In bilico tra soul e blues, Gaines ha sempre mirato al sodo. Questo album è votato al blues, come quello del suo collega ed amico Rolscoe Shelton ( Save Me ).
Secondo album solista per uno dei membri della Blues Band. Con Dennis Greaves e Mark Feltham dei Nine Below Zero in session. English blues at his best. Ci sono anche Micky Moody, Paul Jones,Rob Townsend, Dave Kelly (in pratica c'è anche la Blues Band) ed altri.
Antologia sulla carriera per il bluesman canadese. Con The Sidemen e Colin Linden and Rhythm and Truth Brass Band.
Il nuovo, atteso, lavoro del chitarrista blues rock non delude le attese. Suoni robusti, deviaziani elettroacustiche, atmosfere hard e bluesy. Bonamassa ha scelto la via più semplice, fornendo musica onesta e potente, senza andare troppo per il sottile.
Tutte le registrazioni King originali, 25 canzoni.
Un classico di John Lee Hooker. Il meglio delle sue registrazioni per la Vee Jay con classici come Boogie Chillun, Dimples, I'm In The Mood, Maudie, Hobo Blues, Crawlin' King Snake etc.
Figlio di Elmore James il grande, Jr ha un certo talento. Suona la chitarra in modo secco, quasi come papà, e si fa accompagnare da un manipolo di musicisti d'esperienza. Cadillac Zack, Oakland Red, Rick Reed, Jeff Turmes, Ron Dziubla, Steve Magalian etc.
Omonimo del folksinger Usa, David Wlcox è un chitarrista rock-blues canadese, con già alcuni CD al suo attivo. Blues classico, senza fronzoli, con un tocco personale e qualche svisata country rock.
Tra folk rock e blues, con il fantasma di Dylan alle spalle. Dal profondo Sud, un musicista decisamente promettente.
Fratello di Lee Roy Parnell, Rob Roy è un texano che fa del sano blues. Texas Roadhouse Blues. Disco verace, elettrico, ben suonato. Con musicisti come Stephen Bruton, Lynn Williams, Kevin McKendree, Jonell Mosser ed altri in session.
Nuovo atteso lavoro del grande chitarrista blues, uno dei pochi rimasti tra gli originali. Con Eric Clapton, Willie Mitchell, Susan Tedeschi, Derek Trucks, Robert Randolph, Memphis Horns ospiti nel disco. Skin Deep riporta Guy al blues, un blues elettrico, potente e scenico, che riconferma il nostro a livelli molto alti. Classico e moderno, elettrico e pulsante, Guy non delude.

Il nuovo album della band di Payne /Edmondson. Con ospiti come Mitch Kashmar, Jeff Turnes, Gail Deadrick, Bill Singletary e Nick Otis. Un duo dinamico, quello del cantante Payne e del chitarrista Edmondson, che vira in maniera elettrica le proprie influenze ed mischia ad arte soul e blues.
Leon Chavis è il nuovo re dello zydeco. Hot and spicy: ritmo, fisarmonica e sounds of the south.
Riprendendo il suono Americano, filtrato con il British Blues, e con una voce che sta tra blues e soul, il chitarrista inglese Alex Haynes presenta il suo terzo lavoro, Howl. In questo album in bilico tra blues, rock n’ roll, R&B sino al British Blues degli anni 60’, Haynes non perde di vista il suo progetto originario, cioè quello di rivitalizzare il blues elettrico e chitarristico di matrice anglosassone. Prodotto da Haynes stesso con Alex John, il disco conta ospiti come Andy J. Forest all’armonica, lo storico pianista Rich Coulson, l’organista Ernesto Ghezzi, ed una sezzione ritmica poderosa.
Primo disco, da 24 anni a questa parte, per il chitarrista degli Heartbreakers ( quelli di Johnny Thunders ). Walter Lure è però a capo di una band rock blues, che sta mietendo consensi a non finire sulla scena di New York. Suono deciso, chitarre in gran spolvero, una paio di brani degli Heartbreakers ripresi con gusto (London Boys e Take A Chance on Me ), altri classici minori riletti in modo appassionato (Damn Your Soul, Wham Bam Boo) e tanto feeling. Walter Lure & The Waldos riprendono un suono che ora non esiste sulle scene, ma lo fanno con passione e grande mestiere
Tom McGuinness, già membro originale dei Manfred Mann, di McGuinness Flint e della Blues Band, ha anche una carriera come solista, in cui ha inciso diversi dischi. Dischi di blues, di cui Tom è un maestro. Questro nuovo lavoro segue di un anno Playing For Time e contiene tre canzoni scritte a quattro mani con Graham Lyle ( Gallagher & Lyle).
