




pubblicato a puntate nel 1861 sulla rivista "vremja", e` il primo grande romanzo di dostoevskij dopo il ritorno dalla deportazione in siberia. "umiliati e offesi" e` costruito secondo i moduli del romanzo d`appendice in cui colpi di scena, intreccio, estrema inquietudine dei personaggi, tempi narrativi ora bruschi, ora trattenuti, danno vita a una narrazione d`effetto, spesso avvolta nel mistero. l`autore schiera i suoi personaggi su due fronti, secondo una contrapposizione netta tra vizi e virtu`, luce e tenebre. tuttavia, di la` dall`epopea avventurosa, la sua capacita` di soffrire insieme con i singoli personaggi, l`intensita` dei sentimenti che egli infonde, conferiscono una tensione continua a questo romanzo di relazioni impossibili e d`amore.

se e vero che ogni esistenza viene al mondo per incarnare un dramma, quello di ferdinando palasciano e di sua moglie olga pavlova vavilova e tra i piu dolenti e irriducibili: e il dramma dell?imperfezione. fin da bambino ferdinando ha odiato la morte al punto da fare della salvezza la sua ossessione di medico. ma una vocazione cosi grande, scontrandosi con le iniquita subite, non puo che fallire e trovare casa nella follia. olga, nella sua infanzia a rostov, ha dovuto misurarsi proprio con l?alienazione materna, quintessenza di storia e fragilita. unico scampo da essa la fuga, frenata da una radice nascosta sotto la neve e dalla zoppia, che diventa destino e comunione con l?imperfetto. ma si puo vivere a un passo dall?ideale? ferdinando, dal buio della sua ratio opacizzata, continuera a salvare asini e pupi; mentre olga, pur guarita dalla scienza e dall?amore di ferdinando, tornera a claudicare. voi non credete che quando ci spezziamo e per sempre? la domanda che olga rivolge al pittore edoardo dalbono e sintesi di una irreparabilita e di una caduta che restano perenni.