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per precious ramotswe, titolare della ladies` detective agency n.1 in botswana, non c`e` un attimo di pace. la nota investigatrice non solo deve riuscire a placare i sensi di colpa di un nuovo cliente, legati a sconvenienti comportamenti giovanili, ma e` anche costretta a far fronte all`infelicita` che affligge alcune persone a lei care e all`indecisione del signor jlb matekoni, proprietario dell`officina speedy motors nonche` suo fidanzato, il quale non si risolve a fissare la data delle nozze. e, come se non bastasse, in citta` ha aperto i battenti una nuova agenzia investigativa, gestita da un tipo terribilmente tronfio e maschilista. ma la signora ramotswe non cede ai colpi della sventura.

il commissario matteo colonna e` stato inviato a rimini per indagare sugli omicidi di alcune giovani donne e si imbatte in un serial killer molto speciale. perche` uccidendo le sue vittime, l`assassino che i giornali chiamano "il figlio dei fiori" ascolta sempre un dimenticato brano psichedelico del 1972? che cosa sono il giusto ritmo e la legge? che cosa nasconde la tranquilla casa di riposo giovanni pascoli? ce la fara` il giovane e intuitivo matteo colonna, che cerca di immedesimarsi nell`assassino, a resistere all`orrore di cio` che sara` costretto a scoprire? torna in libreria il romanzo che ha esplorato il cuore criminale dei rapporti familiari, il tradimento, e il desiderio di ordine che torna ad affacciarsi ovunque. perche` il killer che colonna insegue e` un padre. e i padri non sanno solo amare, ma anche odiare, e punire.

hafez e`, insieme a omar khayyam, il poeta persiano piu` celebre, piu` amato e recitato: in iran e` ancor oggi molto popolare, tutti ne sanno recitare lunghi passi a memoria, e si dice che in ogni casa non devono mancare il suo "canzoniere" e il "corano". poeta di un`epoca nella quale il persiano era la lingua franca dell`asia: iran, afghanistan, india musulmana, mongolia e cina. hafez e` stato celebrato in occidente per primo da goethe, che si ispiro` alla sua opera per la composizione del "divan occidentale-orientale" (1819). le traduzioni in occidente da allora si sono moltiplicate. la raccolta completa della sua opera comprende cinquecento poemi (o "ghazal"), dei quali viene qui offerta una scelta. nel cuore dei suoi versi convive l`amore carnale con quello ideale e mistico, l`amato e dio si scambiano continuamente le parti. scrisse: "non morira` mai chi nel cuore non ha che amore".

bruio, un avvocato che dubita fortmente della legge, e` nei guai. l`ordine vuole levarselo di torno, di clienti neanche l`ombra. l`unico sarebbe un immigrato di colore che parla confusamente di un figlio in pericolo. ma bruio e` stanco di "sfigati" e non gli da` retta. quando scopre che l`uomo e` stato ucciso, la sua crisi precipita. in coppia con del colle, poliziotto anomalo, inizia a modo sua un`indagine che lo porta a conoscere i potenti alga-croce: una donna sensuale e un enigmatico vecchio patriarca. un romanzo non privo di ironia dall`autore di "romanzo criminale" e "teneri assassini".

il volume che raccoglie le relazioni degli studiosi intervenuti al convegno internazionale "il `mago del lago`. piero chiara a cent`anni dalla nascita", svoltosi nel settembre 2013 a varese e luino. piero chiara (1913-1986) e` stato uno dei piu` validi narratori del secondo novecento italiano. a testimoniarlo stanno da un lato i successi ottenuti da romanzi e racconti, a cominciare da "il piatto piange", dall`altro i giudizi della critica, che dimostra una crescente attenzione nei confronti dello scrittore luinese, "mago del lago", come lo battezzo` cesare zavattini. l`allestimento in occasione del centenario della nascita di un convegno internazionale ha costituito una tappa cruciale nel processo di ricostruzione della poliedrica personalita` culturale di chiara. insieme alla produzione narrativa i contributi ora raccolti in volume ne illuminano, in una prospettiva interdisciplinare, aspetti meno noti, quali l`attivita` di critico letterario, sceneggiatore, poeta, esperto d`arte, reporter, casanovista, biografo di d`annunzio.

"non esiste genio senza una vena di follia", sentenziava seneca. e anche la musica rock ne sa qualcosa, potendo vantare una lunga lista di "folli" e follie passate alla storia, di cui si e` sempre nutrita per creare opere immortali, performance eccezionali ed emozioni contrastanti - non senza gli eccessi che l`hanno resa cosi` celebre e seguita. da chi ha lasciato piccoli e grandi capolavori prima di una fine tragica o evitabile, a chi per tutta la carriera ha convissuto con i propri demoni piu` o meno nascosti, non di rado il processo creativo del rock e` stato indotto ed esasperato da un uso spregiudicato di sostanze stupefacenti e alcol, oltre che da inquietudini, angosce e traumi irrisolti. molti musicisti, per questo, hanno gettato la spugna perche` perseguitati dalle proprie ossessioni; tanti altri invece hanno proseguito tra alti e bassi in precario equilibrio, continuando a regalarci preziosi segni della loro arte. dal fondatore dei pink floyd, syd barrett, al genio dei beach boys, brian wilson, dalle sregolatezze di amy winehouse ai traumi di sinead o`connor, dalle fobie di mike patton alle follie estreme di gg allin, la lista e` lunga e suggestiva, e nasconde la parte piu` intima e tormentata della musica rock. quella che l`ha resa unica. prefazione di gianni maroccolo.

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