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lui e` grande e grosso, una sorta di orson welles impacciato e maldestro. lei e` minuta, graziosa, civettuola. lui e` chiuso, solitario, brusco, diffidente. lei e` espansiva, gentile, capricciosa, arrendevole. lui non ride mai. lei ride sempre. eppure, l`unione tra il capitano di lungo corso jacques stor e sua moglie lizzy non e` fondato sull`attrazione tra due opposti temperamenti: nasce invece dall`incontro di due anime irrequiete e disilluse, "che procedono in parallelo verso il nulla" in un crescendo di rancori e malintesi, scenate furibonde e riconciliazioni provvisorie, rimanendo sempre profondamente estranee l`una all`altra. cio` nonostante la loro e` la storia di un amore che vive al di la` della morte.

molti anni prima che lo facessero gli sceneggiatori dei grandi serial americani, roberto bola?o aveva usato nel suo romanzo d`esordio quella che potremmo chiamare la tecnica delle . in questo congegno narrativo - dove con una trama decisamente noir, che gira attorno al ritrovamento di un cadavere, si intersecano diverse storie d`amore - tre sono infatti le voci che si alternano: quella di un messicano in esilio, attratto dalla cupa e sfuggente caridad, che vive da clandestina in un campeggio della costa brava e va in giro con un coltello nascosto sotto la maglietta; quella del gestore del campeggio, affascinato dalla bellissima nuria, campionessa nazionale di pattinaggio; e quella di un funzionario socialista, un ciccione pateticamente innamorato della capricciosa pattinatrice, per la quale, stornando fondi pubblici, fa costruire una pista di ghiaccio dentro una grande villa fatiscente di proprieta` del comune. seminando sapientemente indizi preziosi e tracce fuorvianti, bola?o riesce a creare la rarefatta atmosfera di suspense di un thriller - anche se sa perfettamente che la legge non finisce sempre per trionfare, che non tutti gli assassini vengono arrestati e non tutti gli innamorati vivranno felici e contenti - e conduce la narrazione di questo con la consueta, ipnotica visionarieta`.

racconta il destino di esmeralda, donna conturbante che scatena passioni e desideri. molti uomini si contendono il suo amore: l`arcidiacono di notre-dame, claude frollo, uomo di chiesa e di scienza che cede alle lusinghe di eros; il capitano phoebus de chateaupers, incallito seduttore; il gobbo quasimodo, campanaro della cattedrale, anima sensibile imprigionata in un corpo deforme. ma la vera protagonista di questa storia e` parigi, e soprattutto la maestosa cattedrale di notre-dame, che domina la citta` con i suoi segreti di pietra e con l`ombra cupa delle sue torri. introduzione di carlo bo.

un lungo viaggio da venezia al garda, passando per le dolomiti, le prealpi, le colline, il mare e l`immensa piana del nord-est, terra di emigrazione, vocazione al lavoro e scandagli letterari. il soffio d`oriente, nelle architetture e nei colori delle meravigliose civilta` urbane, si sposa in questa guida con l`esperienza di un paesaggio che rimanda alla grande arte veneziana e veneta - toni, forme, atmosfere in armonica fusione - e prima ancora a una natura da vivere intensamente: zaino in spalla, sci o ciaspole ai piedi, in bicicletta, in barca. anche nei luoghi della grande guerra, che conservano memoria del legame struggente fra i territori e gli uomini che l`hanno abitato e sofferto. in questa guida: venezia; chioggia, mestre e la terraferma; verona; il garda, il baldo e le valli dei vini; vicenza; i be`rici, l`alto vicentino e il grappa; padova; i colli euganei e le citta` fortificate; rovigo, il polesine e il delta; treviso e la marca trevigiana; belluno e le dolomiti. tra le pagine: marghera, le gallerie del pasubio, il lato b di treviso, i versi di california e gli altri percorsi d`autore di francesco targhetta, poeta e scrittore trevigiano; i parchi e le oasi protette della regione, dal delta del po alle dolomiti; da venezia a verona, da pieve di cadore a padova e a rovigo, tour dell`arte rinascimentale in compagnia di tiziano; sentieri e piste ciclabili sui saliscendi dei colli euganei, dove perdersi tra canali, campi coltivati, ville e piacevoli centri urbani; percorsi escursionistici sulle dolomiti bellunesi tra integre foreste e altipiani carsici, spettacolari fioriture e una fauna d`alta quota; sulle strade del vino di una regione ad alta gradazione: il piave, i colli asolani, conegliano-valdobbiadene, la valpolicella e i colli veronesi, i colli euganei...

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