scritto nel 1901, questo dramma si pone sulla soglia del secolo come prefigurazione di tutte le audacie del teatro moderno. "tutto puo` avvenire, tutto e` possibile e probabile. tempo e spazio non esistono; su base minima di realta`, l`immaginazione disegna nuovi motivi: un misto di ricordi, esperienze, invenzioni, assurdita` e improvvisazioni". cosi` scriveva strindberg presentando il sogno. in effetti anche il lettore di oggi rimane stupefatto davanti alla naturalezza con cui strindberg scavalca tutte le convenzioni teatrali del tempo per addentrarsi in una nuova regione, in una nuova forma, che si potrebbe definire "teatro psichico".
nella sua versione psicoanalitica il discorso possiede grandi capacita` di seduzione. in realta` la pratica psicoanalitica e` fatta di discorsi che hanno spesso l`aria di chiacchiere: il pettegolezzo costitui` il nucleo problematico che freud dovette affrontare per esempio nel caso di dora ed ha assunto un`importanza centrale nell`interpretazione che e` stata data della psicoanalisi e del suo stesso fondatore. forrester riesce ad apprezzare lacan e derrida e a riavvicinare due rivoluzioni teoriche fondate sul linguaggio come strumento di trasformazione non solo di descrizione. la psicoanalisi come storia di storie: di qui il suo successo come strumento di critica letteraria.
in questo breve libretto l`autore tenta una nuova via: penetrare il segreto della personalita` di matilde, mettersi in sintonia con i moti del suo animo e restituirne la complessita`. nella evocazione di fumagalli, matilde, che fu una delle donne piu` potenti e guerriere del medioevo, appare come una donna malinconica e sola, spinta a forza dagli eventi e dalla sua propria devozione a farsi paladina del papa contro l`imperatore, ma in realta` presa dal miraggio tutto medievale della secessione dal mondo, della vita contemplativa, del convento.
"la spiaggia di palesa" (1892), "racconto dei mari del sud", appartiene a quel momento magico della vita di stevenson in cui, abbandonata per sempre la cappa plumbea della pur amatissima scozia, si rifugia nel sole delle isole samoa, dove morira` solo cinque anni dopo, a 44 anni. e la scoperta inebriante di un mondo nuovo, di luoghi e colori, lingue, odori e personaggi mai immaginati prima, ma anche di una nuova impenetrabile complessita` in cui si mostrano le maschere grottesche del colonialismo europeo e i nodi profondi e insondabili dello scontro di civilta`: i rozzi e avidi mercanti in guerra tra loro, i missionari e la loro ambigua opera di evangelizzazione, i misteriosi inquietanti tabu` di una razza diversa e lontana, la sensualita` innocente e irresistibile di una bellissima indigena. per raccontare tutto questo stevenson cerca modi e linguaggi nuovi, che fanno posto al realismo, all`ironia e al disincanto: e la gioiosa "isola del tesoro", abbandonati pirati e pappagalli, si carica delle voci dissonanti, delle luci e delle ombre che di li` a poco avrebbero dato vita al romanzo coloniale di conrad e kipling.
Un viaggio immaginoso aggrappato ai fili della memoria, fili impregnati di vita vera, storie d’amore, vicende tragiche e farsesche. Un modo tutto nuovo di rileggere il passato per illuminare il nostro presente.