
dopo piu` di venti anni di matrimonio, rami scopre che suo marito tony la tradisce con diverse amanti, con le quali ha costituito altre famiglie parallele. sconvolta, la donna inizia una ricerca febbrile nel disperato tentativo di salvare il suo matrimonio. comincia cosi` un viaggio tra gli usi e i costumi sessuali del mozambico, i misteri dei riti d`iniziazione, le danze erotiche (il ballo del niketche) delle promesse spose dell`etnia macua, gli incantesimi d`amore usati nella regione di maputo e gli ancestrali e inviolabili tabu`. rami verra` a scoprire la condizione delle donne del suo paese, accomunate tutte da un destino di sofferenza e discriminazione, e decidera` di trasformare lo scontro con le amanti in una temibile alleanza femminile, che costringera` il marito a trasformare i piaceri dell`adulterio negli obblighi imposti dalle regole della poligamia. paulina chiziane, ancora una volta, ci svela il rovescio della medaglia dell`africa dei nostri giorni. in un labirinto di passioni, di contraddizioni e laceranti ambiguita`, l`autrice de "il settimo giuramento" rivela ai lettori italiani i segreti della femminilita` africana.

il volume nasce da un`approfondita analisi condotta direttamente con i dirigenti delle banche di credito cooperativo e fornisce indicazioni specifiche per la direzione delle imprese cooperative. sono messe a fuoco le capacita` direzionali e gli stili di leadership in una visione psicodinamica ed evolutiva dell`esperienza gestionale. particolare attenzione e` poi riservata all`utilizzo del metodo delle competenze per la gestione e la valorizzazione delle risorse umane in questa tipologia di azienda.

questa collana di poesia contemporanea, che ospita importanti poeti italiani e stranieri, rappresenta, a giudizio di autorevoli critici letterari, di enti e di istituzioni culturali, un punto fermo nel panorama poetico italiano. gli autori che vi sono ospitati sono frutto di una attenta selezione editoriale operata sempre nell`ottica del confronto dialettico e della crescita.




Robbie Robertson pubblica, a metà Novembre, la sua autobiografia, intitolata Testimony. Questa antologia è il companion album della sua biografia e contiene materiale tratto dai suoi dischi come solista, ma anche brani con The Band, Ronnie Hawkins, The Hawks e, ovviamente. Bob Dylan. Interessante materiale d'archivio, brani di Levon & The Hawks, registrazioni Live con The Band, brani rari con Bob Dylan (Obviously Five Believers ed una versione particolare di Rainy Day Woman).

Tra i più interessanti scrittori di gialli della generazione attuale, Swanson pubblica il suo nuovo lavoro. Un libro che ricorda anche lo stile di Hitchcock, dove la storia non è mai quella che sembra e che viene poi continuamente cambiata, spiazzata, diversificata da continui eventi. Un libro di Swanson, come ha dimostrato coi lavori precedenti ( Quelli che Meritano di essere Uccisi,Il Lungo Inganno e Senti La Sua Paura ) è una continua sorpresa. Se pensate che la storia stia per finire, vi sbagliate di grosso, sino all'ultima pagina non sarete sicuri che tutto finisca come dovrebbe. Americano, Swanson ambienta i suoi libri nel Maine, e la freschezza della scrittura fa il paio con la genialità del contenuto.

Sono passati otto anni ( How To Become Clairvoyant, 2011) dal disco precedente di Robbie Robertson, ex leader di The Band. Sinematic è un disco complesso, anche ben costruito, che alterna sonorità moderne a momenti di rock più classico. Robertson non vuole passare come musicista dej vu e cerca sonorità più attuali, in alcune canzoni. Si parte subito alla grande, con un duetto con Van Morrison in I Hear You Paint Houses, per proseguire con una bella composizione che ricorda The Band ( Once Were Brothers ). Il disco chiude con una strumentale, molto classico e veramente bello ( Remembrance ) in cui appaiono Derek Trucks, Doyle Bramhall e Jim Keltner. Poi ci sono delle canzoni dalla struttura sonora moderna, anche vagamente elettronica, che mostrano un altra faccia dell'autore. E' vero, Sinematic mostre due facce differenti dello stesso autore che, comunque, in entrambi i casi, mantiene la qualità di autore. E questo conta più di tutto.

Con "Il signore di San Francisco" ha inizio la pubblicazione, incentrata sui temi dell'amore e della morte, dei racconti di Ivan Bunin, narratore e poeta russo ingiustamente negletto e distrattamente ricordato unicamente in quanto primo scrittore russo a vincere il premio Nobel per la letteratura, nel 1933