 
	"e un viaggio lungo. a bordo ci siamo solo noi". il viaggio cui allude william burroughs nel "biglietto che esplose", pannello finale della sua celebre tetralogia, non e` solo quello interstellare del metamorfico protagonista bradly. e anche il viaggio conclusivo di una specie - la nostra giunta a una sorta di resa dei conti. stretto tra invasioni venusiane (l`"operazione altra meta`") volte a schiavizzarlo e una polizia segreta che vuole sotto-porlo a un controllo onnipervasivo, il sapiens si destruttura e trasforma definitivamente in un`intercapedine organico-tecnologica, con ragazze-orchidea e ragazzi-raganella fluorescenti - veicoli di agenti virali e droghe alienanti -, registratori e telescriventi atti a manipolare istinti e linguaggi. unico elemento di resistenza: gruppi clandestini come i partigiani diretti da saturno. intorno, uno scenario putrido e fantastico insieme - vero acme della visionarieta` di burroughs - con "citta` dalle consunte strade marmoree "sormontate da cupole di rame, immani terre verdi in cui ogni filo d`erba luccica" come incastonato nel cristallo "e stagni e canali artificiali" che riflettono galleggianti ornati di fiori", il tutto avvolto e tiranneggiato da un " buio pesto da pellicola sottoesposta ".
 
	 
	la costruzione di un universo letterario e artistico del tutto indipendente dai burocrati di stato, dalle accademie e dai canoni di gusto da loro imposti ha avuto luogo solo nell`ottocento. bourdieu ne descrive la struttura e le varie configurazioni, ponendo le basi di una "scienza delle opere", il cui oggetto non e` dato semplicemente dall`opera ma anche dal suo contesto sociale. influenzato dal marxismo e dallo strutturalismo, bourdieu si dedica qui in particolare alla sociologia dei processi culturali, affrontando vari temi: il potere della scrittura; la bohe`me e l`invenzione di un`arte di vivere; la rottura con la borghesia; flaubert e baudelaire; l`invenzione dell`estetica "pura"; arte e denaro; l`invenzione dell`intellettuale...
 
	 
	per quanto grandi siano le speranze e le supposizioni umane," scrive severino sulla soglia di questo suo nuovo libro "esse si accontentano di poco, rispetto a cio` da cui l`uomo e` atteso dopo la morte e a cui e` necessario che egli pervenga". nel proseguire, con ammirevole rigore speculativo, quel temerario percorso filosofico che da "destino della necessita`", attraverso "la gloria", e` approdato a "oltrepassare", severino procede qui "risolvendo un problema decisivo, lasciato ancora aperto": se "la terra isolata dal destino e` oltrepassata dalla terra che salva e dalla gloria", nondimeno su "`questa nostra vita` - si potrebbe dire - incombe la morte, e continuamente vi irrompe". sorge quindi un interrogativo ineludibile: "l`attesa della terra che salva continua anche dopo la morte (e che cosa appare in questo prolungarsi dell`attesa? sonno, sogni, incubi?), oppure con la morte ha compimento anche l`attesa?". nell`architettura del grandioso edificio teoretico che il filosofo e` andato solitariamente costruendo nel corso degli anni, "la morte e la terra" appare dunque un vertice dal quale lo sguardo si spinge oltre ogni confine, giacche` severino non teme di consegnare risposte definitive: "avvicinarsi alla morte e` avvicinarsi all`immenso della terra che salva della gioia".
 
	elena e lila, le due amiche la cui storia i lettori hanno imparato a conoscere attraverso "l`amica geniale" e "storia del nuovo cognome", sono diventate donne. lo sono diventate molto presto: lila si e` sposata a sedici anni, ha un figlio piccolo, ha lasciato il marito e l`agiatezza, lavora come operaia in condizioni durissime; elena e` andata via dal rione, ha studiato alla normale di pisa e ha pubblicato un romanzo di successo che le ha aperto le porte di un mondo benestante e colto. ambedue hanno provato a forzare le barriere che le volevano chiuse in un destino di miseria, ignoranza e sottomissione. ora navigano, con i ritmi travolgenti a cui elena ferrante ci ha abituati, nel grande mare aperto degli anni settanta, uno scenario di speranze e incertezze, di tensioni e sfide fino ad allora impensabili, sempre unite da un legame fortissimo, ambivalente, a volte sotterraneo a volte riemergente in esplosioni violente o in incontri che aprono prospettive inattese.
 
