l`intento della collana "dizionari dell`arte", di cui il volume fa parte, e` quello di fornire una serie di dizionari iconografici dalla scelta tematica curata. si tratta di volumi che consentono al lettore non esperto di avvicinarsi all`iconografia spesso singolare delle opere d`arte. la struttura dei volumi e` percio` tutta tesa alla semplificazione espositiva, con didascalie che contornano le illustrazioni e con una sintetica presentazione dei vari personaggi.
il novecento ha permesso di superare una visione rigida e ristretta dei rapporti fra teatro e letteratura, riassumibile in buona sostanza nella formula: il teatro consiste (esclusivamente) nella rappresentazione di testi drammatici. la vera e propria "esplosione" a cui la contemporaneita` ha sottoposto questi rapporti ha permesso di svelare la ricchezza delle relazioni esistenti fra questi due campi dell`arte e dell`immaginario, agendo retroattivamente anche sulla loro comprensione storica. il presente volume si situa nello spazio letterario del teatro, o meglio, e` dentro quello spazio che abitano gli "oggetti" di cui parla: testi drammatici ma anche, e soprattutto, trattati, saggi critici, teorie, racconti e romanzi, memorie e autobiografie.
Il disco più importante di fine carriera di Miles Davis, rimasterizzato. Un disco formidabile che mostrava un Davis ancora teso a riscoprire nuove direzioni musicali.
l`opera di nietzsche rappresenta un passaggio obbligato per chiunque studi il nostro tempo. lo straordinario e inesauribile repertorio di motivi che essa offre ha suscitato entusiasmi, ispirato atteggiamenti, mode culturali e stili di pensiero, ma al tempo stesso ha provocato reazioni e rifiuti radicali. come affrontare un`opera cosi` enigmatica? come ritrovare in essa un filo conduttore salvaguardandone il carattere problematico e frastagliato? come darle la giusta intelliggibilita` filosofica senza intaccarne la carica antidogmatica e antimetafisica? apparsa per la prima volta nel 1975, l`introduzione di montinari (1928-1986) si distingue dagli altri analoghi strumenti di critica. con una nota di giuliano campioni.
amore e tenebra sono due delle forze che agiscono in questo libro, un`autobiografia in forma di romanzo, un`opera letteraria che comprende le origini della famiglia di oz, la storia della sua infanzia e giovinezza a gerusalemme e poi nel kibbutz di hulda, l`esistenza tragica dei suoi genitori, e una descrizione epica della gerusalemme di quegli anni, di tel aviv che ne e` il contrasto, della vita in kibbutz, negli anni trenta, quaranta e cinquanta. la narrazione si muove avanti e indietro nel tempo, ricostruendo in 120 anni di storia familiare una saga che vede protagonisti quattro generazioni di sognatori, uomini d`affari falliti e poeti egocentrici, riformatori del mondo, impenitenti donnaioli e pecore nere.
Three Chords and The Truth, il nuovo disco di Van Morrison, è uno dei dischi migliori della sua lunga carriera, al punto che possiamo definirlo un capolavoro. Dopo averci fatto assaggiare jazz e blues, l'irlandese torna alla sua forma canzone classica con un disco di ballate e di canzoni con la maiuscola. Un disco che ci riporta a certe composizioni anni settanta, ricco nelle melodie, caldo nei suoni. La voce è più in forma che mai e ci sono almeno sei canzoni straordinarie, iniziando dalla conclusiva Days Gone By, per proseguire poi con Dark Night of The Soul, March Winds in February, Fame Will Eat The Soul ( duetto con Bill Medley dei Righteous Brothers ), Up on Broadway, You Don't Understand ed il divertente rock and roll Early Days. Uno dei dischi dell'anno, senza alcun dubbio.
dafni e cloe porta ai massimi vertici l`esperienza del romanzo greco, affrancandolo dal peso degli elementi tradizionali. al lettore contemporaneo il testo puo` apparire niente di piu` che una raffinata variazione sul tema del romanzo pastorale in cui l`ostentazione degli ingenui sentimenti di una coppia di pastori risulta, spesso, troppo artificiosa per essere credibile. in realta` longo sofista spicca per la padronanza divertita di ornamenti e astuzie retoriche per i quali e` divenuto un modello molto seguito, esercitando una duratura influenza nel corso della storia letteraria e artistica.
paul klee e` uno degli artisti piu` importanti del novecento e sicuramente uno dei piu` amati: la sua pittura raggiunge tutti, incanta i bambini come i filosofi che ne hanno molto scritto. ha dipinto diecimila opere, sperimentando, creando nuove tecniche, usando linguaggi diversi, reinventandosi sempre: e` stato astratto e figurativo, lo hanno chiamato post-cubista, surrealista, espressionista, ma nessuna definizione riesce a racchiuderlo. diceva di essere `inafferrabile`. e in qualche modo e` cosi`. chi era davvero paul klee? questo libro indaga il mistero di un genio dotato di molti doni: poteva essere un poeta o un musicista, ma e` con la pittura che ha cambiato la storia dell`arte. dominato da una potente ispirazione e da un`inesauribile furia creatrice, che ha saputo regolare ed educare con la piu` metodica delle vite: un caso molto raro tra i suoi colleghi artisti. attraverso i suoi diari e i densi scritti teorici che ha lasciato, gregorio botta ricostruisce e intreccia la formazione di un uomo e la nascita di un`estetica che ha segnato il secolo. dotata di un ricco apparato iconografico a colori, questa e` una biografia artistica scritta con un linguaggio chiaro e avvincente da un autore che e` a sua volta un artista.
LP. Splasc(h), 1988, IT. Album in quintetto con Roberto Ottaviano al sax soprano, Stefano Battaglia al piano, Paolino Dalla Porta al basso e Tiziano Tononi alla batteria.
