


La prima volta fu nel 1984. L’ultima deve ancora venire, perché il Neverending Tour del premio Nobel Bob Dylan non accenna a rallentare e include sempre più spesso l’Italia nel suo infinito percorso giramondo, come dimostrano i 9 concerti del 2018. Bob Dylan in Italia è il libro che mancava, perché mai prima si era tentato di storicizzare – con parole, date e immagini – i tanti, indimenticabili passaggi del Bardo di Duluth nel nostro Paese. Non si tratta però tanto di elenchi e schede, ma piuttosto di un lungo racconto, in cui la descrizione dei singoli eventi è arricchita da aneddoti e curiosità, dalle reazioni del pubblico e dai commenti della critica specializzata, oltre che dall’opinione degli autori, i quali hanno assistito personalmente alla maggior parte dei concerti presi in esame nel libro.


Dopo il disco di blues dello scorso anno, i Little Feat hanno ripreso slancio e tornano con un album che celebra la storia straordinaria della band riaffermando la loro capacità di toccare le giuste corde nel moderno panorama musicale. Guidati dalle tastiere di Bill Payne e dalla chitarra di Fred Tackett, i Little Feat mettono insieme un disco all'altezza della loro fama fluttuando musicalmente tra i suoni di New Orleans, quelli della California e quelli di Nashville. Ci sono canzoni scritte insieme a Robert Hunter dei Grateful Dead, Charlie Starr dei Blackberry Smoke e Vince Herman dei Leftover Salmon e le Larkin Poe sono ospiti in un brano.