

il racconto dell`esperienza di pete best, il primo batterista dei beatles che al momento di incidere il primo 45 giri fu scaricato e sostituito da ringo starr. una storia che permette di conoscere le origini di uno dei pu` straordinari fenomeni della cultura e del costume della seconda meta` del nostro secolo, svelando fatti e misfatti che danno un`immagine insolita dei quattro ragazzi di liverpool.

quale storia hanno dietro di se` le feste nazionali? quante altre ricorrenze sono state dimenticate? porsi questi interrogativi significa anche interrogarsi sul rapporto tra le vicende nazionali di un paese e la sua memoria culturale pubblica, convogliata attraverso il ruolo delle istituzioni. significa esplorare l`insieme dei miti e la simbologia collettiva che si riferisce alla formazione e all`affermazione della comunita` nazionale, cioe` alla religione civile. partendo dall`unificazione d`italia si giunge al secondo dopoguerra e all`affermarsi un un patriottismo costituzionale.



"la spiaggia di palesa" (1892), "racconto dei mari del sud", appartiene a quel momento magico della vita di stevenson in cui, abbandonata per sempre la cappa plumbea della pur amatissima scozia, si rifugia nel sole delle isole samoa, dove morira` solo cinque anni dopo, a 44 anni. e la scoperta inebriante di un mondo nuovo, di luoghi e colori, lingue, odori e personaggi mai immaginati prima, ma anche di una nuova impenetrabile complessita` in cui si mostrano le maschere grottesche del colonialismo europeo e i nodi profondi e insondabili dello scontro di civilta`: i rozzi e avidi mercanti in guerra tra loro, i missionari e la loro ambigua opera di evangelizzazione, i misteriosi inquietanti tabu` di una razza diversa e lontana, la sensualita` innocente e irresistibile di una bellissima indigena. per raccontare tutto questo stevenson cerca modi e linguaggi nuovi, che fanno posto al realismo, all`ironia e al disincanto: e la gioiosa "isola del tesoro", abbandonati pirati e pappagalli, si carica delle voci dissonanti, delle luci e delle ombre che di li` a poco avrebbero dato vita al romanzo coloniale di conrad e kipling.

all`epoca del diario o, per esser piu` esatti, delle scarse tre annate (1554-1556) che ce ne rimangono, jacopo carrucci detto il pontormo ha passato la sessantina. a quel tempo, il pontormo finisce d`affrescare il coro in san lorenzo, poi scialbato nel 1738 (o 1742?) e del quale non ci resta altra diretta testimonianza che una trentina di disegni. e la fatica suprema della sua vita; e stanco e mezzo infermo, la porta innanzi da solo. i giorni che puo` lavorare, registra nel diario d`aver compiuto questa o quella parte d`una o d`altra figura, e a maggior chiarezza li` accanto ne schizza qualche tratto. in complesso, la materia del diario potrebbe raccogliersi sotto tre punti. oltre alle annotazioni del lavoro agli affreschi in san lorenzo; quelle dei cangiamenti del tempo in rapporto ai propri malanni, che il pontormo descrive con cinico compiacimento verbale; e in terzo luogo, finalmente, meticolosi, ossessivi, i bollettini di cio` che in quel dato giorno egli ha mangiato (ne` piu` poveramente poteva mangiare); ogni tanto interrotti da digiuni." (dallo sctitto di emilio cecchi)

Originale tributo a Woody Guthrie, assemblato da Rob Wasserman. Sulla base di testi inediti, alcuni artisti hanno messo in musica le canzoni di Guthrie. Il suono è molto moderno, per nulla vicino al padre della canzone di protesta.
Ma alcuni episodi sono notevoli: come il quarto d'ora di Jackson Browne con la strepitosa You Know the Night. Quindi Pete Seeger e Tony Trischka, Ani Di Franco, Van Dyke Parks, Tom Morello, Lou Reed e Chris Whitley.

