Il primo album.
Il disco d'esordio di Robert Fripp, con i due Giles. Edizione rimasterizzata 2008 con 6 brani in più.Un cult.Esoteric UK.
Vonda si è fatta un nome con la colonna sonora del TV movie Ally McBeal. Ma poi è diventata una cantautrice vera e questo album, nella sua prima versione europea è considerato il suo migliore. Una via di mezzo tra rock e folk, con riferimenti sia a Joni Mitchell che alla Emmylou Harris post country. Suo marito è il produttore Mitchell Froom, che in questo disco ha lavorato di fino.
Il primo disco da solista dell'alter ego di Elton John. Ristampa rimasterizzata
Il terzo album per la Nonesuch dei Magnetic Fields rappresenta una sorta di lato b del precendente Distortion, un CD di industrilal pop. Come nel precedente non ci sono sintetizzatori ma questa volta solo chitarre, violini e strumenti a corda vari, ed il disco, al contrairo del precedente, è elegante e raffinato. Registrato a Los Angeles, a detto dello stesso Merritt, questo è il suo album più folk.
Nato in Kentucky e cresciuto ad El Paso, Baldwin è un cantante chitarrista che mischia il suono americana con ballate rock ed influenze roots e blues. Espressivo e vitale, Baldwin è una forza emergente nell'ambito della musica Usa.
La cantautrice Sara Bareilles torna alla ribalta con il suo secondo lavoro, dopo l'esordio con Little Voice, che gli è valso una notevole notorietà ed anche crtiche molto positive. Pianista ed autrice completa, ha collaborato con Ingrid Michaelson e si dice profondamente influenzata da Laura Nyro.
Al terzo disco il losangeleno Darryl Holter mostra le unghie ma anche un talento niente male. E' vero che con lui c'è Benmont Tench a dare una mano (e questo eleva il prodotto), ma poi Holter ci mette del suo con canzoni roots di grande presa come Two For Each Other, West Bank Gone, Birthday in Beertown ed una straordinaria cover di Girl From The North Country (Dylan).
Il penultimo lavoro del roots rocker di Los Angeles, 2008.
Vi piacciono i Phish e i Dead. Beh i DSB non sono certamente pari a questi due giganti della musica improvvisata, ma ci danno dentro e la loro musica è comunque piacevole, ben strutturata ed interessante. Brani medio lunghi, tra i cinque e gli otto minuti, ed una buona propensione a trovare soluzioni strumentali intriganti. Registrato dal vivo, marzo 2010.
Middle Brother:John McCauley (Deer Tick), Matthew Vasquez (Delta Spirit), Taylor Goldsmith (Dawes). Le tre voci soliste di tre delle nuove band più interessanti della scena americana, si sono messe assieme per fare un disco di musica d'autore. Un disco bello, fiero, decisamente interessante. Tra rock, canzone d'autore, ballate, l'espressione vocale e la genialità dei tre si trova a proprio agio. Alternative country folk che si mischia ad una forma di rock piena di anima.
Ristampa rimasterizzata 2011, in digipack. Booklet nuovo con foto tratte dall'archivio personale di Steve Miller.
Steve Ross è un chitarrista con le radici giuste. Arriva dal Maryland ed ha fatto una vita ad ascoltare Tom Petty, Allman Brothers e Black Crowes. La musica dei White River Junction è da birra fredda e barbecue: southern rock mischiato a robuste dosi di country e radici. Bella chitarra, ritmo e voce sicura. Ross ha le idee chiare e la sua band farà sicuramente strada.
La band capitanata da Amy Helm, figlia di Levon, torna alle radici più profonde, quelle che hanno dato origine al gruppo. Folk, blues, country, gospel, mountain music, appalachian songs. Un cocktail di tradizioni che rivive nel suono della band newyorkese, rinvigorito da sonorità attuali e da una manciata di idee innovative. Ristamopa Thirty Tigers Usa, di un album edito nel 2011.
The Refugees, cioè Cindy Bullens, Deborah Holland e Wendy Waldman.Tre cantanti femminili,una rocker e due songwriters. Un gruppo atipico che mischia rock, country, folk, blues e canzone d'autore. Pochi se la ricordano, ma Wendy Waldman, californiana, è stata una delle prime cantautrici a farsi un nome nei settanta. Cindy Bullens, già rocker, qui diventa la forza trainante, mentre Deborah Holland, ex Animal Logic, fa la sua parte. Armonie vocali e una manciata di canzoni affascinanti.
Il disco più noto del rocker Americano, 2005
Il famoso album del 1993: Jimmy Page e David Coverdale.
