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dino lenza, traduttore di romanzi gialli, e` alle prese con l`ultimo lavoro dello scrittore francese jean baptiste monnais, dal titolo "la morte di uno sconosciuto". il protagonista e` il giovane ernest, che e` stato vittima da bambino di ripetute violenze sessuali da parte dello zio. lenza resta scosso da quelle descrizioni, rivivendo le angosce del personaggio, immedesimandosi nei suoi stati d`animo. trova anche nei tratti somatici del protagonista una certa somiglianza coi suoi. viene colto da un moto intimo di rabbia, come non si era mai manifestato prima. elimina completamente dalla traduzione le pagine scritte dell`autore francese e inizia la scrittura del suo giallo. i toni si fanno aspri e cruenti, il cinismo e la follia omicida non lasciano piu` uno spiraglio per il perdono. il commissario incaricato delle indagini, pur nutrendo forti sospetti su tutti quegli omicidi, non riesce a trovare una spiegazione efficace per evitarli. prefazione di michela zanarella.

quando nel 1944 alberto moravia torno` a roma, al seguito delle truppe alleate, era praticamente un autore che ricominciava, anzi cominciava in quello stesso momento. il romanzo breve "agostino" fu il capolavoro che gli consenti` di conquistare i riconoscimenti della critica e del pubblico. agostino e` la storia di un`iniziazione sessuale. da una parte, un ragazzo di tredici anni che e` ancora un bambino; dall`altra la madre, vedova, ma ancora fiorente e desiderosa di vivere. durante una vacanza al mare i rapporti tra il figlio e la madre si guastano, si corrompono d`inquietudine. per il ragazzo sara` necessario approdare a un`autentica crisi, una lacerazione che gli consentira` di ripartire poi a ricomporre il mondo, a farsi una ragione della vita. con "agostino", ritorno alla narrativa vera e propria dopo evasioni e sfoghi surrealisti e satirici, moravia conquisto` il suo primo premio letterario. con testi di umberto saba e carlo emilio gadda.

in questo lavoro lacan introduce il concetto fondamentale di una dottrina casuale delle psicosi, concepite come un effetto condizionato non dal fatto positivo di un accadere patogeno, ma dal fatto negativo di un non-accadere. la` dove freud scopriva l`"accadere psichico", lacan propone la scoperta di un corrispondente non-accadere psichico, ed elabora il concetto di preclusione di un significante-chiave dalla struttura del soggetto dell`inconscio. nella scelta del materiale clinico di riferimento, lacan privilegia sin dalle prime pagine quello della psicosi paranoica, e lo fa unendo all`esame della propria documentazione clinica un commento al libro del piu` celebre paranoico del secolo scorso, le memorie di un malato di nervi del presidente schreber, in parallelo con il saggio che gli ha dedicato freud. di particolare interesse e` il modo con cui lacan, nel procedere della dimostrazione, mobilita l`intera teoria psicoanalitica concentrandola appunto sul tema delle psicosi.

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