










nel settembre del 2006, dal podio del fondo monetario internazionale, un professore di economia della new york university ammoni` i presenti su un imminente, terribile crack dell`economia mondiale, innescato dalla crisi dei mutui immobiliari americani, dall`oscillazione dei prezzi del petrolio e dalla conseguente crisi di fiducia dei consumatori. all`epoca nessuno diede peso alle sue fosche analisi, ma oggi nouriel roubini e` riconosciuto come uno degli economisti piu` autorevoli del mondo, dopo che tutte le sue previsioni si sono puntualmente avverate. in questo libro roubini svela finalmente ai lettori in che modo e` riuscito a prevedere prima di altri la crisi in arrivo, evidenzia gli errori da evitare nella fase attuale, indica i passi da compiere per uscirne in modo stabile. centrale nella sua visione e` la convinzione che i disastri economici non sono "cigni neri", eventi unici e imprevedibili, privi di cause specifiche. al contrario, i cataclismi finanziari sono vecchi quanto il capitalismo stesso e si possono prevedere e riconoscere mettendo a confronto i dati ricavabili dalle diverse realta` geografiche e dalle diverse epoche storiche. solo ricavando i giusti insegnamenti da queste esperienze, ammonisce roubini, possiamo fronteggiare l`endemica instabilita` dei sistemi finanziari, imparare a prevederne i punti di rottura, circoscrivere i pericoli di contagio globale, e soprattutto riuscire a immaginare un futuro piu` stabile per l`economia mondiale.

trascrizione di una conferenza tenuta nel 1997, quel che il signore disse ad abramo e` un saggio agile ma profondo che s`interroga, in maniera spregiudicata, sugli effetti della riproduzione delle immagini e delle parole nell`esperienza religiosa contemporanea. quando dio convoca abramo per ordinargli il sacrificio del figlio isacco, la sua consegna e` chiara: la relazione tra l`uomo e dio deve restare segreta, inaccessibile. "soprattutto niente giornalisti!", sintetizza derrida con provocatoria ironia. eppure oggi, in spregio all`obbedienza di abramo, il "ritorno del religioso" avviene proprio tramite la sua diffusione mediatica e, in particolare, di quella televisiva. a partire da questo paradosso, il filosofo francese riflette sul ruolo, decisivo ma profondamente equivoco, che i mezzi di comunicazione di massa esercitano nella diffusione e nel consolidamento della fede, in particolare del monoteismo cristiano. derrida individua infatti nell`incarnazione, che trasforma l`evento impronunciabile in una (buona) notizia, la causa teologica della capacita` mediatica del cristianesimo. piu` in generale, e smentendo l`ipotesi illuminista di un`irriducibile opposizione tra fede e sapere scientifico, le religioni del presente sembrano perfettamente predisposte per allearsi con la tecnologia.




in versi che scivolano uno sull`altro come onde, il poema dispiega lento i suoi temi, come un romanzo. parla della silenziosa preghiera dell`arte, della memoria che stinge come il colore dei dipinti. e dell`esilio, emblema di quel senso di estraneita` che alcuni si portano dentro ovunque, in ogni istante. come walcott (nobel per la letteratura 1992) e il suo conterraneo pissarro, separati da cento anni di storia, ma appartenenti entrambi a minoranze etniche e religiose, metodista il primo, sefardita il secondo. due esuli volontari, che hanno scelto i climi freddi di new york e di parigi. due artigiani dalle vocazioni parallele, devoti allo studio del paesaggio e della luce.


la poesia di fernanda romagnoli e` "poesia alta che insegue l`assoluto". fitta di ossimori, di antitesi, e` la scena di un dramma personale e anche il paradigma di una condizione di femminile insicurezza molto antica.

in un paese come il nostro nel quale, a livello di informazione diffusa, il mondo antico finisce con costantino e il medioevo inizia con carlo magno, puo` sembrare azzardato voler sollevare il lembo di quei "secoli bui" collocati nel mezzo, e presentare problematiche ed evidenza archeologica di oltre due secoli di vicende italiane. ma i dati del consumo di massa del fantasy e del genere sword and sorcery ("spada e stregoneria") la sensazione diffusa di una fase di transizione segnata dalla crisi politica e ideale: tutto cio` presuppone una sensibilita` favorevole a recepire le tematiche di una societa` precaria e in trasformazione quale quella alto-medievale; a vedere la fine dell`impero romano non come fine della civilta` tout court, ma come fine di un ordine sociale ed economico. il silenzio sull`italia longobarda sembra un fenomeno di rimozione collettiva: se nell`ottocento si rimprovero` a questo popolo di non aver avuto forza sufficiente per condurre a termine la conquista della penisola, nel nostro secolo si considero` la sua presenza come un marginale straripamento dell`onda germanica a sud delle alpi. ancor oggi una "archeologia dell`italia in eta` longobarda" e` tutta da fondare. questo volume si misura con questa complessa problematica culturale e conduce il lettore in un terreno che va oltre quello dell`antichita` classica per avvicinarlo ai metodi dell`indagine archeologica: dai manufatti alle attivita` umane, dai quesiti storici alla verifica sul terreno.