Ancora Dan Auerbach ( Black Keys) alla produzione. Ormai diventato produttore (quasi) affermato, Auerbach va alla ricerca di nuovi talenti. Come nel caso dei texani Hacienda, anche questa band di Nashville, con dietro le spalle già un disco di cui si è parlato molto ( We are The Champions, no niente Queen ), si sta affermando come uno dei gruppi rock più richiesti del momento.
I due dischi più famosi della canadese, in un solo CD.In Everybody Need It c'è anche Jack Bruce.
Il power trio di Athens, Georgia, esordisce per la indie New West. E la differenza si vede subito, basta ascoltare il primo brano, Staying Alive, più di otto minuti di guitar rock decisamente espressivo ( con influenze southern ). La produzione di John Agnello ( Bruce Springsteen, Drive-By Truckers, Hold Steady ) ha dato più forza al suono della band, che esce dalle pastoie di un certo rock alternativo intellettuale per porsi su un piano più classico. Da sentire.
Mini album, parte studio, parte Live, par la band stile Jayhawks.
Al secondo lavoro, il primo ( Coco Beware) risale al 2011, la band firma con la Fat Possum. I Caveman fanno del rock classico, venato di blues, ed hanno attinenze con altre band attuali come Black Keys e Band of Horses. Arrivano da Brooklyn, una delle scene più calde del rock Usa, e sono pronti per il grande salto.
Splendido concerto inedito di Jimi Hendrix con l'Experience, datato 1968. Il suono è perfetto e la performance potente, arrabbiata, viscerale, psichedelica. C'è la più selvaggia versione di Hey Joe mai ascoltata, ma anche anche Red House, più di 12 minuti e Tax Free, sono versioni da antologia. Poi è la prima volta di Hear My Train A-Comin e della già citata Tax Free Un concerto indimenticabile ed una performance strepitosa. Rimixato in modo mirabile da Eddie Kramer.
Omaggio ai Fuzztones, da parte di band psichedeliche degli anni sessanta. Brani registrati per l'occasione da: Vanilla Fudge, Dave Allan & The Arrows, Shadows of Knight, Electric Prunes, Sean Bonniwell, Vagrants, Strawberry Alarm Clock, Question Mark & The Mysterians, The Pretty Things e molti altri. Edizione molto limitata.
Terzo album per la band di Merrill Garbus.
Come molte altre band in circolazione, gli Strand of Oaks sono lo pseudonimo di un musicista, in questo caso il cantautore Tim Showalter. Ma se in passato i suoi dischi erano degli album folk, scarni e quasi privi di strumentazione, questa volta Tim, assieme ad un produttore come John Congleton ed alcuni musicisti di vaglia, ha fatto un disco elettrico. Disco interessante che mischia elementi indie con il suono dei Big Star, canzoni psichedeliche con brani rock decisi, come l'iniziale Goshen 97, con J. Mascis chitarra solista. Ne è venuto fuori un disco diverso, decisamente interessante.
L'ultimo disco di Robin Gibb, Bee Gees, edito giusto in questo giorni. Robin se ne è andato alcuni mesi fa, questo è il suo testamento sonoro. So long Robin.
Al secondo lavoro, gli italiani Sugar Ray Dogs mostrano già di avere capito cosa si deve fare. Il disco che, rispetto all'album d'esordio, ha una struttura più solida e canzoni migliori, ha dalla sua anche il contributo di musicisti del calibro di David Hidalgo ( Los Lobos ), Joel Guzman e Patricia Vonne. Ballate desertiche, qualche reminiscenza waitsiana, e una serie di canzoni bruciate dal sole, insaporite da note speziate, rese ancora più intriganti dal contributo dei suddetti musicisti.
Dan Layus è il leader degli Augustana, una band di stile Americana abbastanza nota in Usa. Il disco solo di Layus è invece un lavoro più cantautorale con ballate elettro acustiche, sonorità scarne e parecchie idee. Un piccolo grande disco che nessuno si aspettava ma che risulterà decisamente sorprendente per chiunque voglia farsi coinvolgere dalla musica di Layus.Rispetto agli Augustana il disco di Layus è più personale, più focalizzato sulla canzone d'autore con forti riferimenti alle radici della musica Americana.
2 CD. Questo è un disco, a dire poco, curioso.Holly Bowling è una pianista della bay area. Da sempre i Grateful Dead sono il suo pane, il suo profondo amore musicale. E Holly, dopo un pò di tempo, ha messo a punto un doppio album, per solo pianoforte, dove rilegge alcune composizioni dela band di Jerry Garcia. Una rilettura simil classica a cui le canzoni de Dead si adattano alla perfezione, fornendo una nuova visuale, un modo diverso per poterle ascoltare. Brani come Terrapin Station, Franklin's Tower, Bird Song, Dark Star, Unbroken Chain sembrano costruite appostitamente per essere suonate in questo modo. Affascinante.
