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il genio di newton ha quasi fatto dimenticare i contributi, spesso molto importanti, di altri fisici matematici suoi contemporanei. in questo libro arnold ricostruisce in maniera inedita le origini della teoria della gravitazione universale e della dimostrazione dell`ellitticita` delle orbite dei pianeti, mettendo in luce il ruolo svolto da barrow, huyghens e hooke e chiarendo perche` esso sia stato riconosciuto solo negli anni `80 attraverso le teorie contemporanee delle singolarita` dei fronti d`onda e delle relazioni che sussistono fra i gruppi di riflessione di coxeter, il moderno calcolo delle variazioni e la teoria delle simmetrie dei quasicristalli.

il dibattito attuale sui rapporti fra stati uniti e medio oriente si svolge nella convinzione generale della totale assenza di tradizioni democratiche nel mondo islamico. una convinzione che azzera un secolo di storia, in cui molti pensatori e intellettuali arabi, turchi e israeliani hanno manifestato un forte orientamento liberale e durante il quale la regione conobbe anche vari esperimenti costituzionali. una vera e propria rimozione della storia che e` messa a confronto con l`azione di francia e gran bretagna tra le due guerre nei paesi soggetti alla lega delle nazioni. li libro colloca la resurrezione dell`impero americano in continuita` con l`esperienza disastrosa delle potenze coloniali europee che hanno occupato il medio oriente.

dalla biologia molecolare alle scienze cognitive, negli ultimi decenni ha preso forma un nuovo campo di ricerche: quello delle tecnoscienze umane, in cui alla tecnica e` affidato il compito di riprodurre artificialmente le facolta` specifiche dell`uomo come il linguaggio, l`intelligenza o la prassi. l`esplorazione di questo nuovo territorio di ricerca e` il filo conduttore di questo studio, che mostra come la tecnicizzazione della vita abbia travalicato la sfera della produzione e delle merci per investire direttamente le facolta` basilari dell`uomo. eppure, in questo esperimento che la tecnica ha avviato su noi stessi, emerge la radice piu` nascosta dell`umano: la base che congiunge la possibilita` della ragione con l`animalita` di un vivente tra gli altri.

fra il 1785 e il 1786, lazzaro spallanzani, professore di storia naturale a pavia, compi` un viaggio scientifico nei territori dell`impero ottomano. con distacco scientifico annoto` l`amalgama di splendore e fatiscenza della citta`, gli usi e i costumi delle popolazioni, fece indagini di geologia, biologia marina, ornitologia, mineralogia e partecipo` alla vita culturale che ruotava attorno alle ambasciate occidentali. al ritorno fu accolto dall`accusa di aver rubato degli esemplari naturalistici dal museo della sua citta`. un complotto motivato da invidie, rivalita` accademiche, ma anche da forti contrapposizioni ideologiche. caduta ogni accusa, la vicenda si concluse con la vendetta dello scienziato ai danni del suo principale accusatore, giovanni antonio scopoli.

si tratta di un testo ritrovato e pubblicato, con un`introduzione e un`attenta cura editoriale, da gregory bateson negli anni sessanta del novecento. il protagonista, john perceval, e` figlio di spencer perceval, ministro di giorgio iii d`inghilterra (il "re pazzo"), che aveva avuto una parte nelle decisioni riguardo alla follia del re e alla sua cura, e nel 1912 fu assassinato da un folle nella camera dei cammei. per un curioso destino, anche il figlio john, giovane ufficiale, diede segni di follia (allucinazioni religiose) e venne curato nelle migliori case di cura dell`epoca. guarito, racconto` la sua esperienza in questo memoriale.

depressione, panico, ansia, fatica cronica: si tratta di malattie in diffusione epidemica, o piuttosto dell`epidemia di determinate diagnosi e prescrizioni? di un fenomeno davvero inedito, o di nuovi nomi dati a sofferenze antiche? l`approccio etnopsichiatrico rende oggi finalmente possibile un esame a tutto campo (storico e geografico) della questione. coppo percorre le tappe cruciali della depressione in occidente, dalla figurazione della malinconia nella grecia antica alla costruzione della moderna nosografia, indugiando su momenti e connessioni interessanti, come la casuale scoperta dei primi farmaci antidepressivi e il loro ruolo nella definizione psichiatrica del disturbo.

in che modo il cervello materiale crea i pensieri non-materiali e in che modo i pensieri non-materiali influenzano i comportamenti volontari degli esseri umani? azzone sostiene la tesi che la parte della mente umana adibita all`esercizio del libero arbitrio si comporti come un sistema caotico-intenzionale e che le manifestazioni dei comportamenti volontari siano dovute a percorsi neuronali preferenziali formatisi durante le precedenti esperienze. nel volume si pone l`accento sulla capacita` creatrice della mente umana finendo con il sostenere che, contrariamente a quello che si crede, cio` che e` indicato come mondo reale e` dovuto in prevalenza alla natura creatrice delle conoscenze generate dalla mente umana.

il libro presenta una valutazione approfondita, ma del tutto alla portata del lettore non medico, dei dati scientifici pubblicati sull`argomento. ne emerge questo messaggio: la scienza non produce certezze, ne` offre regole universali. le conoscenze specifiche sono come un puzzle che non si potra` mai completare, in cui ogni pezzo aiuta a capire qualche particolare del quadro, ma puo` anche modificare le ipotesi precedentemente formulate.