Il meglio di Buddy Guy. Antologia con il meglio della sua carriera: 17 canzoni. Ci sono brani Live, con Junior Wells ed altre chicche. Rimasterizzato
Il disco finale del leggendario sassofonista blues/jazz/R&B, registrato all'inizio di quest'anno, solo qualche mese prima della sua scomparsa, il 16 Settembre scorso. Si tratta del primo disco di blues di McNeely e contiene delle riflessioni sulla sua vita. I primi anni a Watts (Way Back In The Old Days), i suoi amori (You Never Miss The Water, Once I Had A Woman), la sua carriera (I'm Still Here e Still Got A Long Way To Go). Musicista formidabile, McNeely era anche un sassofonista di grande forza e questo disco lo dimostra appieno, coniugando alla perfezione il suono che lo ha reso celebre.
Il Bostoniano Watermelon Slim, veterano di mille battaglie, ha fatto le cose in grande su questo disco. Ci sono brani suoi ma anche delle cover molto interessanti, tratte dai repertori di Allen Toussaint, Muddy Waters, John Mayall,Rory Gallgaher, Howlin Wolf e Shuggie Otis. E, in studio con lui, troviamo Bob Margolin, Albert Castiglia, Joe Louis Walker, John Nemeth e Sherman Holmes, tra gli altri. Un disco di classico blues, molto old school, come si usa dire adesso. Ma Watermelon Slim ha un suo stile e le canzoni vengono tracciate sulla sua personalità.
Willie Buck è una delle poche figure del periodo d'oro del Chicago Blues, ancora in azione. Supportato Billy Flynn, Johnny Iguana, Bob Stroger, Mervyn Hinds, Willie Buck ci dà un saggio del suo suono più classico: infatti regala momenti di puro blues, sulla scia di Muddy Waters ed di altri grandi del suono di Chicago. Il disco è edito dalla Delmark, l'etichetta regina in ambito Chicago Blues.
Originaria di Belgrado, Katarina Pejak è venuta in Usa, in Texas, ed ha cominciato a suonare nei locali di Austin e dintorni. Chitarrista interessante, bella presenza, la Pejak ha subito trovato un contratto con la Ruf, etichetta specializzata in chitarriste blues al femminile. Road That Cross è il suo biglietto da visita.
David Dondero, folk - bluesman originario di Duluth, Minnesota, è considerato, secondo certa stampa americana, uno dei migliori songwriters viventi, alla stregua di Bob Dylan, Tom Waits e Paul McCartney. Non è assolutamente conosciuto, al di fuori dei confini Americani, anche se The Filter Bubble Blues è il suo decimo disco !
E' quello che ho ascoltato, con questo titolo Robert Cray presenta il suo nuovo album in cui, oltre a quattro canzoni scritte per l'occasione, ci sono una serie di covers di brani che hanno accompagnato la giovinezza di Robert. Infatti il nostro rilegge brani noti e non, di Bobby Blue Bland, Curtis Mayfield, Don Gardner, Ray Parker Jr, Sensational Nightingales ed altri. La classe è sempre la stessa e la produzione di Steve Jordan, con Cray già da diversi anni, non fa altro che migliorare il suono, dare più profondità e pulizia al tutto. Jordan si prende in carico il modello Sam Cooke e crea un album decisamente piacevole da ascoltare.
2 CD. Le famose sessions del 1956 che Joe Turner ha registrato per la Atlantic a New York.Nesuhi Ertegun ha messo sotto contratto Joe Turner nel 1951 e, nel marzo del 1956, la storia è stata scritta. Boss Of The Blues, il disco inciso a New York, è stato uno dei primi concept album di blues.La Atlantic aveva messo sotto contratto alcuni musicisti dell'orchestra di Count Basie, per trovare il suono migliore. Con l'aiuto di musicisti di prim'ordine, l'Atlantic ha prodotto uno dei più bei dischi di blues e jazz di sempre, con Joe Turner al meglio della sua espressione vocale. Questo doppio CD raccoglie le sesisons complete, 32 canzoni.
