
A Londra nel 1897, il mite topolino costruttore di giocattoli Flaversham viene rapito dal deforme Vampirello sotto gli occhi della figlioletta Olivia. Il malvivente ha eseguito gli ordini del cinico professor Rattigan, un ratto di fogna che è circondato da uno stuolo di depravati come lui che lo adulano per paura della sua vendetta e di essere gettati nella fauci dell'ingorda gatta Lucrezia. Olivia disperata si reca con l'aiuto del dottor Topson a casa di Basil, famoso investigatore per pregarlo di ritrovare suo padre. Basil si interessa al caso quando capisce che in esso è implicato il perfido Rattigan, da sempre suo nemico. L'astuto topo, coadiuvato dal fido Topson, dalla stessa Olivia e da Hugo, un bassotto dal fiuto formidabile, si mette sulle tracce di Rattigan. Dopo peripezie di vario genere, tra le quali una travolgente avventura nel laboratorio di giocattoli di Flaversham, arriva al covo del nemico ma viene scoperto e condannato a morte insieme ai suoi amici. Intanto il pazzo ratto di fogna con i complici si reca a Buckingam Palace per attuare il suo piano criminale: uccidere la regina (che festeggia i 60 anni di regno) e sostituirla con un robot perfettamente uguale a lei creato dall'abile Flaversham, costretto da Rattigan a farlo. Quindi con il robot-regina lui diventerà suo marito e così il regno sarà suo. Ma per fortuna a fermare il folle topaccio arriva Basil e i suoi fedelissimi che si sono liberati dalla mortale prigione. Inizia una serie di inseguimenti sulla città di Londra a bordo di inverosimili velivoli che si conclude tra gli ingranaggi del Big Ben. Chi ha la peggio è Rattigan. Finalmente tutto finisce per il meglio: Olivia e suo padre possono partire tranquilli e felici, Basil terrà nella sua casa Topson la cui amicizia gli è ora indispensabile.

la beata elisabetta era una fanciulla che, per la sua eccessiva bellezza, fu vittima di ogni lascivia e vanita`. tento` di suicidarsi, gettandosi da un campanile, ma venne trattenuta e salvata, da un accesso di vertigini. da allora, convertita, condusse vita pia, diventando la protettrice di coloro che soffrono di vertigini. la vicenda e` piena di crittografie e profezie, manoscritti tarlati e vendette, dubbi teologici e certezze criminali. due domande ci accompagnano sempre, insinuanti, infide: puo` una profezia diventare delitto? e puo` un delitto diventare profezia?


ada fonzi ci racconta la storia del percorso di ebe dagli stadi di una femminilita` elementare e ossessiva alla realizzazione di una compiuta e sicura personalita` di donna. percorso non facile perche` "l`identificazione dell`essere donna e` un problema bruciante", anzi e` il problema di ogni giorno e di ogni ora, soprattutto se, come ebe, si e` nati nel cuore profondo di un`antica cultura meridionale e si e` cresciuti in un ambiente di funzionari e impiegati che ripetono su scala ridotta il meccanico formalismo dei burocrati gogoliani.

pubblicato per la prima volta nel 1914, "nebbia" e` senz`altro il capolavoro del grande scrittore e filosofo basco, un libro nel quale e` felicemente condensata la sua visione del mondo e del legame che unisce realta` e immaginazione. nel narrare la storia di augusto perez, un giovane ricco e svagato che si innamora della bella e povera eugenia, a sua volta innamorata di maurizio, unamuno genera un congegno narrativo che mette in torsione le canoniche categorie del romanzo. ne discende un esempio di romanzo sul romanzo, un gioco di specchi all`interno del quale autore personaggi e lettore si confondono in una narrazione che e` fatta con la materia dei sogni.