	una ruota panoramica arrugginita sorveglia la metropoli assediata dall`immondizia e da un sole implacabile e malato. una squadra segreta della polizia usa l`ipnosi per estrarre dalle menti di ignari cittadini informazioni che loro stessi non sanno di possedere. a loro non interessa cio` che sai, ma cio` che contieni. un commissario cinico e` al comando della squadra. ha come unica compagnia due serpenti chiusi in un terrario, memento del tormentato rapporto con il fratello gemello. un terribile omicidio nasconde insidie in grado di mettere a repentaglio la sopravvivenza della squadra, e molto di piu`.
 
	susie, quattordicenne, e` stata assassinata da un serial killer che abita a due passi da casa. e stata adescata da quest`uomo dall`aria perbene, che la stupra, poi fa a pezzi il cadavere e nasconde i resti in cantina. il racconto e` affidato alla voce di susie, che dopo la morte narra dal suo cielo la vicenda con inedito effetto straniarne. il libro procede avvincente come un giallo: vogliamo sapere chi l`ha uccisa, cosa fa l`assassino, come avanzano le indagini, come reagisce la famiglia. ed e` susie che ci racconta tutto questo, aumentando cosi` la nostra partecipazione emotiva. lei "fa il tifo" per suo padre quando, opponendosi alla svolta che hanno preso le indagini della polizia, capisce chi e` il vero assassino e, pur non avendo le prove, cerca d`incastrarlo. "amabili resti" e` un romanzo che ci commuove senza mai indulgere a sentimentalismi. le vite dei genitori, dei fratelli e degli amici di susie, spezzate dalla sua tragica scomparsa, vengono raccontate con lo spirito allegro e senza compromessi dell`adolescenza. e susie aiutera` tutti, i lettori per primi, a riconciliarsi con il dolore del mondo.
 
	 
	 
	 
	 
	violette toussaint e` guardiana di un cimitero di una cittadina della borgogna. ricorda un po` rene`e, la protagonista dell`eleganza del riccio, perche` come lei nasconde dietro un`apparenza sciatta una grande personalita` e una vita piena di misteri. durante le visite ai loro cari, tante persone vengono a trovare nella sua casetta questa bella donna, solare, dal cuore grande, che ha sempre una parola gentile per tutti, e` sempre pronta a offrire un caffe` caldo o un cordiale. un giorno un poliziotto arrivato da marsiglia si presenta con una strana richiesta: sua madre, recentemente scomparsa, ha espresso la volonta` di essere sepolta in quel lontano paesino nella tomba di uno sconosciuto signore del posto. da quel momento le cose prendono una piega inattesa, emergono legami fino allora taciuti tra vivi e morti e certe anime, che parevano nere, si rivelano luminose. attraverso incontri, racconti, flashback, diari e corrispondenze, la storia personale di violette si intreccia con mille altre storie personali in un caleidoscopio di esistenze che vanno dal drammatico al comico, dall`ordinario all`eccentrico, dal grigio a tutti i colori dell`arcobaleno. la vita di violette non e` certo stata una passeggiata, e` stata anzi un percorso irto di difficolta` e contrassegnato da tragedie, eppure nel suo modo di approcciare le cose quel che prevale sempre e` l`ottimismo e la meraviglia che si prova guardando un fiore o una semplice goccia di rugiada su un filo d`erba.un romanzo avvincente, commovente e ironico la cui lezione universale e` la bellezza della semplicita` e l`eterna giovinezza in cui ci mantiene il sogno.
 
	"in quest`opera sulla letteratura latina dell`eta` augustea le persone degli autori sono al centro della trattazione. al centro, pero`, non significa in un divino isolamento: e` ovvio che ogni opera nasce in un periodo storico determinato; e` ovvio che ogni opera nasce in una cultura, con le sue tradizioni letterarie (generi, luoghi comuni, maniere stilistiche), artistiche, religiose; ma nasce attraverso l`esperienza di una persona determinata, in una societa` che ha le sue strutture, i suoi costumi, i suoi valori; ed e` attraverso il crogiuolo di una persona determinata che tutte le esperienze arrivano all`espressione letteraria e artistica"; virgilio, orazio, cornelio gallo, tibullo, properzio, sallustio, asinio pollione, livio, sono i protagonisti di queste pagine di letteratura latina raccontata da un maestro degli studi antichi come la penna. il periodo preso in esame e` quello che segue alla uccisione di cesare con la costituzione del secondo triumvirato, un organismo costituzionale istituito per legge, che segna un`altra grave frattura nella storia di roma. nonostante sia un`epoca di grandi cambiamenti e` possibile pero` rintracciare nella cultura e nella letteratura i fili di continuita` col ventennio precedente e l`attesa per eventi straordinari e` di un eroe salvatore, che poi sara` identificato con augusto, sul quale riversare le speranze per il futuro.
 
	 
	