Un disco acustico in cui il canadese propone una serie di cover, di brani non suoi. Infatti Neil interpreta composizioni di Phil Ochs, Bob Dylan, Bert Jansch, Gordon Lightfoot, Willie Nelson, Tim Hardin, Ivory Joe Hunter, Bruce Springsteen, Don Everly. Versioni acustiche, spogliate da ogni orpello, registrate con le tecniche anteguerra, che danno all'operazione un sapore unico. La voce è chiara, gli strumenti un pò offuscati, come se ascoltassimo un disco di Robert Johnson. Ma l'operazione ha, almeno su di noi, un fascino straordinario.

"schad e` stato uno dei maggiori ritrattisti del ventesimo secolo, non perche` ha dipinto molti ritratti ma perche` ha ritratto il secolo. i suoi volti senza sorriso che non nascono per essere osservati ma per osservare e che, silenziosamente, mettono sotto accusa la storia e la vita, sono una metafora del novecento. per questo schad ha dipinto soprattutto ritratti: perche` i suoi ritratti contengono quanto si deve sapere non su una persona ma su un`epoca. pochi particolari e un abisso separano le sue figure dai protagonisti dei quadri quattro-cinquecenteschi a cui stilisticamente si riallacciano. anche i personaggi piu` alteri di raffaello o del bronzino, superbi della loro condizione e del loro potere, risultano piu` affabili e di miglior umore rispetto a loro. in lola o in lotte, in felix bryk o in frieda cornelius c`e` invece qualcosa che non ci invita a conoscerli: una gravita` che li sovrasta e, insieme, una amarezza, una vulnerabilita`, una psicologia indifesa e indifendibile che avrebbe bisogno di aiuto, eppure rifiuta ogni pieta`, ogni compassione schopenhaueriana. si possono commettere due errori nell`interpretare i ritratti di schad, soprattutto della sua stagione piu` alta che va dal 1923 al 1930. il primo e` collegarli solo alla storia tedesca, dallo sfacelo dell`impero al crollo di weimar, e pensare che esprimano solo quella cronaca tragica, quel `noi non potemmo essere gentili` di cui parlava brecht."

tre brevi romanzi, tre protagonisti: dal calzolaio, maestro di vita, d`amore e coraggio di un liceale poco motivato; al bigotto, sostenitore di certezze e incrollabili verita`; al musicologo, stimato professore in pensione alla ricerca di un`oasi di pace nella sua villa in collina vista lago. nel dipanarsi delle vicende i toni leggeri degli incipit vanno trasformandosi in un crescendo di colpi di scena fino a determinare situazioni paradossali, nelle quali la bellezza del lago maggiore fa da intimo sfondo all`ineluttabilita` degli eventi. cinici, spietati e romantici al tempo stesso: questa l`essenza dei personaggi laghe`e di marcuzzi, protagonisti che vanno ancora una volta a sfatare il mito della `nobile giustizia universale`.


carla tavernari ripercorre in questo libro l`avventura umana, familiare ed artistica dei suoi genitori: lo scultore vittorio tavernari e la violinista piera regazzoni. la storia prende avvio agli inizi del novecento, dalle vicende delle famiglie d`origine agli anni giovanili, dall`incontro nel 1942 in un ospedale di guerra - dove piera suonava per i soldati feriti - per proseguire poi di decennio in decennio tra i tanti episodi, viaggi, eventi e mostre da cui la vita dei due protagonisti fu costellata. carla rievoca gli incontri con numerosi esponenti della vita culturale del secolo scorso a cui assistette da ragazza: da francesco arcangeli a enzo carli, da mimise e renato guttuso a dante ed elsa isella, da beppe e pupa panza di biumo ai piovene, da carlo ludovico e licia ragghianti a pier carlo santini ed altri ancora, ai quali i suoi genitori erano legati da profonda amicizia. accanto ai ricordi, hanno supportato la ricostruzione delle biografie i documenti che costituiscono l`archivio vittorio tavernari.




