

"il mondo e` una superficie piana come quella di una carta geografica, sulla quale i flatlandesi scivolano senza sovrapporsi. la loro e` una societa` rigidamente gerarchica: la casta piu` vile e` quella delle donne". un classico del fantastico, con un saggio di giorgio manganelli.

l`autrice utilizza l`immagine del "ponte" per riferirsi alla comunicazione tra due entita` separate e distinte, che possono essere persone, idee o processi psichici. la frequenza con cui questa immagine compare negli scritti di analisti e psicoterapeuti la induce ad attribuire al "ponte" una forte valenza archetipica. di qui il suo interesse storico e antropologico per i rituali riferiti a ponti. il libro presenta un`efficace combinazione di riflessione teorica e di applicazione clinica. la lunga esperienza dell`autrice le consente di trattare in modo non settario i concetti di transfert, controtransfert, identificazione proiettiva, narcisismo, masochismo e argomenti come la pedofilia.


paul klee dedico` alla musica studi approfonditi e la passione di un`intera vita, e se ne servi` per affrontare alcuni nodi dell`arte pittorica. e quindi naturale che il piu` grande musicista vivente, pierre boulez, abbia avvertito una particolare predilezione e un interesse vivissimo per l`opera di klee. questo saggio ne e` la testimonianza: in pagine vivide e commosse boulez ci parla dei motivi della sua ammirazione per un`opera e un uomo cosi` affascinanti e geniali. quanto al problema potentemente posto da klee, ossia il rapporto tra musica e pittura, boulez ritiene che non vi possa essere traduzione tra le due forme espressive, ma che il particolare approccio o la particolare soluzione di un problema nell`ambito di una disciplina possa trovare corrispondenza nell`altra. infatti, "pur esistendo come due continenti separati," scrive boulez "non sempre le frontiere tra musica e pittura sono invalicabili, dal momento che hanno almeno un dominio in comune: la poetica, che conferisce all`opera credibilita` e bellezza".
