

oggi che sulla terra incombono la minaccia del cambiamento climatico, nuovi disastri ambientali e il rischio di estinzione per molte specie, si presta sempre maggiore attenzione alla questione del vivere in modo sostenibile. eppure, anche chi e` sinceramente preoccupato e dimostra zelo nella giusta direzione ha difficolta` a individuare una motivazione personale che induca a uno stile di vita ispirato ai valori "verdi". quali sono i fondamenti etici dietro le nostre scelte? dove trovare la determinazione emotiva e spirituale per affrontare le molte sfide davanti a noi? a quali fonti attingere una saggezza "verde"? in questo libro stephanie kaza descrive quella che e` secondo lei "la via dell`agire verde". partendo da alcuni semplici spunti di riflessione del pensiero buddhista - quell`etica del nuovo millennio" di cui parla il dalai lama, fondata su compassione, moderazione e accettazione della responsabilita` universale per il benessere della terra - suggerisce come si possa agire nel concreto ed efficacemente con spirito ambientalista. al lettore, buddhista o meno che sia, si offre la possibilita` di meditare sull`impatto che la vita di ognuno di noi ha sull`ambiente cosi` da impegnarsi in iniziative pratiche in difesa della natura, non come obbligo civile astratto bensi` facendo del vivere verde un percorso personale basato su un`autentica consapevolezza etica.





"se tu te ne sei scordato, egregio signore, te lo ricordo io: sono tua moglie". si apre cosi la lettera che vanda scrive al marito che se n`e` andato di casa, lasciandola in preda a una tempesta di rabbia impotente e domande che non trovano risposta. si sono sposati giovani all`inizio degli anni sessanta, per desiderio di indipendenza, ma poi attorno a loro il mondo e` cambiato, e ritrovarsi a trent`anni con una famiglia a carico e` diventato un segno di arretratezza piu` che di autonomia. percio` adesso lui se ne sta a roma, innamorato della grazia lieve di una sconosciuta con cui i giorni sono sempre gioiosi, e lei a napoli con i figli, a misurare l`estensione del silenzio e il crescere dell`estraneita`. che cosa siamo disposti a sacrificare, pur di non sentirci in trappola? e che cosa perdiamo, quando scegliamo di tornare sui nostri passi? perche` niente e` piu` radicale dell`abbandono, ma niente e` piu` tenace di quei lacci invisibili che legano le persone le une alle altre. e a volte basta un gesto minimo per far riaffiorare quello che abbiamo provato a mettere da parte. domenico starnone ci regala una storia emozionante e fortissima, il racconto di una fuga, di un ritorno, di tutti i fallimenti, quelli che ci sembrano insuperabili e quelli che ci fanno compagnia per una vita intera.

