
un libro di racconti, aneddoti, incontri frammenti della vita dell`autrice che si intrecciano alle immagini, diverse per materiali e forme, ma unite dallo stesso segno e dall`ironia che ha caratterizzato da sempre il modo di comunicare della rapaccini. di ogni oggetto rappresentato ha scritto un breve racconto, o meglio, un uso di quel mobile consigliato dall`artista, per rendere la vita meno grama. alcuni titoli: "amanti scoperti dai reciproci coniugi", "donne rapite in un carretto"," signora blu molto sola". di ciascuna opera un epigramma, una storiella, due parole che illustrano la scultura e dunque la vita alle prese con maschi prepotenti, bambine cattive, animali improponibili, sogni, sogni. il libro raccoglie anche schizzi di viaggi desertici dietro la truppa di monicelli, illustrazioni per libri per bambini e per adulti.

il viaggio raccontato da gian piero brunetta e` quello dei "navigatori delle immagini" cioe` di coloro che sono riusciti a diffondere e interpretare con strumenti e apparecchi ottici forme e rappresentazioni di mondi reali e immaginari nei secoli che hanno preceduto l`invenzione del cinema. questo rito di iniziazione popolare ha origini lontane nel tempo ma, a partire dal cinquecento, si viene diffondendo in tutta europa grazie agli spettacoli ottici che favoriscono la partecipazione a una pratica di viaggio sedentario e immaginativo i cui esiti diventano ben presto sensazionali riuscendo a fondare una cultura visiva che raccoglie genti e popolazioni diverse per credo politico e religioso, lingua, cultura e appartenenza sociale. i racconti e gli spettacoli di magia luminosa iniziano infatti a modificare mentalita` e modalita` della visione e della percezione, creando, con la proliferazione anche di "luoghi delle immagini", quella cittadinanza comune e quell`habitat senza i quali certo il cinema non avrebbe potuto svilupparsi. i venditori ambulanti di stampe popolari che partivano dal trentino o i lanternisti savoiardi, i grandi illustratori degli spettacoli di panorama e diorama o i piccoli impresari di mondo nuovo o di cosmorama ci appaiono cosi` i discendenti dei narratori omerici e gli eroi di un`epopea finora mai realmente considerata, che seppe creare un forte tessuto connettivo nella storia dell`europa moderna e stabilire un ponte tra cultura alta e popolare.

si tratta del primo reportage sul campo di prigionia di guantanamo dove sono reclusi oltre seicento uomini di quarantadue paesi, ritenuti affiliati di al qaeda catturati nella guerra al terrore. bonini, giornalista di "repubblica", ha qui ripreso i reportages pubblicati sul quotidiano integrandoli con un`ampia narrazione inedita. ne risulta un quadro contraddittorio e vivissimo, dove nulla appare scontato e tutto e` da scoprire, dal dettaglio sulla confezione del cibo alle confessioni dei carcerieri. ogni capitolo contiene un`appendice documentale spesso inedita. "guantanamo e` il non-luogo dove l`america ha imprigionato l`incubo di un nemico inafferrabile, dandogli un volto. non e` terra di redenzione, ma laboratorio di punizione senza speranza."



i greci e i romani, al di la` delle profonde differenze tra le due culture, vivevano i rapporti tra uomini in modo molto diverso da quello in cui lo viviamo noi oggi. per i greci e i romani (ovviamente, salvo eccezioni) l`omosessualita` non era mai una scelta esclusiva. amare un altro uomo non era un`opzione fuori dalla norma, che esprimeva una diversita`. era "solo" una parte integrante dell`esperienza di vita: era la manifestazione di una pulsione vuoi sentimentale vuoi sessuale che nell`arco dell`esistenza si alternava e talvolta si affiancava all`amore per una donna. questo brillante saggio, stimolante e pungente, sulla bisessualita` a roma e atene ne esplora i contorni e ne rilegge le dinamiche piu` profonde, grazie all`accurato utilizzo delle fonti piu` diverse (testi giuridici e medici, poesia, letteratura filosofica). un libro importante e al contempo di gradevolissima lettura: il rituale educativo dell`amore per gli adolescenti in grecia e lo stupro nell`antica roma vengono riletti come gli elementi cruciali, per quanto rinnegati, del mondo classico. una tesi che ancora adesso suscita scalpore.

