
D.Elfman,Steve Earle etc




costruire aeroplanini di carta e` una passione che accomuna adulti e bambini di tutto il mondo. questo elegante volume illustrato e` in realta` un doppio libro gioco: nella prima parte guida il lettore attraverso la storia dell`aviazione, le imprese, i dati e i record dei vari modelli di aeroplani e i principi della scienza del volo. la seconda meta` contiene 24 kit con le sagome pronte per il montaggio. gli eterni bambini e i piloti in erba potranno divertirsi a ritagliare, costruire, incollare e far volare i modelli in scala dei 24 piu` famosi aerei da caccia mai costruiti, dallo spitfire al recentissimo supersonico raptor.



"manfred" vede l`incontro della poesia di patrizia valduga con la pittura di giovanni manfredini, un incontro che si manifesta nella materialita` del suo farsi, pagina dopo pagina, ritmo e immagine, ed e`, naturalmente, nel segno del nero, simbolo per entrambi dell`intreccio mortale e salvifico tra liberta` e costrizione, fra l`azzardo del "cosa" e il rigore del "come".

willy pasini, psicologo, e jean garaialde, campione e istruttore di golf, esaminano in questo libro il gioco del golf dal punto di vista delle implicazioni psichiche ad esso connesse. il libro diventa quindi un manuale per avvicinarsi al golf in modo corretto, evitando i condizionamenti che portano a sbagliare i colpi o la strategia di gioco.












nel 1956, diciassette anni dopo "le occasioni", eugenio montale pubblica il terzo grande capitolo della sua opera in versi, "la bufera e altro", che ne conferma la piena, esemplare centralita` nel panorama della poesia del novecento. la "bufera" del titolo e` da riferirsi alla guerra, e dunque all`attraversamento di una tragedia storica, ma, come lo stesso autore chiari`,


due fratelli, liam e l`io narrante, lasciano la natia irlanda per "colmare una lacuna sulla carta geografica": rintracciare una vetta altissima, di cui aveva dato frammentarie notizie un pilota durante l`ultima guerra, e della cui esistenza parlano solo le leggende dei popoli nomadi. liam, ex tecnico informatico che vive su un`isola "quasi disabitata e irraggiungibile", nelle notti solitarie, quando non contempla le stelle con il telescopio, naviga ossessivamente in rete alla ricerca di notizie sul phur-ri, la "montagna volante", piu` alta dell`everest ma assente da qualsiasi mappa. inizia allora il viaggio: i due varcano i confini con il tibet e con la regione, preclusa agli occidentali, dove presumono si trovi la montagna e, arrivati a lhasa, si uniscono a un clan di nomadi che pascolano una mandria di yak. mentre liam - "malato di nostalgia", febbrile e irrequieto - confligge con i ritmi di vita dei nomadi, il fratello e` subito catturato dall`amore totale per una di loro, nyema, tanto da superare le barriere di lingua e civilta`. e dopo un tentativo solitario di liam che i due partono insieme, decisi a scalare il phur-ri. articolato in strofe, come una sorta di poema epico, il romanzo cresce e si intensifica strada facendo: scandaglia il tema del ritorno, della nostalgia, del desiderio bruciante per un oggetto d`amore sconosciuto, della morte, del limite da valicare - qui originalmente associati alla piu` immediata modernita`.

La Biennale, 1981, IT. Volume dedicato alla biennale del 28 agosto/ 8 settembre 1980.
paese delle cupole celesti, di profeti e sfarzosi sovrani, di deserti e di lussureggianti giardini, terra di santi, carovanieri e astronomi, l`iran e` noto in occidente o per il suo passato leggendario oppure per il suo drammatico presente. echi di un mondo fiabesco da mille e una notte si sono mescolati, nell`immaginario collettivo, con scene tratte dai reportage di viaggi esotici facendo - di quella iraniana - una cultura tanto idealizzata quanto, nel profondo, poco conosciuta. tutti da scoprire, per i lettori italiani, sono sia lo speciale rapporto che lega gli iraniani alla poesia (la poesia tout court ma anche la tradizione classica di firdusi, hafez, sa`di, rumi, khayyam, `attar, per fare solo qualche nome) sia il fondamentale contributo che l`iran ha dato alla lirica del novecento - in termini ora di opposizione ora di testimonianza dei profondi mutamenti politico-culturali che hanno segnato la storia del paese. sono trascorsi poco piu` di cento anni dalla nascita della poesia nuova, il movimento poetico che nel 1921 porto` la letteratura dell`iran ad aprirsi al mondo entrando nella modernita`. un secolo che questa antologia documenta allineando i dodici poeti piu` rappresentativi, con i loro volti, le biografie, i versi. dal fondatore della poesia nuova, nima yushij, alla voce sperimentale e innovativa del poeta-profeta ahmad shamlu, il cui grido contro la corruzione e la censura ha scosso le coscienze; da ziya` movahhed, con la sua scrittura minimale, limpida ed euritmica, a garous abdolmalekian, interprete di una vibrante poesia civile. da shafiei kadkani, grande esperto di retorica classica che, sulla scia di akhavan sales e sohrab sepehri, fonde la tradizione letteraria con le piu` amare riflessioni contemporanee, a seyyed `ali salehi, fautore della poesia parlata. imprescindibile presenza e` quella della libera e personalissima testimonianza di forugh farrokhzad, la cui poetica intimista e spregiudicata da` voce alle emozioni e alla determinazione di un

"Your Kind Of Day" is adapted from the polish folk song - "My Grandmother Bought A Cardigan And It Wasn't Even Raining".