
mentre legge un discorso in memoria del padre, scomparso pochi anni prima, siri hustvedt e` vittima di uno strano attacco: il suo corpo e` scosso da un incontrollabile tremore, spasmi cosi` violenti che quasi la fanno cadere. eppure, come se fosse intrappolata in una bara di cristallo, siri continua a parlare e la sua mente rimane lucida benche` preda del panico di chi comprende di essere stato spossessato del dominio piu` intimo e peculiare: quello sul proprio corpo. a questo primo episodio ne seguiranno altri - spesso durante occasioni pubbliche, sempre in qualche modo legati al ricordo del genitore che costringeranno la hustvedt a interrogare questa "altra siri" che, come un selvaggio mr. hyde, tiene in ostaggio l`io percepito (ma quanto illusoriamente?) come piu` autentico. scoprire da dove viene, conoscerne la storia personale e culturale contro cui si staglia, provare a darle finalmente parola, significa anche riconoscere che la "donna che trema" non e` dentro di lei, ma e` lei. nasce cosi` questo libro a meta` tra le "memorie di una malata di nervi" e il saggio, tra ricordo personale e storia dei saperi (religiosi, filosofici, medici) che hanno indagato la psiche, un racconto in cui la letteratura scientifica si riverbera costantemente in quella narrativa.




Non stiamo vivendo un momento facile, sembra dire Hayes Carll in occasione del suo nuovo lavoro, What It Is. Il sesto album della sua carriera rispecchia, musicalmente parlando, quanto accadava nei dischi precedenti, sopratutto nell'ottimo Lovers & Leavers o nel positivo Trouble in Mind. Carll è un uomo positivo, percepisce il futuro con molta meno negatività di altri, ma non può fare a meno di non vedere la tragica situazione Americana, dove la gente è divisa, dove qualcuno cerca di seminare odio. What it Is, a livello di liriche, rispecchia questo stato di disagio, mentre la musica è più lineare, più texana, più positiva. Dalla canzone d'apertura, None 'ya, bella e distesa ( dedicata al suo nuovo amore, Allison Moorer), al classico honky tonk TIme Like These, all'inatteso brano Wild Pointy Finger, che richiama il suono di New Orleans, a ballate più classiche come I Will Stay, Be There e Beautiful Thing che rivelano il suo ottimismo e la sua voglia di non accettare la situazione attuale. Bella musica, ben costruita attraverso una manciata di canzoni degne di tal nome. Hayes Carll è ancora più che mai uno dei nostri.

Era da un pò che non sentivamo parlare del chitarrista blues canadese JW Jones. Questo nuovo album, che segna il suo debutto su Idla, è stato inciso con la produzione di Gordie Johnson (Big Sugar), uno specialista nel blues elettrico. Il disco vede anche la partecipazione di Jimmie Vaughan. Blues elettrico, vibrante e potente, con la chitarra di JW in grande evidenza. Tra le canzioni che appaiono nel disco, segnaliamo: Everything Now, Keeping Me Up, Take Your Time, My Luck, To Tell The Truth, It's Not Raining in L.A., Works Every Time e Good to Be True. OLtre a Jimmie Vaughan, appaiono nel disco The Texas Horns, Stanton Moore, Aaron Ster.

Tracks 13 and 14 are bonus tracks.
"Worm" wah guitar recorded at The Wally Sound.
(c)(p) 1998 WEA Records. Made in U.S.A.
Issued in a standard jewel case with clear tray and 12 page lyric booklet.