Nuovo album, 2018.
Nuovo album per Levi Parham, registrato negli studi di Muscle Sholas, con una band di musicisti originri di Tulsa, Oklahoma, ma anche del south. Infatti partecipano al disco musicisti quali Paul Benjaman, Lauren Barth, John Fullbright, Jesse Aycock, Dylan Golden Aycock, Aaron Boehler, Dustin Pittsley, Michael Staub, e Lauren Farrah. Il disco mischia soulful guitar riffs con grooves sudisti, chi si ispirano alle musiche di Derek And The Dominos, The Band, The Rolling Stones, The Allman Bros.
Lump è una nuova band che nasce dalla collaborazione tra Laura Marling e Mike Lindsay (membro fondatore dei Tunng). Un incontro decisamente interessante e fuori da ogni schema preordinato. La Marling, cantautrice personalissima, e Lindsay, leader del band folktronica Tunng, mischiano suoni ed idee, dando luogo a qualche cosa di decisamente inatteso quanto assolutamente innovativo.
Progetto in collaborazione tra Bon Iver ed Aaron Dessner ( The National ), Big Red Machine è una cocente delusione. Si tratta di un disco di musica elettronica che coniuga, in modo diretto, sonorità astratte e musica d'autore. Il risultato è più simile alla musica che si può sentire durante un cocktail party o una sfilata di modo, ma ha ben poco a che vedere con la musica rock, quella vera.
Tra folk rock e risvolti psichedelici. Una nuova band che arriva da Nashville, ma che non ha nulla di country. Anzi. Liz Cooper ha una bella voce, e la band suona tosto ed elettrico.Grant Pettyman e Ryan Usher, cioè The Stampede, sono la base perfetta per il folk rock che diventa pura psichedelia di Liz Cooper, con laceranti risoluzioni strumentali.
Matthew Houck, in arte Phosphorescent, è fermo da cinque anni. Un periodo invece che lo ha visto molto impegnato: si è innamorato, ha costruito una sua famiglia, si è spostato da New York a Nashville ed ha costruito uno studio di registrazione, da capo a piedi. Phosphorescent non è un musicista country, ma la sua musica rimane fortemente influenzata da quello stile al punto che, qualche anno fa, aveva persino dedicato un disco a Willie Nelson. Arrangiamenti puliti, una manciata di canzoni di buon valore e Phosphorescent è di nuovo tra noi.
Band che arriva dal Tennessee, classico southern rock tra Lynyrd Skynyrd e Black Crowes. Chitarre in evidenza per una serie di canzoni solide. canzoni che ripondono a titoli come See Me Electric, Celebrate, What If, Baggage Claim e Wait For You.
Mini album d'esordio ( 5 canzoni ) per un interessante cantautore rock. McGuinn, nessuna parentela con Roger, ama Tom Petty ed il primo John Mellencamp. Reperibilità difficoltosa.
Il nuovo album del musicista canadese, il decimo che pubblica a suo nome. Sulle orme di Neil Young ed Emmylou Harris.
Cantautore irlandese che gode di buona popolarità anche nella nostra penisola, Hansard è un musicista capace di attrarre un pubblico multiforme. Ha fatto coppia con la cantante Marleta Inglova negli Swell Seasons, è stato il leader dei Frames ed ora è un solista acclamato che mischia celtric rock, folk e musicalità irlandese unita al lirismo di Van Morrison. Non è uno qualunque Hansard, sa fare musica, è carismatico ed è dotato di un'ottima voce. This Wild Willing, il suo nuovo lavoro, lo rappresenta al meglio delle sue possiblità.
Se Cormac McCarthy suonasse la chitarra, questo disco lo avrebbe fatto lui. Così scrive certa critica Aericana di questo album dfi Jeffrey Halford and The Healers. Un disco di vibrante americana sound, venato di funky e suonato in modo elettrico e diretto, con brani come Ballad of Ambrose and Cyrus, West Towards South e Sea of Cortez, in grado di lasciare un segno profondo.Un disco ricco ed autentico, in cui la rilettura di sonorità classiche è fatta in modo deciso e vissuto.
E' lo stesso autore a dire che questo è il suo disco più onesto, quello in cui si apre completamente a sè stesso, nei confronti del suo pubblico. La presenza dell'amico Ben Tanner, la maggiore esperienza che deriva dall'avere suonato in lungo ed in largo negli Usa, ed il suono country soul, con forti venature sudiste, rendono questo nuovo lavoro di Dylan Le Blanc decisamente interessante.
