maurice merleau-ponty (1908-1961) e` stato uno dei mai`tre a` penser che con la sua riflessione critica ha segnato il panorama della filosofia del xx secolo. fondatore con jean-paul sartre della prestigiosa rivista les temps modernes, professore alla sorbona prima e al college de france poi, merleau-ponty ha sviluppato un`originale interpretazione della fenomenologia che lo ha condotto ad approfondire il rapporto tra il pensiero filosofico e la scienza, l`arte e la letteratura, il marxismo e la psicoanalisi fino al limite di una "nuova ontologia" cui stava lavorando prima della morte prematura. la sua opera sfaccettata e aperta, in dialogo continuo con gli aspetti piu` vivi della cultura contemporanea, frammentaria eppure rigorosa e coerente - richiede di essere esplorata con uno sguardo nuovo.
con una scrittura di acuminata precisione, capace di muoversi tra i registri piu` vari, yasmina reza e` abilissima nel far affiorare, appena sotto la superficie smaltata delle apparenze, solitudine e violenza, disperazione e risentimento; e riesce a condurre la danza dei personaggi di questo romanzo - mogli inquiete e mariti perplessi, amanti insoddisfatte e libertini mediocri, giovani in fuga dalla vita e vecchi abitati dalla morte - senza mai allontanarsi dalla lucidita` intransigente di chi cerca di dire senza orpelli qualcosa che e`.
sulla base delle esperienze compiute per anni dall`autore con migliaia di cittadini e associazioni, questo libro racconta come si fa a essere "custodi attivi", prendendo a cuore ciascuno il proprio "frammento" di italia, in modo che, alla fine, il paese intero si prenda cura di se` stesso. far rifiorire la vita di comunita` e diventare protagonisti di una rinascita non e` un`utopia, e` una forma di militanza civile gia` avviata con successo in tante realta` italiane. lo scopo di queste pagine e` spiegare come si possa creare una grande rete su scala nazionale che consenta lo scambio di esperienze, informazioni e competenze fra tutti coloro che, per libera scelta, desiderano prendersi cura dei beni comuni materiali e immateriali, stipulando con le istituzioni un patto per la ricostruzione del paese.
BMG 2003.
