





la guerra dei contadini del 1525 e il lavoro politico e teologico del suo massimo ispiratore, il mistico rivoluzionario thomas munzer, costituiscono il grande scenario in cui ernst bloch affronta un nodo centrale della sua filosofia: il rapporto religione-rivoluzione. il libro di bloch analizza i concetti di misticismo, di chiliasmo o millenarismo, la funzione delle sette ereticali nel corpo sociale, la forma teologica della predica di munzer nella sua "volonta` spirituale di rivoluzione" che congiunge il piano dell`azione politica al rovesciamento di quei valori terreni che puntavano al consolidamento della religione di lutero con il nuovo ordine dello stato dei principi. munzer diventa espressione di una figura simbolica essenziale della storia: la ribellione dell`uomo all`autorita`."il thomas munzer di bloch," si legge nell`introduzione, "eredita la giustizia apocalittica delle profezie e il cammino storico dell`uomo nel suo processo di emancipazione sociale; e` storia ed e` il sogno piu` antico, e` volonta` impaziente e ribelle di stabilire il paradiso: il comunismo diventa per il cristiano un dovere morale, e` diritto naturale assoluto, e` la giustizia sociale che il cristiano deve saper affermare sulla terra."

un viaggio-pellegrinaggio in un`america che non esiste piu`, o che forse non e` mai esistita, seguendo le tracce di un avo emigrato negli stati uniti nei primi anni del novecento. fra sogni, suggestioni letterarie e folkloriche, questo e` il filo narrativo del libro di cecchinel, poeta questa volta in lingua, a parte brevi escursioni nel dialetto trevigiano e l`emergere, frequente invece, di un inglese di emigrazione, che necessariamente si confronta con gli echi pascoliani di "italy".

deven, un modesto e pavido maestro di hindi cha ha dovuto abbandonare le lusinghe di delhi per guadagnarsi una magra esistenza in una desolata cittadina di provincia, ha un`unica consolazione nella vita: la poesia. luce segreta delle sue mediocri giornate e` infatti l`amore per la grande tradizione poetica "urdu", nata nelle sfavillanti corti islamiche dell`india settentrionale e, a dire il vero, ormai un po` appannata dai rivolgimenti della storia. un giorno, finalmente, proprio la poesia "urdu" sembra offrire a deven un`inattesa possibilita` di riscatto, quando per caso si ritrova insignito del glorioso incarico di intervistare addirittura il massimo vate di delhi, l`anziano nur.







l`agricoltura sinergica e` una forma di coltivazione naturale che mira a ristabilire, anche nel campo coltivato, l`equilibrio e la i sinergia tra il suolo, le piante, la fauna, la microfauna, e perfino gli individui che vi intervengono. in questo libro marina ferrara ci introduce alla realizzazione e cura di un orto secondo questa metodologia. i lettori (coltivatori urbani impegnati in pratiche di orti familiari, collettivi, sociali, ortoterapia e agricoltura didattica) vengono condotti in un percorso di ritorno alla terra su piu` livelli: nella prima parte del libro la buona pratica dell`orto viene inserita in una proposta piu` ampia di riscoperta del valore della biodiversita`, della decrescita, dell`esercizio collettivo e del consumo critico. nella seconda parte, invece, troviamo tutte le indicazioni utili per l`allestimento e la cura di un orto sinergico: dalla costruzione dei bancali rialzati alla realizzazione dell`impianto di irrigazione a goccia, dalla pacciamatura alle consociazioni.





Hong Kong 2000. 94 minuti. Con Tony Leung, Chiu Wai, Maggie Cheung, Man Yuk.