liborio parla cosi`. ed e` cosi` che pensa. a sedici anni ha dovuto lasciare il messico, una terra che non gli ha dato nulla se non pena e istinto di sopravvivenza, in seguito a una rissa in cui, puro incidente, ha ucciso qualcuno. e fuggito sulla rotta seguita da tanti altri, superando a nuoto il rio bravo, e dal quartiere gringo nel quale e` precipitato ora ci racconta la sua avventura. in questo romanzo d`esordio aura xilonen inventa una lingua nuova e potentissima per tratteggiare una storia in cui non c`e` nulla di inventato: veri sono i problemi sociali, vera la solitudine, vera la miseria dei migranti in un paese dove sempre e sempre di piu` sono costretti ai margini; ma veri sono anche l`amore, gli incontri, i piccoli miracoli cui vanno incontro. liborio e` un concentrato di tutto questo, ed e` nel suo vernacolo colorato e vivacissimo, pungente, efficace che ci descrive i vuoti e le infelicita` dell`infanzia, l`arrivo nella e il primo impiego clandestino in una piccola libreria che lo nutre di parole incomprensibili e stupende al tempo stesso. fino all`incontro con aireen. e per lei, oltre che per se stesso, che liborio vuole resistere, e saranno i pugni e i guantoni a indicargli la strada: li`, sul ring, il campione e` lui.
il romanzo allegorico-avventuroso narra i viaggi di lemuel gulliver, nelle sue quattro tappe: dopo aver fatto naufragio a lilliput, si ritrova tra i giganti di brobdingnag e infine raggiunge, dopo molti paesi, amsterdam e l`inghilterra. celati, oltre a dar conto nelle note delle informazioni indispensabili per la comprensione dei riferimenti storico-culturali, con la sua traduzione mira a riprodurre, il piu` possibile, lo stile settecentesco dell`originale per far sentire l`eccezionale fluidita` della prosa swiftiana.
questo libro e` un classico nel suo genere, usato in accademie e conservatori, che esplora per il lettore ciascuno degli anelli dell`arte di suonare il pianoforte: i dettagli della tecnica ignoti al profano, con esempi esperienze e ricordi, notazioni di estetica, e grande attenzione verso gli spettatori. non e` pero` solo un manuale tecnico che imposta il delicato equilibrio musica-strumento-esecutore; al contrario, e` un libro degno di essere letto anche dai non pianisti, anche da chi non vuole altro che amare la musica. come suggerisce l`autore - heinrich neuhaus, musicista, critico, ma soprattutto il memorabile maestro di esecutori che hanno cambiato l`arte pianistica in occidente - avrebbe potuto altrettanto bene avere come titolo: sulla comprensione della musica e sulla sua esecuzione. il messaggio fondamentale e` di tipo umanistico: il pianista vero deve prima di tutto capire la musica che esegue, il suo significato, ; e dunque occorrono per questo - accanto e prima dell`abile addestramento delle dita - riflessione, cultura, etica e spirito. come un bravo critico d`arte svela la tecnica del pittore per far entrare chi guarda dentro la piena interpretazione di un dipinto, cosi` neuhaus utilizza le minuzie della tecnica per far entrare chi ascolta dentro la musica, dentro cio` che il genio creatore dei compositori voleva esprimere (o dentro il vuoto della musica quando non e` che ripetitivita`). questo e` il suo scopo: dalla scrittura musicale. egli confessa di credere che ai due poli dell`attivita` intellettuale degli esseri umani vi siano la matematica e la musica. e dunque la comprensione della musica in queste pagine rappresenta lo sforzo da tentare per corrispondere a un piu` universale desiderio di senso.