In bilico tra soul e blues, Gaines ha sempre mirato al sodo. Questo album è votato al blues, come quello del suo collega ed amico Rolscoe Shelton ( Save Me ).
Un classico di John Lee Hooker. Il meglio delle sue registrazioni per la Vee Jay con classici come Boogie Chillun, Dimples, I'm In The Mood, Maudie, Hobo Blues, Crawlin' King Snake etc.
Figlio di Elmore James il grande, Jr ha un certo talento. Suona la chitarra in modo secco, quasi come papà, e si fa accompagnare da un manipolo di musicisti d'esperienza. Cadillac Zack, Oakland Red, Rick Reed, Jeff Turmes, Ron Dziubla, Steve Magalian etc.
Omonimo del folksinger Usa, David Wlcox è un chitarrista rock-blues canadese, con già alcuni CD al suo attivo. Blues classico, senza fronzoli, con un tocco personale e qualche svisata country rock.
Nuovo atteso lavoro del grande chitarrista blues, uno dei pochi rimasti tra gli originali. Con Eric Clapton, Willie Mitchell, Susan Tedeschi, Derek Trucks, Robert Randolph, Memphis Horns ospiti nel disco. Skin Deep riporta Guy al blues, un blues elettrico, potente e scenico, che riconferma il nostro a livelli molto alti. Classico e moderno, elettrico e pulsante, Guy non delude.

Il nuovo album della band di Payne /Edmondson. Con ospiti come Mitch Kashmar, Jeff Turnes, Gail Deadrick, Bill Singletary e Nick Otis. Un duo dinamico, quello del cantante Payne e del chitarrista Edmondson, che vira in maniera elettrica le proprie influenze ed mischia ad arte soul e blues.
Primo disco, da 24 anni a questa parte, per il chitarrista degli Heartbreakers ( quelli di Johnny Thunders ). Walter Lure è però a capo di una band rock blues, che sta mietendo consensi a non finire sulla scena di New York. Suono deciso, chitarre in gran spolvero, una paio di brani degli Heartbreakers ripresi con gusto (London Boys e Take A Chance on Me ), altri classici minori riletti in modo appassionato (Damn Your Soul, Wham Bam Boo) e tanto feeling. Walter Lure & The Waldos riprendono un suono che ora non esiste sulle scene, ma lo fanno con passione e grande mestiere
Il disco finale del leggendario sassofonista blues/jazz/R&B, registrato all'inizio di quest'anno, solo qualche mese prima della sua scomparsa, il 16 Settembre scorso. Si tratta del primo disco di blues di McNeely e contiene delle riflessioni sulla sua vita. I primi anni a Watts (Way Back In The Old Days), i suoi amori (You Never Miss The Water, Once I Had A Woman), la sua carriera (I'm Still Here e Still Got A Long Way To Go). Musicista formidabile, McNeely era anche un sassofonista di grande forza e questo disco lo dimostra appieno, coniugando alla perfezione il suono che lo ha reso celebre.
Il Bostoniano Watermelon Slim, veterano di mille battaglie, ha fatto le cose in grande su questo disco. Ci sono brani suoi ma anche delle cover molto interessanti, tratte dai repertori di Allen Toussaint, Muddy Waters, John Mayall,Rory Gallgaher, Howlin Wolf e Shuggie Otis. E, in studio con lui, troviamo Bob Margolin, Albert Castiglia, Joe Louis Walker, John Nemeth e Sherman Holmes, tra gli altri. Un disco di classico blues, molto old school, come si usa dire adesso. Ma Watermelon Slim ha un suo stile e le canzoni vengono tracciate sulla sua personalità.
Originaria di Belgrado, Katarina Pejak è venuta in Usa, in Texas, ed ha cominciato a suonare nei locali di Austin e dintorni. Chitarrista interessante, bella presenza, la Pejak ha subito trovato un contratto con la Ruf, etichetta specializzata in chitarriste blues al femminile. Road That Cross è il suo biglietto da visita.
E' quello che ho ascoltato, con questo titolo Robert Cray presenta il suo nuovo album in cui, oltre a quattro canzoni scritte per l'occasione, ci sono una serie di covers di brani che hanno accompagnato la giovinezza di Robert. Infatti il nostro rilegge brani noti e non, di Bobby Blue Bland, Curtis Mayfield, Don Gardner, Ray Parker Jr, Sensational Nightingales ed altri. La classe è sempre la stessa e la produzione di Steve Jordan, con Cray già da diversi anni, non fa altro che migliorare il suono, dare più profondità e pulizia al tutto. Jordan si prende in carico il modello Sam Cooke e crea un album decisamente piacevole da ascoltare.