dove andremo in vacanza nel xxii secolo, quando sara` possibile raggiungere in tempi accettabili gli altri mondi del sistema solare? questo libro ci accompagna dalla vicina luna ai pianeti piu` esterni, con assoluto rigore scientifico, al seguito di un gruppo di intraprendenti turisti del futuro: ci divertiremo pattinando nei crateri lunari, sciando sui pendii di enceladus, gettandoci come bungee jumpers dalle vertiginose rupi di miranda. contempleremo paesaggi grandiosi da terrazze naturali mozzafiato come amaltea e pandora; toccheremo la vetta piu` alta del sistema solare, cavalcheremo gli uragani di giove, inseguiremo l`alba su mercurio, conosceremo giorni stranissimi in cui il sole non tramonta per 42 anni o cammina all`indietro. un turismo emozionante e formativo, non solo un sogno: contemplando la bellezza approfondiremo le nostre conoscenze e "apriremo i nostri orizzonti", come scrive stefano covino nell`introduzione. e proprio questa e la vera natura del libro: un`opera divulgativa concepita per insegnare l`astronomia da un`angolazione inusitata, che alterna semplici e avvincenti parti narrative a riquadri scientifici che spiegano nei dettagli i fenomeni descritti.

da tintern abbey di wordsworth a kubla khan di coleridge all`ode all`autunno di keats: questo volume racchiude i piu` grandi tesori della lirica romantica inglese insieme a composizioni meno note di grandi poeti, da byron a shelley; testi di illustri "minori" (un nome per tutti walter scott, l`autore di ivanhoe) e di poeti dimenticati o ancora da scoprire. trentadue voci diverse, tradotte da un grande poeta italiano contemporaneo, franco buffoni, che riesce a restituire intatti il fascino e la forza evocativa dell`originale. il testo a fronte e gli apparati critici permettono di contestualizzare e apprezzare la produzione artistica del romanticismo, un`epoca cruciale per lo sviluppo della cultura occidentale.

Waioting for the Sun to Rise è il nuovo album del cantautore Marc Jordan. Un disco raffinato, venato di jazz, con musicisti di prim'ordine a dargli una mano, gente come Randy Brecker o il produttore Lou Pomanti. Jordan, che ha una scrittura lucida e brillante e dà il meglio di sè stesso in brani come The Last Buffalo, la turgida Coltrane Plays The Blues,, Waiting For The Sun To Rise, Cradle to The Grave, Bad Time to Say Goodbye. The Dowtown Lights ( Blue Nile). Sino a Rio Grande, il brano più importante del disco. Da ascoltare assolutamente.

Revelations è il quarto disco di Sarah Shook 6 The Disarmers. Un disco di country rock moderno, elettrico, con afflati punk, Motherfuker, ma anche brani più rock, come l'apertura Revelations, oppure Dogband. C'è anche il blues, Nightinghale, e la ballata notturna, Jane Doe, che in America ha avuto critiche molto positive.

Speciale di Uncut dedicato ai Fleetwood Mac
La rivista è in inglese.

Brani tratti dalla colonna sonora dalla seria della PBS.'The Blues', prodotta da Martin Scorsese. John Maya, Cream, Derek and the Dominos ecc.

LP. Sony Music, 1991, UK. EP dal vivo uscito in seguito alla pubblicazione del secondo album di studio Time's Up contiene Solace Of you, Type, Information Overload e Desperate people registrate in concerto a Chicago e al mitico CGBG's di New York nel dicembre 1990 nel corso del tour denominato The Miracle Biscuit Tour: una miscela esplosiva di rock, funk e punk come non se ne sentivano dai tempi dei Bad Brains.

2CD. Pubblicazione non ufficiale con il concerto alla Royal Festival Hall di Londra del 10 novembre 1973 con The Santa Monica Flyers. Include 2 bonus tracks registrate al Rainbow Theatre di Londra il 5 novembre dello stesso anno.