la fiaba della bella addormentata adombra la storia di una ragazza che cresce fino a diventare donna. contrapporsi ai genitori, uscire dalla condizione di dipendenza infantile per assumere la propria identita` di adulta, avviare relazioni soddisfacenti con l`altro sesso, sono i compiti che ogni adolescente si trova a dover affrontare. la "bella addormentata" e` una ragazza che, sul piano affettivo non riesce a trovare se stessa, indipendentemente dalle sue realizzazioni nello studio o nel lavoro. il libro presenta le storie di molte ragazze e, di capitolo in capitolo, "esercizi" e questionari aiutano la giovane lettrice a comprendersi meglio, a essere piu` matura e consapevole e anche piu` felice.

questo libro, in cui tommaso d`aquino fornisce la sua risposta, in forma dialogica, al problema del male, e` frutto dell`insegnamento universitario dell`aquinate all`ateneo di parigi tra il 1252 e il 1258. come e` possibile che dio permetta l`esistenza del male e che ruolo gioca in esso la liberta` dell`uomo? era forse preferibile non essere liberi, ma lontani dal male? il male e` un problema teorico e pratico ineludibile e sempre di attualita`, poiche` tutta la storia umana puo` essere letta nella prospettiva della lotta contro di esso. la ricerca di tommaso mira a capire che cosa sia il male e a dischiudere ipotesi di liberazione da esso, senza trascurare il tema della liberta` che chiama in causa la responsabilita` dell`uomo.

il genio vario, poliedrico, multiforme e rinascimentale di leonardo non aveva costruito un quadro ordinato e gerarchico di ambiti disciplinari in cui ordinare le sue riflessioni: arte, curiosita`, studi scientifici e nozioni tecniche, che pure sono tutte cose che si trovano negli scritti, nelle note e nei disegni vinciani. leonardo aveva una visione organica della natura e una concezione dinamica degli interessi dell`uomo e dell`artista, per cui nelle sue note troviamo la riflessione critica mescolata alla curiosita` e all`osservazione scientifica.

pubblicato per la prima volta nel 1914, "nebbia" e` senz`altro il capolavoro del grande scrittore e filosofo basco, un libro nel quale e` felicemente condensata la sua visione del mondo e del legame che unisce realta` e immaginazione. nel narrare la storia di augusto perez, un giovane ricco e svagato che si innamora della bella e povera eugenia, a sua volta innamorata di maurizio, unamuno genera un congegno narrativo che mette in torsione le canoniche categorie del romanzo. ne discende un esempio di romanzo sul romanzo, un gioco di specchi all`interno del quale autore personaggi e lettore si confondono in una narrazione che e` fatta con la materia dei sogni.

l`interpretazione giuridica, cioe` l`attivita` volta a cogliere il significato delle disposizioni del diritto, costituisce "il problema eterno del diritto". le leggi devono essere applicate, e le controversie risolte: il momento dell`interpretazione e` dunque ineliminabile. accanto ad interpretazioni "giuste", vengono date interpretazioni che sono frutto di interessi particolaristici e, dunque, relativistiche. come si pongono il diritto e l`interpretazione giuridica ripetto alle concezioni antagoniste del bene che si contendono lo spazio nelle societa` pluraliste contemporanee? per rosenfeld la chiave di volta e` costituita dal "pluralismo comprensivo" che "riconcilia il se` con l`altro".

l`arte dei giardini come specchio delle concezioni artistiche di un`epoca e di un paese, e i suoi rapporti con le opere letterarie. dal medioevo all`ottocento, l`arte di creare parchi si e` espressa con linguaggi sempre diversi, che sono stati lo specchio di concezioni estetiche, filosofiche e politiche in perenne mutamento. lichacev dimostra come i giardini vanno sempre riportati a precise correnti artistiche, e come attraverso di essi prenda forma il legame tra due fondamentali settori dell`estetica, quello della visione e quello della parola e della musica, che convergono nel determinare lo stile e lo spirito delle varie epoche.

le meraviglie di una civilta` dimenticata riemergono da una serie di nuovi scavi, e si mostrano scintillanti davanti ai nostri occhi increduli. in pagine riccamente illustrate, avvolte dal fascino misterioso dell`era che riportano alla luce, paolo matthiae ci guida, trasmettendoci tutta l`emozione della scoperta fatta sul campo, attraverso le stupefacenti rovine di un tempo perduto e ora ritrovato. la siria e` comparsa tardi da protagonista nel grande scenario dell`archeologia orientale, dominato prima dall`egitto e poi, dall`ottocento, dalla mesopotamia; e solo negli ultimi decenni di quel secolo di straordinarie esplorazioni ebbero inizio gli scavi nell`area siriana. nel novecento si sono poi susseguite clamorose scoperte che ci hanno restituito un`inedita immagine del territorio siriano nell`antichita`: nel 1929 a ugarit sulla costa del mediterraneo, nel 1933 a mari sul medio eufrate e nel 1964 a ebla nella siria interna. gli egizi, creatori della piu` antica, complessa, durevole e splendida civilta` tra quelle affacciate sul mediterraneo, consideravano la siria negativamente singolare per la mutevole situazione climatica, per la costante frammentazione politica, per la bizzarria dei grandi fiumi, eufrate e tigri, che avevano un corso, a differenza del nilo, da nord a sud, e utile solo per rifugiarvisi, come accadde a sinuhe, o per crearvi un impero, come fecero i thutmosidi. ma la siria, proprio per la sua conformazione geografica, e` stata protagonista nel iii millennio a.c. della seconda urbanizzazione della storia dell`umanita` a scala planetaria, indipendente dalla presenza di una valle alluvionale. la siria dell`eta` del bronzo ha reso piena verita` al detto che "citta`" e` sinonimo di "civilta`" e ha fatto si` che la citta` divenisse un modello universale di illimitata versatilita` nella storia della terra.

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