in una torrida notte di luglio del 1888 un uomo e una donna concepiscono un figlio in una locanda di braunau. non sono soli. con loro c`e` una presenza occulta che assiste, anzi, partecipa attivamente al concepimento "come l`arcangelo gabriele fece con geova in una notte cruciale a nazareth". lui e` alois hitler, alto ufficiale della dogana con un`insana passione per le donne, la birra e le api. lei e` klara poelzl, terza moglie nonche`, con ogni probabilita`, figlia dello stesso alois hitler. il terzo incomodo e` il diavolo. il 20 aprile 1889, nove mesi e dieci giorni dopo quella notte, nascera` adolf hitler. ed e` proprio il diavolo, sotto le mentite spoglie di un ufficiale delle ss, a narrare con brio infernale, da un incipit che rimanda direttamente a moby dick ("potete chiamarmi d. t."), le vicissitudini della famiglia hitler rivelandone senza remore i segreti piu` turpi e inconfessabili. solo un maestro della scrittura con il coraggio di norman mailer poteva decidere, giunto all`ultima prova, di affrontare il personaggio piu` scomodo in un corpo a corpo che si riflette sulla pagina senza esclusione di colpi. e trovare, proprio in adolf hitler, l`ispirazione che gli ha concesso di scrivere il suo grande libro.

norman mailer fa una breve, intensa e coraggiosa meditazione sulla posizione degli stati uniti nel mondo, che sembra caratterizzarsi per un`ininterrotta guerra dichiarata al terrorismo internazionale. si parte dall`11 settembre, che appare sempre piu` uno spartiacque definitivo e il principio di una crisi d`identita` senza precedenti nella storia del paese. la parola "patriottismo" puo` diventare un terreno di scontro, perche` da un lato puo` richiamare i valori dell`identita` nazionale, dall`altro invece puo` essere agitato come uno stendardo dai nuovi crociati che pensano soprattutto a lottare contro il "male", considerato a priori un nemico esterno.

realizzata per una rappresentazione al teatro franco parenti di milano, in cui re lear era interpretato da piero mazzarella, la traduzione di emilio tadini nasce dal preciso intento di restituire al testo shakespeariano la sua caratteristica fondamentale: la recitabilita`. testo teatrale prima che testo letterario, "re lear" e` una tragedia che mette in gioco affetti semplici e profondi: lear, prima che sovrano destituito, e` un padre tradito da due delle sue figlie. lavorando sulla lingua per renderla, senza tradire l`originale, piu` discorsiva e diretta, tadini e` riuscito anche a dare risalto e spessore a quegli affetti, rendendo piu` umani i personaggi che li provano e, a volte, svelandone aspetti inediti.



Rimasterizzato

eta` di lettura: da 6 anni.

nella londra del primo novecento, in un universo brulicante di miserabili, furfanti e prostitute, lo strozzino gionata geremia peachum cerca di consegnare al boia lo sgradito genero mackie messer. vano tentativo, pero`: imprigionato dopo colpi di scena, tradimenti e fughe, mackie gia` sulla forca e con il cappio al collo, vedra` ribaltarsi provvidamente il suo destino.

un grande classico sulle opere teatrali di shakespeare a opera di uno dei suoi studiosi piu` eminenti. il volume da` conto di ciascuna delle quaranta opere teatrali e ricostruisce il processo creativo del maggior drammaturgo di tutti i tempi, inquadrandolo nel contesto di una vita dedicata per intero a una professione soggetta alle esigenze dello spettacolo, alle condizioni sempre mutevoli delle scene londinesi, ai condizionamenti e agli stimoli di un pubblico variegato e partecipe, e infine alle interferenze di una censura sempre vigile in un clima di profonda e rapida evoluzione.

Si tratta di una registrazione dal vivo, inedita, del leggendario chitarrista jazz Wes Montgomery. Queste tracce ( scoperte di recente dal giornalista Usa Duncan Schiedt ) sono state registrate ad Indianapolis nel 1959. Wes Montgomery appare accompagnato dal trio del pianista Eddie Higgins, altra figura molto nota del jazz negli anni cinquanta. Oltre quaranta minuti di musica, con classici quali Stompin' At The Savoy, Lil' Darling e Prelude to A Kiss.

Un disco entrato nel mito. Jerry Lee Lewis ha ri inciso i suoi classici a Londra, nel 1973. In studio c'erano: Tony Ashton, Andy Bown, Delaney Bramlett, Matthew Fisher, Peter Frampton, Rory Gallagher, Peter Green, Chas Hodges, Kenny Jones, Albert Lee, Alvin Lee, Brian Parrish, Steve Rowland, Gary Taylor, Klaus Voorman e Gary Wright. Le canzoni attingono al meglio del repertorio di Lewis. Rimasterizzato 2016.






