Atteso nuovo lavoro per il country folk singer texano. Tra covers, Carmelita e Snowin' on Raton, e brani nuovi di zecca, Mean to Be That Way e Sam Bass' Blues, Santos porta a termine l'ennesimo bel disco.
Un disco molto raro dell'ex Incredible String Band, edito nel 1976 e ristampato in CD nel 1991. Da tempo introvabile.
La cantante roots Shelley King, già diversi album al suo attivo, si unisce ai suoi mentori Subdudes ( John Magnie, Steve Amedee e Tim Cook sono coinvolti nel disco ) e porta a termine un classico album di stile Americana. Se vi piacciono Bonnie Raitt, Linda Ronstadt e Janis Joplin.
Il nuovo lavoro del chitarrista. Un disco strumentale, con Larry Goldings, Jimmy Haslip, Gary Novak, Charley Drayton, Vinnie Colaiuta.
Torna Beth Orton, a qualche anno di distanza dal suo ultimo lavoro. E cambia, in parte, anche il suono. C'è una tendenza ad usare in parte la musica elettronica che, unita al suo songwriting, muta radicalmente certe sonorità. Infatti Beth collabora con musicisti come Dustin O'Halloran, Andrew Hung, Chris Taylor e George Lewis. Ma non c'è di che preoccuparsi: il talento e la giusta attitudine sono quelli di sempre.
2 CD. Keith Emerson, Carl Palmer e l'americano Robert Berry hanno fatto un solo disco in studio. Per promuovere quel disco hanno girato sopratutto negli Stati Uniti, come dimostra questo doppio album dal vivo, registrato da una trasmissione radio, mandata ìn onda all'epoca dalla principale stazione radio di Boston e dintorni. Un concerto in chiaro stile progressive, con brani tratti dal repertorio di Emerson Lake & Palmer, ma anche dei Nice. Ci sono poi covers d'autore come Eight Miles High dei Byrds e Standing In The Shadows of Love dei Four Tops. Un Keith Emerson in particolare forma rende il tutto ancora più interessante.
Terzo lavoro per il cantautore statunitense Luke Roberts.
Dopo due dischi interessanti, tra cui il recente The Iron Gates at Throop and Newport, Roberts ha portato alcune esperienze personali di viaggio in questa sua nuova opera. Il disco alterna brani in stile folk (Run o Silver Chain) a canzoni dal profumo southern, come American Music o Missing Blues. Da tenere d'occhio.
A quattrodici anni dal precedente lavoro, The Well's On Fire, ed a cinquanta da A Whiter Shade of Pale, esce il tredicesimo album dei Procol Harum, una delle band più famose della prima stagione del british rock. Ed il disco non solo non delude, ma conferma il suono della band, un rock classico, melodico, molto legato alla voce inconfondiibile ed al piano classicheggiante di Gary Brooker. Il nuovo paroliere è Pete Brown, uno dal passato illustre, ed il disco trae vantaggio dall'umorismo di fondo che permea le sue liriche. Ma la cosa basilare, cioè le canzoni, sono di indubbio spessore e mischiano rock, soul, un tocco di progressive e quell'inconfondibile aura melodica che ha reso la band inglese una delle più popolari di sempre. Bentornati.
Vi presentiamo con largo anticipo il nuovo album della band di Ben Glover. Già l'esordio dello scorso anno aveva creato parecchio interesse: Soundtrack to A Ghost Story. In questo nuovo sforzo Ben Glover, Nelson Hubbard e Joshua Britt mischiano letteratura, storia e music d'autore. Ci sono echi di Leonard Cohen e NIck Cave in questo disco dai suoni profondi e rarefatti. Il risultato è un album molto piacevole dove la musica, unita ad una storia solida narrata con forti influene letterarie, crea un album di notevole qualità. Il libretto contiene i testi sia in inglese che in italiano.
E' stata sicuramente la buona sorte a fare incontrare, alcuni anni fa, Jay Nash e Josh Day. Due musicisti che erano fatti l'uno per l'altro. Ad unirli ulteriormente ci ha pensato l'amore per la buona musica, la devozione verso The Band e la profonda conoscenza del suono delle radici. I due si sono messi assieme, hanno inciso qualche cosa a livello indie e, finalmente, hanno pubblicato il loro primo album. Osannati dalla stampa di settore, portati in palmo di mano dal sito del suono Americana, The Contenders hanno mostrato di saperci fare. Laughing With The Reckless è un bel disco, tra sonorità roots, ballate folk rock, e canzoni influenzate dalla grande musica Americana. Tutto da scoprire.
Myles Kennedy è il cantante degli Alter Bridge, popolare band di hard & heavy Usa. Ma, in questo suo primo lavoro come solista, Kennedy cambia completamente registro e mette la sua voce potente al servizio di una serie di canzoni che si posizionano tra blues e folk. Un disco inatteso da parte di un musicista dedito a fare tutt'altro. Blues elettrico ma anche musica acustica, con Kennedy che fa il polistrumentista suonando, oltre alla elettrica, anche banjo, mandolino, lap steel e basso.
Il nuovo lavoro di Marissa Nadler, 2018. Con la partecipazione di Sharon Van Etten, Angel Olsen ed altri.
Un debut album che in America ha raccolto lodi e notevoli apprezzamenti, Even the Sparrow ci permette di fare la conoscenza di Kelly Hunt, originaria Memphis, ma residente a Kansas City. Singer-songwriter, banjo player, nel più classico stile Americana, Kelly Hunt ha un notevole talento come autrice, e per certi versi la si può avvicinare a Gillian Welch, Even the Sparrow rivela notevoli qualità e, se vogliamo trovare altri autori che le si avvicinano, possiamo citare Anais Mitchell e Patty Griffin. Il disco illustra ampiamente lo storytelling elegante della Hunte, gli arrangiamenti puntigliosi e le melodie molto articolate.
Il nuovo album della band rockin' roots Usa, 2020.
CD/ DVD. Macca to Mecca è un personale tributo ai Beatles, da parte di Little Steven & The Disciples of Soul. Il disco inizia con I Saw Her Standing There, registrata in un club di Londra, con Paul McCartney ospite. Il resto del disco invece presenta un concerto speciale, registrato al Cavern Club di Liverpool, dove Little Steven e la sua band rifanno una bella serie di brani dei Beatles e di canzoni del periodo. Eseguono Magical Mystery Tour, Got To Get You Into My Life, All You Need is Love, Good Morning Good Morning, ma anche canzoni prese dai repertori di Arthur Alexander, Shirelles e Larry Williams. Tutto da godere.
The Art of Forgetting è il quarto disco di Caroline Rose. Arriva dal South, da Memphis, questa giovane ragazza tutta fuoco e fiamme, cresciuta in mezzo a musicisti rockabilly, vintage country e blues rock. La sua musica e le sue canzoni sono vibranti, rispecchiamo la sua voglia di fare musica e di vivere facendo quello che più le piace. Questo nuovo allbum, scritto e prodotto dalla stessa Rose, è il suo lavoro più onesto e maturo.
