






"sono cose che ancora non si possono dire". questa affermazione di cesare luporini, una delle teste pensanti del pci nel secondo dopoguerra, risale a un`intervista radiofonica sull`"affaire gentile" rilasciata nel 1989, a quasi cinquant`anni di distanza dai fatti. bene, chi vive in italia e` abituato a delitti politici preparati, eseguiti e poi coperti in un`atmosfera acquitrinosa, dove nessuno per certo e` innocente, ma un colpevole sicuro non esiste. eppure, l`assassinio di giovanni gentile in quel freddo aprile del 1944 rimane un cold case diverso da tutti gli altri - che l`indagine di luciano mecacci, condotta anche su documenti inediti, riapre in modo clamoroso. tutto, in questa ricostruzione, e` perturbante. i moventi, molto meno limpidi - o molto piu` umani - di quanto fin qui si e` tentato di far credere. la scena del delitto, cioe` la firenze cupa e claustrofobica occupata dai tedeschi. e naturalmente gli attori. qualcuno ha discusso, deciso, agito: ma come, fino a che punto, perche`? le figure che appaiono sul palcoscenico sono numerose, e molto diverse fra loro. oscuri gappisti. feroci poliziotti. informatori. doppiogiochisti. e al centro di tutto, il meglio dell`intellighenzia italiana di allora: luporini, certo, ma anche eugenio garin, antonio banfi, mario manlio rossi, guido calogero, ranuccio bianchi bandinelli, concetto marchesi.



il libro verte sul processo giudiziario promosso nella seconda meta` del cinquecento contro i due fratelli giovanni e carlo carafa, nipoti del papa paolo iv e chiamati da questi, dal regno di napoli alla corte di roma, a ricoprire cariche per le quali erano assolutamente impreparati. dopo la condanna di paolo iv, che alla fine del suo pontificato maledisse ed esilio` i suoi nipoti, i due successivi processi (in cui i due fratelli furono dondannati e crudelmente giustiziati) vennero promossi sotto i due papi che gli succedettero (pio iv e pio v). l`autrice sottolinea come i procedimenti seguiti appaiono in qualche modo viziati e lasciano aperto il dubbio sulla loro legittimita`.




cos`e` la guarigione? cosa la determina veramente? come far si` che accada? e ormai sempre piu` chiaro che non esiste una sola e unica medicina e che le strade della guarigione scorrono necessariamente attraverso l`integrazione di piu` saperi e di piu` prospettive. alla luce delle piu` recenti ricerche di neurofisiologia, scienze della psiche e fisica quantistica, questo libro esplica i sette principi della potente interazione tra psiche e corpo nei processi di guarigione, fornendo risposte scientifiche agli interrogativi sui meccanismi che li attivano e individuando terapie che consentono di accendere questi interruttori profondi. e lo fa attraverso riflessioni, esempi e casi reali raccontati da una psichiatra, un medico eclettico, dalla formazione rigorosa ma dalla mente aperta, impegnata nel cercare la strada verso la guarigione di patologie anche gravi dell`"unita` psichesoma", utilizzando sinergie terapeutiche che rafforzano le cure ufficiali con trattamenti innovativi, in un`appassionata attivita` di instancabile riparazione della sofferenza, con il paziente, o meglio la persona, sempre, costantemente al centro.