di scena, in questo seminario lacan apre un capitolo nuovo risolvendo una vecchia questione: il godimento fallico, rispetto al quale una donna si situa come non-tutta, ossia non-tutta li`, non esaurisce il godimento, poiche` c`e` un godimento altro, che e`, rispetto al godimento fallico, supplementare. ci sono persone che lo provano, ma che non sanno dirne nulla, come capita ad alcune donne o a dei mistici.

Robert Francis è un cantautore californiano, relativamente nuovo sulle scene musicali. Amico di Ry Cooder, Francis ha già due dischi al proprio attivo, ma è con questo album, edito dalla Vanguard, che fa un salto di qualità. Polistrumentista ed autore completo, Robert ha affinato le sue doti di balladeer profondo. Musica elettrica, ben suonata, con gente come Ry Cooder, Jim Keltner, Joachim Cooder, Blake Mills, coinvolta nel disco. Da seguire.

un saggio che ripercorre le vicende sonore di un`intera civilta`. una grande epopea narrata con ricchezza di dettagli, aneddoti, informazioni e con riferimenti interdisciplinari ai vari contesti socioculturali. dai leggendari maestri del passato fino ai grandi protagonisti della scena musicale jazz odierna, analizzando gli stili e le correnti che li hanno portati alla ribalta e gli ambienti da cui hanno tratto origine e forza creativa. a completare questa `grande avventura`, una completa discografia in ordine cronologico, i 1020 brani e i 2020 cd piu` significativi, la classifica dei 10 migliori album di sempre.






Gin Blossoms si sono formati nel 1987 a Tempe, in Arizona. Negli anni novanta sono diventati molto famosi, grazie al successo di Hey Jealousy e, sopratutto, a dischi come New Miserable Experience e Congratulations I'm Sorry. Autori di un rock contagioso e chitarristico, venato di radici, i Gin Blossoms si sono poi separati e riformati almeno tre volte nel nuovo millennio. Hanno mantenuto un seguito formidabile, al punto che, ad otto anni distanza dal loro ultimo lavoro, No Chocolate Cake, si sono ritrovati in studio, sotto la produzione di due specialisti come Mitch Easter e Don Dixon, ed hanno inciso le 15 canzoni di Mixed Reality. Canzoni come la chitarristica Here Again, oppure la bella, fluida e godibilissima Break o, ancora, New Mexico Trouble, Here Again e Miranda Chicago. Welcome back !

LP. Pye Records, 1976, USA. Raccolta del periodo Pye del folksinger inglese: 12 canzoni, copertina apribile. Copia americana sigillata.