

il villaggio dei solenni meo, nel laos, pervaso dall`odore "di immensa stravaganza" dell`oppio, dove tutto sembra sospeso; il lampo d`oro, destinato a durare per l`eternita`, che gli occhi e i capelli di ignazio, l`amico adolescente, mandano un giorno su un campo da tennis; la tigre avvolta dalla nebbia e come "distesa su piume o aria" che appare d`improvviso, alla luce dei fari, su una strada della malesia; il pavillon fuori moda dove - fra spumeggianti bicchieri di itala pilsen, giovani donne fasciate di seta e ufficiali tedeschi col monocolo - pochi minuti di oscuramento e il fischio degli stuka possono condensare la guerra; l`"arruffio di gesti tutti precisamente sintonici" che nel ricordo si rivelera` essere l`amore; lo sguardo appannato, "come una pellicola selvatica poggiata sulla cornea", di una delle piu` famose spie, kim philby, colto in un albergo di mosca. sono gli inattesi lampi di verita`, gli improvvisi scatti della memoria, le manifestazioni dell`arte della vita offerti ai lettori del "corriere della sera" fra l`aprile del 1982 e il marzo del 1983: e non e` un caso che, quasi a radunare idealmente questi brevi testi di massima densita` in un terzo e piu` malinconico `sillabario`, parise avesse scelto la rubrica "lontano". perche` quello che si impara - sembra dirci parise - lo si impara di colpo, da un momento all`altro, ma per lo piu` nel ricordo, quando ormai e` troppo tardi.




in questi dodici saggi habermas si confronta con i temi dei grandi pensatori che lo hanno ispirato maggiormente: la comunicazione secondo peirce, il mondo della vita in husserl, la concezione del mondo secondo heidegger, l`attualita` di wittgenstein, lo sviluppo del pensiero di horkheimer, la nuova teologia statunitense, la cultura per simmel, la psicologia sociale di mitscherlich. completa il quadro una ricognizione delle correnti della sociologia tedesca, dalla repubblica di weimar alla germania odierna.


il laboratorio di scrittura dei medievisti, i metodi e gli strumenti, l`uso delle fonti, gli ambiti di ricerca delle diverse scuole.




tutti sanno che nel 1964 dante isella restitui` il testo delle "note azzurre" affidato a sedici quaderni autografi dalla copertina azzurro oltremare -, consentendoci cosi` di accedere a un immenso diario in cui le notazioni autobiografiche si alternano a giudizi letterari e politici spregiudicati, a infiniti spunti di novelle e romanzi mai scritti, ad aforismi esemplari, a sarcasmi violenti e a fantasiose ironie, ad aneddoti non di rado scabrosi su contemporanei illustri o poco noti. pochi pero` sanno che gia` nel 1955 isella aveva allestito per ricciardi un`edizione nella quale figurava un mannello di dodici note splendidamente insolenti tralasciate, per motivi di opportunita`, nel 1964 (parimenti, alcuni nomi propri furono sostituiti da asterischi), e che quella magnifica e preziosa edizione non venne mai pubblicata: resa dall`editore agli eredi dopo la rinuncia da parte di ricciardi a distribuirla, la tiratura di circa 1.000 esemplari e` rimasta per oltre cinquant`anni relegata negli archivi della casa pisani dossi di corbetta presso magenta. in occasione del centenario della scomparsa dello scrittore (avvenuta il 16 novembre 1910), essa vede la luce, accompagnata da un ampio saggio di niccolo` reverdini che ne ricostruisce l`intricata, e appassionante, vicenda.





politica, democrazia, responsabilita`, sovranita`, mito, opera, parola, male, occidente sono le voci attraverso le quali esposito rilegge i problemi cruciali del nostro tempo alla luce di interrogativi posti, e mai definitivamente risolti, da un storia millenaria. heidegger, bataille, canetti e blanchot, weber e arendt, barth e bonhoeffer sono alcuni dei protagonisti con i quali l`autore intesse il suo dialogo alla ricerca di una ridefinizione dell`apparato categoriale della modernita` che procede, controcorrente, dal semplice al complesso.

con il metodo dello storico, giuseppe fiori ha ricostruito gli snodi fondamentali della carriera imprenditoriale di silvio berlusconi, ora clamorosi ora controversi: dagli esordi nell`edilizia alla complessa struttura finanziaria della holding, dalla prima televisione via cavo alla legge mammi`, dall`incursione francese con la cinq alla scalata della mondadori. senza trascurare episodi che illuminano la sua personalita` e ne caratterizzano il comportamento: cercando continuita` e svolte, fiori scava nell`adesione alla p2 e nel rapporto con craxi, ma anche nell`avventura sportiva come presidente del milan.




dopo l`armistizio dell`8 settembre 1943, dal locale presidio tedesco viene intimata la resa agli 11.500 uomini della divisione acqui, di stanza sull`isola greca di cefalonia. gli ufficiali italiani decidono di non arrendersi, dando cosi` vita, in modo tanto tragico quanto spontaneo, al primo atto della resistenza armata. per otto giorni riescono a fronteggiare il nemico, prima di venire sopraffatti. una parte di loro cade in combattimento, altri 6500 vengono trucidati dopo essersi arresi e altri 1300 muoiono annegati dopo essere stati imbarcati su navi da trasporto che si imbattono nelle mine disseminate nello ionio. questo lo spunto da cui prende avvio , il cui protagonista, figlio di un ufficiale italiano vittima dell`eccidio, cerca di riannodare l`intera vicenda. giocato su un doppio piano temporale, il presente della ricognizione a cefalonia e il passato della rievocazione storica, il romanzo ricostruisce quelle drammatiche vicende.


