



una villa sul mare, completamente isolata, in un angolo di liguria ancora selvaggio. unico accesso, una galleria ferroviaria abbandonata. leonardo ha dieci anni e vive solo con il padre. soffre di una leggera forma di dislessia, e`timido, insicuro, avviluppato nelle proprie fantasie, tra eroi, pirati e isole inesistenti. una sera, uscito dalla vasca, trova il padre legato, in balia di uno sconosciuto - un cattivo, un orco - che lo minaccia con un coltello. leonardo deve affrontarlo da solo. il bambino e l`adulto si osservano, si studiano e tra i due sembra nascere una strana complicita`. ma chi e` e che cosa vuole quell`uomo, che conosce il suo nome e suona il piano meravigliosamente? in una partita tesissima, sempre sul filo della violenza fisica e psicologica, il piccolo, sperduto leonardo, tira fuori tutto il coraggio e l`astuzia che non sapeva di avere. nell`arco di una sola notte si scontrera` con le sue paure piu` segrete e le sue ossessioni piu` angosciose, e quando il nuovo giorno sorgera` sulla villa la sua vita non sara` piu` la stessa.

se c`e` qualcosa che a noi italiani riesce davvero bene, sicuramente questo qualcosa e` l`imperfezione. essere imperfetti, per noi, e` una vocazione, una missione, un diritto continuamente rivendicato, la debolezza della quale non possiamo fare a meno. lo sa bene beppe severgnini che nel corso del tempo ha brillantemente documentato il nostro destino di esseri imperfetti, da una prospettiva, al contempo ironica e malinconica, tagliente e controintuitiva. questi sono due dei suoi atipici "manuali" aggiungendo un nuovissimo, inedito "manuale dell`uomo sociale", un vero e proprio "bonus book", una raccolta di istantanee di questo inizio secolo nelle quali severgnini descrive un`italia sempre ossessionata dai cellulari, stretta tra stipendi balcanici e prezzi inglesi, tra aperitivi serali e outlet. tre manuali che sono un unico libro sugli italiani che ragionano, mangiano, viaggiano, giocano, stanno in casa e sempre, in ogni caso, si complicano la vita.

un grande intellettuale messicano ci presenta una riflessione insieme ironica e partecipata sull`universo dei libri e sulle diverse figure che lo costellano: autori, editori, librai, lettori contribuiscono tutti, in questo avvio di xxi secolo, a un mondo sovraffollato di libri dove l`abbondanza rischia di soffocare la qualita` e dove le parole scritte rischiano di superare quelle lette. eppure questo disincantato sguardo sul mondo editoriale, leggero nello stile quanto lucido nell`analisi, si risolve in un paradossale ma convincente elogio di babele.
oscar e` un bambino di dieci anni. e malato, e i medici non riusciranno a salvarlo. in ospedale, riceve le visite di un`anziana signora, nonna rosa, che stringe con lui un formidabile legame d`affetto e lo invita a fare un gioco: fingere che ogni giorno duri dieci anni, e scrivere ogni giorno una lettera a dio in cui raccontare le avventure e le esperienze di dieci anni, cosi` come le fantasie e le paure, i rapporti con i genitori e i medici, l`amore per peggy blue, una bambina ricoverata nello stesso ospedale. questo piccolo libro e` composto da dodici lettere, dodici giorni in cui si concentra la vita di oscar, giorni scapestrati e poetici, pieni di personaggi buffi e commoventi.


"il carcere" e "la casa in collina": sono i due romanzi brevi che sancirono la maturita` artistica di cesare pavese, scritti a distanza di dieci anni l`uno dall`altro (tra il 1938 e `39 il primo, tra il 1947 e il `48 il secondo). come afferma italo calvino nel testo che apre il volume "i due romanzi han tutt`e due andamento di memorie, e lo stesso tema generale: la posizione d`un intellettuale in un momento di `scelta` politica, non d`idee, che quelle son date gia` per scelte, ma d`azione, di presenza".

le "rime" costituiscono la raccolta delle liriche che il grande poeta fiorentino compose via via dalla giovinezza agli anni maturi dell`esilio, fino a quando tutta la sua attivita` creatrice si raccolse e si compi` nella stesura della divina commedia. la prima edizione delle "rime" di dante nel testo critico e col commento di gianfranco contini fu pubblicata nel 1939; riveduta e ampliata nel `46, rappresenta ancora oggi un saggio fondamentale nel campo degli studi danteschi.

quando si e` adulti si vive la propria mente in tutto il suo splendore e la sua forza. ma non si e` sempre adulti; si e` prima giovani e poi inevitabilmente anziani. qualcosa cambia nella nostra testa e nel nostro cuore e non possiamo certo far finta di non saperlo. ma cos`e` che cambia e, soprattutto, cos`e` la mente? e tutto cio` che accade nella nostra testa, tutto cio` che ci fa vivere, che ci rende noi stessi, che ci rende orgogliosi, che ci fa tribolare, che ci fa pensare e che cresce insieme a noi. edoardo boncinelli ci conduce alla scoperta della vita della mente, del suo funzionamento e delle scienze che la studiano - biologia, filosofia, antropologia fra le altre - per rispondere all`eterna domanda su chi siamo. la mente nelle sue diverse eta` acquisisce e ci conferisce sempre nuove facolta` che caratterizzano poi il nostro "io" la percezione, la memoria, l`emotivita`, il ragionamento, la coscienza sono alcune delle componenti essenziali della vita psichica che boncinelli indaga in queste pagine. passo dopo passo, fino ad arrivare all`eta` del tramonto e alle domande che tutti ci poniamo: che cos`e` l`invecchiamento? perche` si invecchia e si muore? perche` di recente la vita media si allunga sempre piu` e che riflesso ha tutto questo sulla capacita` del nostro cervello? e necessario che questo invecchi di pari passo con l`invecchiamento del corpo o possiamo fare qualcosa per preservarlo pressoche` intatto?