Realizzato nel corso delle medesime sessions che hanno dato luogo ad High Water I, questo è il nuovo album della band nata dalla separazione dei fratelli Robinson e quindi dalla fine dei Black Crowes. Rispetto al disco precedente, High Water II ha un suono ancora più elettrico, più sudista, con veementi citazioni rock blues ed una carica sonora, chitarristica, intensa e decisa. I due High Water sono la continuazione uno dell'altro ed i Magpie Salute si divertono a giocare con le loro virtu strumentali. In Here, di marca Rolling Stoniana, Turn it Around, con chitarre distorte, You and I, folk blues dal tessuto quasi acustico e Where Is The Place, dalla bluesata atmosfera notturna, sono le cose più riuscite di un disco decisamente soddisfacente.
I There Will Be Blood sono una band italiana che, ormai sono al quarto disco, hanno saputo superare i confini della provincia di Varese per spingersi nel resto d'Italia ed anche in Europa. Stanno rinnovando il rock, a modo loro, con forza e vigore e con la faccia tosta di chi non vuole essere paragonato a nessuno, perchè fa la musica che preferisce fare. Solidi e aggressivi, diretti e pulsanti, i tre ragazzi hanno costruito un disco tutto da godere.
Quinto album per Fiona Apple, il primo da The Idler Wheel...., pubblicato nel 2012. Al contrario Fetch The Bolt Cutters è un disco innovativo, in parte anche sperimentale, cle la Apple ha registrato a casa sua, a Venice Beach, usando una strumentazione scarna unita ad una solida base di percussioni. Un disco diverso, sicuramente, in cui la Apple mischia la canzone d'autore con innovazioni strumentali, dando al suo suono una base decisamente diversa.Non un disco facile, è vero, sopratutto un disco da ascoltare, da approfondire lentamente, per farlo diventare una cosa propria. Complimeti Madame Apple. Non è un caso che Fiona Apple sia tra i pochi ospiti del nuovo, splendido, disco di Dylan.
Joan Osborne, dopo sei anni, torna a fare un disco con canzoni sue. Un disco attuale, con brani legati agli avvenimenti del momento, come What's That You Say, che prende in esame il problema dell'immigrazione. La Osborne, dotata di un 'ottima voce, è una interprete vera e la sua serietà, come artista, viene confermata anche dalla sua presa posizione nei confronti dei fatti attuali. Canzoni come Take It Any Way I Can Get It, Hands Off, Never Get Tired ( Of Loving You), Boy Dontch Know, Panama, confermano il suo impegno.
Israel Nash, già Gripka, si sta imponendo come cantautore, dopo una gavetta abbastanza lunga.Già Barn Doors and Concrete Floors aveva detto che Isarel era in grado di fare grande musica anche se gli mancava la continuità. Topaz invece rappresenta la quadratura del cerchio, per un linguaggio musiciale ( che Nash definisce hippie spiritual) dove la dimensione musicale diventa definitiva, anche se a contatto con cose eteree come i pellegrinaggi dell'anima.Disco di canzonbi, tra rock e radici, solido e diretto, ci dà finalmente un saggio definitivo sul valore di Israel Nash.
McNally Waters è un nuovo progetto discografico del leggendario singer songwriter Larry John McNally (Rod Stewart, Bonnie Raitt, Joe Cocker, Chaka Khan, The Eagles) assieme ad Harry Waters ( pianista per Roger Waters, Marianne Faithfull, Ozric Tentacles, Ween, Tom Jones). Hanno debuttato nel 2018 con un disco di classico suono Americana ed ora, con questo secondo lavoro, mischiano sonorità alla Little Feat e The Band, con la musica di New Orleans, secondo Dr, John e Professor Longhair. Un disco intrigante che unsce antico e moderno in modo molto personale.
Band scozzese, che ha debuttato lo scorso album con il disco, in studio, Against The Wall. Disco che ha avuto, in Scozia, un incredibile successo. Live in Glasgow, secondo disco della band, ci consegna un concerto splendido, che ha avuto, anche in questo caso, grande successo, dove la band ha dato il meglio di sè, eseguendo parte del disco precedente e parte branii inediti. Un live altamente spettacolare che ci consegna una piccola grande band, destinata ad avere un luminoso futuro.
il nuovo album, 2022.
The Return, album edito nel 2001, da tempo fuori catalogo.
Il nuovo album, 2024.
2CD. Doppia antologia con 34 canzoni incise tra il 1950 e il 1963 di quello che viene considerato il padre dell'attuale musica country.



