
Il maestro del pop leggero incanta ancora con un concerto in cui esegue i suoi classici attraverso una serie di medley. E di classici ne ha scritti tanti.

Us e British Hits 1954-1963. Clovers, Gene Chandler, Dee Clark, Frogmen, Jan & Dean etc




la grande guerra non fu soltanto il primo conflitto "totale" - capace, cioe`, di coinvolgere e mobilitare ogni forza sociale ed enormi risorse economiche -, ma anche la prima guerra realmente globale nella storia del mondo. essa rappresento` non solo per l`europa, ma anche per molti paesi extraeuropei la "catastrofe originaria del xx secolo". prima di allora mai nessun evento aveva cambiato la vita di cosi` tante persone in tutti i continenti. la prima guerra mondiale dimostra quanto il mondo e il sistema di potere internazionale fossero globalizzati gia` nel 1914. un disastro su vasta scala che, a partire dai balcani, influenzo` in maniera diretta sia i sistemi produttivi e finanziari sia l`assetto sociale e politico dei paesi che presero attivamente parte al conflitto, dall`europa e le sue colonie fino ai molti stati extraeuropei. ed e` proprio a partire da questo punto di vista globale che oliver janz analizza gli eventi e le conseguenze di lungo periodo del conflitto. storia politica, economica, militare e sociale - dai movimenti delle masse e degli eserciti alla vita quotidiana delle popolazioni -, raccontata avvalendosi dei piu` recenti apporti della ricerca storiografica: un saggio che unisce al rigore della ricostruzione storica una prospettiva ricca di sfaccettature.


molto prima che roma cadesse in mano agli ostrogoti nel 476 d.c., una nuova citta` era sorta per prendere il suo posto come cuore pulsante di un impero tardoantico, la meravigliosa costantinopoli: la nuova roma. in questa ampia e originale ricostruzione del crollo dell`impero romano d`occidente, paul stephenson offre una nuova interpretazione delle forze - dinastiche, religiose, climatiche - che spostarono il centro del potere a est. stephenson non si accontenta dei testi tradizionali e dei ben noti reperti archeologici, ma offre una nuova interpretazione scientifica della fine dell`antichita`. nell`originale prospettiva dell`autore, il declino di roma e` scritto non solo nelle pergamene, ma anche nelle carote di ghiaccio e nel dna. e da queste e altre fonti apprendiamo che l`inquinamento e le pandemie influenzarono il destino di costantinopoli e dell`impero romano d`oriente. nel corso dei secoli, l`impero d`oriente seppe sopravvivere a devastazioni causate da disastri naturali, dal degrado dell`ambiente umano e da agenti patogeni che le citta` dell`impero, densamente popolate e insalubri, non avevano ancora conosciuto. nonostante la

