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"grand hotel", della austriaca vicki baum, e` stato uno dei primi best seller internazionali. pubblicato in germania nel 1929, presto tradotto in tutta europa, gia` nel 1932 era diventato quel film da oscar (con greta garbo e john barrymore) che oggi ricordiamo meglio del romanzo che ne era all`origine: con la battuta finale -"grand hotel, gente che va, gente che viene" - che volgarizzava la fine del libro: "si entra, si esce... si entra, si esce... si entra, si esce... d`altro canto, e` cosi che e` la vita". difatti e` l`ambientazione - il grand hotel, appunto, in quegli anni simbolo popolare di vita privilegiata e moderna, sogno di massa -, il principale fattore, forse, del grande successo di lettori. "gli hotel offrono opportunita` infinite asserisce la scrittrice monica ali -. ogni ospite potenzialmente ha una storia. altre storie nascono quando gli ospiti interagiscono. basta il ruotare di una porta girevole. "grand hotel", di vicki baum, dimostra questo principio alla perfezione. sei persone si fermano in un albergo e nei successivi cinque giorni le loro vite si intrecciano. il romanzo si muove tra personaggi storie e luoghi diversi e solo il "grand hotel" fa da collante a tutti questi frammenti. un movimento frenetico, che trascina il tragico passato di ciascun personaggio in un`apparente pausa del presente in cui al contrario i destini si compiono.

armin e wulf, figli del principe germanico sigmer, vengono catturati da una pattuglia di soldati romani. devono abbandonare la terra natale e il padre, per essere condotti a roma. sono principi, per quanto barbari. e saranno educati secondo i costumi dell`impero, fino a diventare comandanti degli ausiliari germanici delle legioni di augusto. impareranno una nuova lingua, adotteranno nuove abitudini, un modo diverso di pensare. diventeranno arminius e flavus, cittadini romani e giovani guerrieri stimati da tutta roma, capaci di conquistarsi la fiducia dello stesso princeps augusto. ma il richiamo del sangue e` davvero spento in loro? la fedelta` agli avi puo` portare alla decisione di tradire la terra che li ha adottati a favore di quella che li ha generati? valerio massimo manfredi racconta, unendo alla perfezione esattezza storica e respiro epico, la vicenda straordinaria di due fratelli, due guerrieri, le cui scelte hanno portato a teutoburgo, lo scontro decisivo tra romani e germani, la battaglia che ha cambiato il destino dell`impero romano e del mondo.

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