una figura emblematica: nilde iotti e` davvero, come pochi altri, un`effigie del novecento, di quel "secolo breve" le cui date coincidono con la sua stessa biografia (1920-1999). dalla formazione cattolica all`impegno militante nel pci, alla svolta post-comunista del 1992; dalla laurea alla cattolica di milano ai primi coinvolgimenti nell`antifascismo e nella resistenza; dall`elezione all`assemblea costituente alla partecipazione diretta alla stesura del testo costituzionale, alla lunghissima attivita` parlamentare, fino alla presidenza della camera dei deputati. ma sbaglierebbe chi si fermasse a sottolineare solo il lato politico: non meno importante e` il contrappunto in termini personali di una vicenda affettiva, di una dimensione privata vissuta con schiva dignita` e con consapevole coraggio. quando, a ventisei anni, nilde entra nell`emiciclo di montecitorio, scoppia anche, irrefrenabile, l`amore con palmiro togliatti, il capo comunista, l`uomo sposato, di 27 anni piu` vecchio di lei. di quell`incontro, punto di svolta di una vita, luisa lama ricostruisce la drammatica e coinvolgente intensita`, anche sulla base di un documento straordinario, che per la prima volta viene qui alla luce: il carteggio inedito intercorso tra nilde iotti e palmiro togliatti dall`agosto del 1946 all`agosto del 1947. da allora, i due vivranno insieme in un rapporto affettivo che solo la morte di togliatti potra` interrompere. introduzione di livia turco.

vi siete chiesti anche voi perche` i numeri sono disposti in quella sequenza nella ruota della roulette? giocate al lotto ogni settimana inseguendo i numeri ritardatari... e ancora, avreste mai pensato che la matematica possa svelare quanto e` forte il caffe`, o che esista una formula per determinare se il nostro guardaroba e` davvero fornito? nel suo fare matematica, giovanni filocamo sembra accogliere lo spirito delle lezioni americane di italo calvino: il suo racconto della matematica ha i pregi semplici della leggerezza, della rapidita` nel passare agile e disinvolto da una divagazione all`altra, ma sempre pronto a ritrovare il filo, dell`esattezza (numerica, certo, ma anche nel rendere nitide le sfumature del pensiero), della visibilita` - la capacita` di pensare per immagini e veder scaturire, a occhi chiusi, numeri dalle forme - e, infine, della molteplicita`: ogni oggetto e` visto dal matematico curioso come il centro di una rete di relazioni da seguire, fino ad abbracciare l`intero universo. alla fine filocamo trascina il lettore in una cavalcata sfrenata e divertente nella matematica di tutti i giorni, con un acuto spirito di osservazione e la capacita` di rintracciare strutture, ordine e metodo nella vita quotidiana.

antonio lanteri e` affetto da un duplice malessere, fisico e psichico, che non sa e non vuole distinguere. non digerisce piu` nulla, ne` i cibi ne` le persone, e vorrebbe tanto avere il triplo potente stomaco dei bovini. non vuol piu` saperne del lavoro, dei dibattiti e della fama, preferisce starsene in compagnia di quaarantasei mucche. e si lascia andare alla sua malattia, sprofondando in una dimensione in cui tutto si mescola e si confonde: passato e presente, i ricordi dell`infanzia in cui si intromette una giornalista persecutrice, personaggi concreti e fantastici, il linguaggio maturo e professionale dell`eloquenza e le ataviche voci della natura.

il gioco mortale di un uomo ha conseguenze impreviste sulla vita di due persone. calli, canali e palazzi della citta` piu` romantica danno sfondo a un arguto minuetto d`amore. un pittore ritrae la bella moglie di un ricco commerciante, ma nulla e` come appare. tre amori all`apparenza pacati, in tre tempi non lontani, in tre citta` dal perfetto sapore letterario: parigi, venezia, vienna. il linguaggio-sguardo trascorre, accurato e accorato, dalle scene visibili, teatro di corpi ed eventi, alle intime vertigini dei pensieri e dei desideri.

Primo LP come solista per il bassista della E Street band. Un talento formidabile che, finalmente, fa un disco suo. Canta anche Tallent, e scrive una serie di canzoni legate al passato, agli anni cinquanta e sessanta. Nella band ci sono musicisti come Fats Kaplin, Eddie Angel ( chitarrista ne Los Straitjackets ), Dave Roe, Kevin McKendree ( pianista eccellente ). Tra gli ospiti: Nils Lofgren, Doug Kershaw, Duane Eddy ( una leggenda), Bill Lloyd, Kristi Rose, Jack Irwin ed altri. Edizione Us a, vinile 180


edizione integrale annotata a cura di giuseppe battelli.










Il meglio di John Prine, 12 classici tratti dai primi albums, incisi per l'Atlantic. Sam Stone, Illegal Smile, Donald and Lydia, Sweet Revenge, Grandpa Was A Carpenter, Hello in There etc. Atlantic Records, rimasterizzato 2020.

Billy F. Gibbons, leader dei ZZ Top, ormai sta pensando più alla sua carriera come solista, che a quella di frontman del trio texano più famoso di sempre. Dopo Perfectamundo e The Big Bad Blues, Billy Gibbons ritorna, con Hardware, ad un suono più rock e meno blues. Hardware, registrato con gli stessi musicisti di Big Bad Blues è un disco solido e vibrante, denso di ballate elettriche e di brani più propriamente rock. Unica eccezione, la cover, originale per altro, di Hey Baby, Que Paso, noto brano dei Los Texas Tornados.