le carte regionali 1:200.000 comprendono la rete viaria dettagliata con le caratteristiche di ogni strada. ricca la classificazione delle localita` di interesse turistico e le indicazioni relative alle aree naturali protette. sul retro delle carte l`indice dei nomi accompagnato dalla tabella delle distanze chilometriche tra le principali localita`.

e possibile parlare, poetare, pensare, oltre la lettera, oltre la morte della voce e della lingua? e l`interrogativo che si pone giorgio agamben nel saggio che introduce "il fanciullino" di giovanni pascoli, uno dei testi piu` profondi, significativi e misconosciuti del decadentismo italiano. per il fanciullino il linguaggio e` una riserva di oggetti che "furono vivi" e che stanno come congelati sull`orlo della vita, in attesa di essere "animati". l`opera poetica e` dunque, in primo luogo, un tentativo di restituire la vita alle cose morte che si sono depositate nella lingua, in una lingua che appare cosi` essa stessa lingua morta: la poesia diventa allora una sorta di attraversamento della morte, una "complicita` con la morte", che lega questo testo pascoliniano ai grandi testi del "moderno".

Collector's Guide Publishing, 2006, UK. Il volume delinea la storia completa dei contributi dei vari componenti dei Beatles alla realizzazione di dischi di altri artisti con una ricerca e un'attenzione ai dettaglii sorprendenti. Contiene un CD con tre branii a cui i Beatles hanno contribuito, inclusa una versione di Let's spend the night together prodotta e arrangiata da John lennon.
In inglese.

lettere dal carcere e` un libro unico. forse interminabile. e un libro postumo, la cui prima edizione ho sotto mano, un libro di famiglia, come lo e` per non poche famiglie italiane. la sua storia, come spiega francesco giasi nell`introduzione, inizia il giorno dopo la morte del suo autore, avvenuta a roma il 27 aprile 1937. la prima edizione contava 218 lettere. qui sono 511, di cui 12 inedite. e la storia personalissima di un pensiero conteso fra logiche di apparato, liberta` di visione, dolore e tenacia di impegno. le lettere corrono parallele alla stesura dei quaderni del carcere, che rappresentano a loro volta una delle vette del pensiero saggistico italiano del novecento, tradotti e studiati in tutto il mondo. ne costituiscono il parallelo esistenziale e, forse, la premessa e la condizione. in tutte le sue edizioni, per merito dei o nonostante i suoi curatori, lettere dal carcere e` sempre apparso al suo lettore non come un libro-archivio, ma come un`opera compiuta e autonoma, perche` autoritratto di un pensiero vivente nel suo divenire, nel suo dispiegarsi, ma anche nella sua novita` radicale. l`ultima lettera della prima edizione (qui 442) era diretta al figlio delio: <... mi sento un po` stanco e non posso scriverti molto. tu scrivimi sempre e di tutto cio` che ti interessa nella scuola. io penso che la storia ti piace, come piaceva a me quando avevo la tua eta`, perche` riguarda gli uomini viventi e tutto cio` che riguarda gli uomini, quanti piu uomini e` possibile, tutti gli uomini del mondo in quanto si uniscono tra loro in societa` e lavorano e lottano e migliorano se stessi non puo` non piacerti piu di ogni altra cosa. ma e` cosi?>. con un album fotografico.

sono qui raccolte quattro conferenze, elaborate, tenute da albert einstein nel maggio 1921 presso l`universita` di princeton. in esse il premio nobel per la fisica ha voluto esporre i concetti fondamentali e i procedimenti matematici della teoria della relativita`. limitando la trattazione alle parti essenziali, einstein mette in risalto il nocciolo della teoria in tutto il suo sviluppo concettuale, in modo da costituire la migliore introduzione per tutti coloro che intendano approfondirne la comprensione dalla sue vive parole.

Coltrane d'annata, 1957, con Donald Byrd, Red Garland, Paul Chambers, Louis Hayes etc. Masterizzatto usando i nastra analogici originali.

l`"orlando furioso" e` un libro unico nel suo genere e puo` esser letto senza far riferimento a nessun altro libro precedente o seguente; e` un universo a se` in cui si puo` viaggiare in lungo e in largo, entrare, uscire, perdercisi.
"i fiordi e le foreste spettacolari, immersi in paesaggi affascinati scolpiti dai ghiacciai, fanno sempre venire voglia di tornare in norvegia." per pianificare un viaggio da ricordare: ammirate l?aurora boreale nella notte polare; seguite l?itinerario delle stavkirker del sognefjord; partecipate a un?escursione tra i pulcinella di mare a bleiks ya; esplorate il nar yfjord in barca per godere dello spettacolo del fiordo da vicino.