

la donna che parla dalle pagine di questo romanzo impariamo a riconoscerla subito. e` incinta. non ha voglia di bere. non ha voglia di stravizi. con qualche risentimento nei confronti del padre della creatura che porta in grembo, sta cercando di pianificare la sua esistenza strampalata. e invece ecco che arriva fruit, che le fa passare una inaspettata notte saffica. sta ancora riprendendosi dalla sorpresa che fruit e` morta. un suicidio? per una come lei, che guarda in faccia uomini e realta`, fruit non aveva ragione di togliersi di mezzo... col suo pancione entra nel complicato labirinto di strade, volti, ambienti, nel marcio di una societa` che continua a sotterrare i suoi cadaveri nel profitto. e svolge una vera indagine.



l`acquisto del libro contribuisce ad aiutare i gatti in difficolta`.

Questo lungo e vissuto racconto, nelle intenzione dell'Autore vuole rappresentare, dopo anni di silenzio e solitudine, una ricostruzione serena di verità. La volontà di restituire un senso compiuto, e persino una bellezza, ad una straordinaria, lunga, intensa vicenda politica, ricca di passioni e ideali. Da Palazzo Borghi, a Palazzo Madama a Montecitorio. Presentato dall'autore sabato 22 maggio 2016 al Museo Maga di Gallarate.

La nota detective Teresa Leone, titolare dell'omonima agenzia di investigazioni e consulente della Polizia di Stato, si trasferisce da Bari in provincia di Varese, sulla sponda lombarda del Lago Maggiore (detto Verbano). Suo fratello Rodolfo infatti, che vive Gemonio da tanti anni, dopo la morte della moglie e scivolato in una grave depressione. Ed è solo. Cosi, per poterlo gestire nelle cure, Teresa si ritrova catapultata in una deliziosa fettina di mondo a lei sconosciuta. Ma resta subito coinvolta in un denso intreccio criminale composto da delitti, intrighi, segreti, narcotraffico. Pian piano, con il suo braccio destro Rami Grondin e le autorità locali, riuscirà a mettere insieme i tasselli del puzzle e a scoprire le amare verità.



sulla volta del teatro goldoni domina marx. sopra il suo ritratto, lo striscione: "proletari di tutti i paesi unitevi!". il diciassettesimo congresso del partito socialista italiano si apre a livorno il 15 gennaio 1921 e, dopo una settimana drammatica, si chiudera` con la scissione e la nascita del partito comunista d`italia. siamo al punto di non ritorno: e` vietato qualsiasi compromesso tra rivoluzionari e riformisti. sembra passato molto tempo dalla presa del palazzo d`inverno, mentre sono trascorsi solo tre anni e poco piu`. ma questa e` un`epoca nuova: il secolo breve e` cominciato e avanza molto velocemente. mancano meno di settecento giorni alla marcia su roma. in una cronaca politica animata dalle voci di protagonisti epici - da terracini a turati, da serrati a bordiga, a gramsci defilato e silenzioso - ezio mauro ricostruisce un capitolo fondamentale della nostra storia, che raccoglie in se` ideali altissimi di liberazione e riscatto, ma in cui sembrano tutti condannati dentro il perimetro delle loro divisioni, mentre il paese sta per essere inghiottito dalla reazione che si fa dittatura. da quella scissione usciranno due partiti che cambieranno per sempre la storia d`italia, ma quanto accadde a livorno dev`essere compreso: come un peccato originale, una tentazione ricorrente. perche` "altre dannazioni seguiranno, come sappiamo, nei cent`anni. ma le occasioni perdute pesano, anche quando svaniscono gli errori e scompaiono i loro protagonisti".