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ben prima dell`inizio canonico della globalizzazione, fondamentali tendenze storiche rivelano l`interdipendenza dei cambiamenti politici e sociali a livello planetario. eventi mondiali come le rivoluzioni europee del 1789 e del 1848 si riverberarono all`esterno mescolandosi con le convulsioni che si producevano all`interno di altre societa`. dall`altro lato, eventi esterni all`emergente "nocciolo" europeo e americano dell`economia industriale contribuirono a plasmarne le ideologie forgiando nuovi conflitti politici e sociali. nel corso di tali processi, anche le forme dell`agire umano si adattarono reciprocamente finendo con l`assomigliarsi dappertutto nel mondo. attingendo a una mole sterminata di conoscenze, bayly ripercorre il sorgere di uniformita` globali nello stato, nella religione, nelle arti, nei rapporti di genere, nelle ideologie politiche e nella vita economica nel corso del xix secolo. il quadro che si disegna e` una "world history" che si sottrae a qualunque visione unidirezionale, che accetta di essere decentrata e segnata dalla discontinuita`, dalle rotture non preannunciate e insieme dal permanere di antiche forme di dominio.

l`animo umano e` un paesaggio eterogeneo ed enigmatico. anton cechov e` stato capace di raccontarlo in decine e decine di racconti, tra cui una parte viene presentata tra queste pagine. in ogni racconto vengono indagatati gli abissi e le increspature di ogni personaggio, andandone a recuperare il nucleo di mistero piu` nascosto. il grande narratore russo registra gli ultimi sussulti della borghesia del suo paese, costruendo un affresco unitario e nitido.

a nessuno piace essere definito vigliacco, vile o codardo, parole cariche di disprezzo e di condanna, che stigmatizzano, con un marchio difficile da sopportare, il soldato che fugge in guerra come chi in un rapporto affettivo si sottrae alle proprie responsabilita`, o coloro che colpiscono persone piu` fragili, non in condizione di difendersi. eppure, ha scritto kierkegaard, . la vilta`, male comune che tutti possiamo riconoscere dentro di noi e che incontriamo in ogni ambito del vivere, e` uno dei piu` subdoli veleni della vita collettiva: inquina le relazioni, compromette irreparabilmente la fiducia reciproca. in questo libro, la riflessione etica e la ricerca storica e sociale si integrano in modo originale e spesso sorprendente, per raccontare, attingendo a esempi e figure chiave tratti dalla storia come dalle pagine di poeti e romanzieri, la vilta` e il coraggio nelle loro diverse manifestazioni e nelle esperienze, anche emotive, che li muovono e accompagnano. per mostrare che l`essere vili o non esserlo, alla fine, e` sempre frutto di una scelta. e per scoprire che questo male che attraversa l`umanita`, presente in tutte le epoche e in culture diversissime, ha conosciuto una trasformazione nel tempo: se la toccava diversamente i nobili e i plebei, le donne e gli uomini, quella si e` spalmata sull`intera societa`, dando vita a inedite dinamiche di potere.

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