Faber & Faber, 2005, UK. Uno studio in profondità della vita di una delle grandi personalità di Hollywood, non solo esaminandolo come celebre attore, ma anche come filantropo, marito modello e pilota d'auto da corsa: insomma spiegando tutto quello che c'è da sapere sull'uomo dietro agli occhi azzurri. In inglese.







una giovane istitutrice cui e` affidata la cura di due bambini; una governante dall`aspetto bonario; una grande casa immersa nella campagna inglese in un immenso parco: due misteriose e silenziosissime presenze. questa e` l`ambientazione del racconto di henry james "giro di vite", caratterizzato da una strategia testuale e narrativa che anticipa i procedimenti del romanzo del novecento.

con l`esposizione "cranach: l`altro rinascimento" la galleria borghese e` arrivata alla quinta edizione del progetto "dieci grandi mostre", fatto proprio dal ministero per i beni e le attivita` culturali e dichiarato "di interesse nazionale". per la prima volta in italia viene presentata una selezione monografica di opere dell`artista, offrendo una suggestiva restituzione della sua vasta produzione pittorica e grafica.

insieme alla "repubblica" di platone e in opposizione a essa, la "politica" di aristotele e` il testo a fondamento di tutta la tradizione politica occidentale. se nello stato platonico nessuno ha diritto a una forma di esistenza disinteressata e immune dalle preoccupazioni della vita comune, per aristotele invece "la citta` ideale e` quella nella quale ogni cittadino puo` disporre di se stesso per attivita` di cui non deve rendere conto alla citta`, e in vista delle quali egli esercita anche le virtu` etiche e da` il proprio contributo alla vita pubblica della citta`".











bartok e` un compositore dalla personalita` complessa: uno studioso di canti e danze popolari, ma anche un suscitatore di incubi, brividi e misteri; uno sperimentatore di suoni, un evocatore di violenza musicale: e` stato definito di volta in volta un tardo-romantico, un impressionista, un espressionista, persino un neo-classico. il bartok di mila e` l`artista che cerca continuamente la propria vita, sotto la spinta di una inesausta tensione etica: "un compagno di strada" che e` vicino all`uomo comune nel duro apprendimento del mestiere di vivere, che ne condivide illusioni e speranze, errori e delusioni.



















Come molti adolescenti formati nelle scuole dei gesuiti, anche il quindicenne Daniello che bussò alla porta del noviziato di Novellara nel 1623 vi fu condotto dal desiderio di una missione tra i pagani, dalla volontà di diventare un apostolo e di trovare magari il premio supremo del sacrificio nelle remote terre d'oltreoceano. Ma anche nel suo caso, come in tanti altri, i superiori decisero altrimenti. E a giudicare dal risultato, l'averlo destinato al compito di scrivere non fu l'ultima delle scelte giuste che fecero." (dall'Introduzione di Adriano Prosperi)


riscopriamo l`epoca dei faraoni e la loro straordinaria eredita` in quest`opera illustrata dedicata all`antico egitto. passando in rassegna oltre tremila anni di intrighi politici, eventi epocali, traguardi storici e culturali, antico egitto propone al lettore i tesori piu` esclusivi, oltre all`architettura e ai ritrovamenti archeologici, di una societa` ricchissima e complessa. grazie anche alle splendide immagini e alle accurate ricostruzioni ideate appositamente, questo libro si presenta come l`opera piu` completa per conoscere davvero le tante anime di una fra le piu` grandi civilta` mondiali, un impero che racchiude in se` lo spirito del contadino e quello del faraone, quello del mercante e quello del sacerdote. eta` di lettura: da 7 anni.


Questo volume raccoglie una selezione assai rappresentativa dei suoi scritti, descrivendo per intero l’arco evolutivo della sua riflessione intellettuale e privata. La curatela generale è di Giovanni Agosti, che firma anche l’Introduzione; la Cronologia di Giuseppe Frangi; le Notizie sui testi di Giovanni Battista Boccardo.

composti tra il 1877 e il 1899, i "drammi borghesi" costituiscono una sorta di canone all`interno della produzione teatrale di ibsen. per la prima volta i dodici testi vengono pubblicati con un`ampia appendice di abbozzi e altri documenti largamente inediti in italiano, tra i quali spicca la prima stesura completa di "una casa di bambola", uno dei drammi ibseniani piu` iconici e rappresentativi. la traduzione e il commento, a cura di franco perrelli, si basano sulla piu` recente edizione degli skrifter, mentre l`introduzione costituisce un affondo nella storia della cultura norvegese, ed europea, in cui si colloca la scrittura dell`autore. degna di nota e` inoltre la stretta relazione che gia` sussiste fra il lavoro di traduzione di perrelli e la scena: la versione di spettri fu commissionata, agli inizi degli anni novanta, da orazio costa per ileana ghione (che non ebbe occasione di rappresentarla), ma e` stata ripresa per la regia di walter pagliaro nel 2020; gabriele lavia ha invece messo in scena le colonne della societa` (col titolo i pilastri della societa`) nel 2013.