giulio ed emma turchi, i protagonisti di questo inedito e singolarissimo carteggio d`amore, non appartengono solamente alla storia politica dell`antifascismo. la loro e` la storia di un amore coniugale a cui si sono frapposti, come una barriera implacabile, diciassette anni di carcere e di confino. una storia di dedizione e di tenerezza, percorsa da una fortissima intensita` affettiva. nel corso dei diciassette anni emma seguira` giulio come un`ombra, da un luogo di pena all`altro, abitando e lavorando nella stessa citta` del carcere quando possibile, per poterlo incontrare a colloquio ogni volta che le sara` permesso. anni lunghi e inesorabili in cui i due si scrivono ogni volta che viene loro consentito, ora una, ora due volte la settimana, ora piu` raramente, con un`ostinazione che non conosce cedimenti. le lettere acquistano cosi` via via spessore. diventano veementi documenti di resistenza e di denuncia dello stato di prepotenza e di grigia mancanza di liberta` in cui si trovava il paese. dopo la guerra e la liberazione, giulio prendera` il suo posto di dirigente nelle file del partito comunista. sara` eletto nel 1948 deputato al parlamento, e nella successiva legislatura, sempre alla camera, avra` l`incarico di questore. emma continuera` a stargli vicino fino alla morte di lui, nel 1974. soltanto a distanza di piu` di sessant`anni quelle lettere, riordinate dalla figlia gioia, vengono oggi alla luce: documento potente di un dimensione intima che ha saputo resistere all`asprezza dei tempi.
molti osservatori sostengono che l`industria italiana e` insufficientemente aperta all`innovazione e poco orientata ai mercati internazionali, oltre che ripiegata su dimensioni di impresa medio-piccole a bassa intensita` tecnologica. il confronto con la realta` sembra restituire un quadro ben diverso. una vasta indagine sul campo condotta dal centro studi confindustria fornisce molti elementi di riflessione che vanno in tutt`altra direzione. gli esiti di tale indagine ci dicono che per interpretare la logica del cambiamento in atto nel sistema industriale italiano occorre abbandonare l`idea che esso costituisca un`entita` omogenea, e che, piuttosto, si debba inquadrarne le tendenze alla luce di una emergente forma di dualismo che scaturisce dall`affermarsi di un doppio percorso evolutivo: quello intrapreso da un gruppo molto dinamico di imprese che hanno adottato strategie di marcata differenziazione rispetto al passato, da un lato; e, dall`altro, quello dentro cui sembrano tuttora prigioniere le imprese che faticano a tenere il passo. l`analisi svolta in queste pagine si occupa delle prime, e ne ricava che esse non rappresentano casi straordinari di eccellenza, ma un segmento significativo di imprese che hanno evitato soluzioni competitive incentrate su fattori di costo e sulle economie di scala, e hanno attribuito al controllo della tecnologia e alla qualita` del capitale umano il ruolo di cardini su cui fondare le loro decisioni strategiche.
e` la storia di baba e caithleen, due quattordicenni nate e vissute in un paesino dell`irlanda occidentale. figlia di un possidente manesco e ubriacone, rovinato dalla passione per i cavalli, caithleen viene mandata, insieme a baba, in un tetro collegio di suore. di la` le due ragazze riusciranno a farsi espellere dopo tre anni, per andare a dublino dove caithleen incontrera`, nei panni dell`anziano signore gentleman, il primo vero amore della sua vita.
giovanni falcone e paolo borsellino, amici e magistrati in prima linea contro la criminalita` organizzata; peppino impastato, voce libera e ironica contro i mafiosi; emanuela loi, agente della scorta di borsellino, vittima di cosa nostra, insieme a lui e ai colleghi; libero grassi, don pino puglisi, lea garofalo e tante altre storie indimenticabili: per dire di no alla mafia, all`indifferenza e alla paura. eta` di lettura: da 11 anni.