



ancora una volta la poesia s?incontra con l?alchimia. e naturale: il poieo, in altri termini il "fare", ha ben ragione d?incontrarsi nell?armonica fase della costruzione con la profonda sensibilita dell?alchimia. si tratta di una metafora che s?incontra con un?altra formando una nascita, a volte imprevista, a volte intuita e pazientemente ricercata, ma sempre di fantasmagorico sapore. si deve alla capacita di ricerca di mino gabriele la riscoperta e la trascrizione di questo prezioso testo poetico dell?allegretti. l?insegnamento dell?arte che deriva dall?opera di quest?autore e temperato dallo stile spesso poco esauriente della sua penna, reso pero significativo dalla comprensione dell?opera. mino gabriele ne ha fatto una paziente decrittazione ed ha aggiunto una lunga, preziosa, presentazione storica. un libro, in altri termini, che viene offerto con orgoglio ai lettori della biblioteca ermetica. un libro soprattutto che nella sua prima edizione mondiale puo diventare la base per la volonta di costituire una "biblioteca" iniziale della cultura alchemica italiana.

il pensiero occidentale e` da sempre caratterizzato da un pensiero binario asimmetrico, di cui le opposizioni uomo/donna e mente/corpo rappresentano solo due tra gli assi concettuali piu` importanti. si tratta di opposizioni tra termini mai tra loro equivalenti, dualismi da sempre funzionali alle pratiche del dominio: sulle donne, sulla gente di colore, sulla natura, sui lavoratori, sugli animali. la nascita del cyborg, da metafora fantascientifica a condizione umana, pero` cambia questo stato di cose. perche` il cyborg e` al contempo uomo e macchina, individuo non sessuato situato oltre le categorie di genere. la pretesa naturalita` dell`uomo e` quindi solo una costruzione culturale, poiche` oggi tutti noi siamo in qualche modo dei cyborg. l`uso di protesi, lenti a contatto, by-pass e` solo un esempio di come la scienza sia compenetrata nel quotidiano e abbia trasformato il corpo. se il corpo puo` venire trasformato e gestito, esso non e` piu` sede di una presunta naturalita` contrapposta all`artificialita` e non possiamo piu` pensare all`uomo in termini esclusivamente biologici. il cyborg non e` quindi ne` macchina ne` uomo, ne` maschio ne` femmina, situato oltre i confini delle categorie che normalmente utilizziamo per interpretare il mondo.
