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2 CD. Versione rimasterizzata 2010. Riedizione in digipack limitata.

siamo negli anni fra le due guerre e le travagliate vicende coinvolgono una famiglia cosi` misera che puo` guardare dal basso la poverta`, fra un padre perennemente ebbro e vociferante contro il mondo, gli inglesi e i protestanti, e una madre che sbrigativamente trascina la sua tribu` verso la sopravvivenza. tutto ci arriva attraverso gli occhi e la voce del protagonista mentre vive le sue avventure. questo ragazzino indistruttibile, sfrontato, refrattario a ogni sentimentalismo, implacabile osservatore crea con le sue parole un prodigio di comicita` e vitalita` contagiose, dove tutte le atrocita` diventano episodi e apparizioni di un viaggio battuto dal vento verso la terra promessa.

un racconto e due saggi. il racconto "una ragione per cui" e` la storia della nascita, dello sviluppo e del declino di una cultura esistita in un`epoca assai remota, ma che per molti versi richiama alla mente le civilta` moderne. come pure nelle opere "shikasta" e "memorie di una sopravvisuta" e` il tema della memoria a dominare il racconto e i saggi contenuti nel volume, in una commistione di generi che ha come filo conduttore quello del ricordo di epoche passate riviste nell`ottica della modernita`.

il natale puo` essere festeggiato in tanti modi, ma benedikt ne ha uno tutto suo: ogni anno la prima domenica d`avvento si mette in cammino per portare in salvo le pecore smarrite tra i monti, sfuggite ai raduni autunnali delle greggi. nessuno osa sfidare il buio e il gelo dell`inverno islandese per accompagnarlo nella rischiosa missione, o meglio nessun uomo, perche` benedikt puo` sempre contare sull`aiuto dei suoi due amici piu` fedeli: il cane leo e il montone roccia. comincia cosi` il viaggio dell`inseparabile terzetto, la , come li chiamano in paese, attraverso l`immenso deserto bianco, contro la furia della tormenta che morde le membra e inghiotte i contorni del mondo, cancellando ogni certezza e ogni confine tra la terra e il cielo. e qui che benedikt si sente al suo posto, tra i monti dove col tempo ha sepolto i suoi sogni insieme alla paura della morte e della vita, nella solitudine che e` in realta` , con il compito cui non puo` sottrarsi e che porta avanti fiducioso, costi quel costi, in un continuo confronto con gli elementi e con se stesso, per riconquistare un senso alla dimensione umana. nella sua semplicita` evocativa, il pastore d`islanda e` il racconto di un`avventura che diventa parabola universale, un gioiello poetico che si interroga sui valori essenziali dell`uomo, un inno alla comunione tra tutti gli esseri viventi. esce per la prima volta in italia un classico della letteratura nordica che ha fatto il giro del mondo e sembra aver ispirato hemingway per "il vecchio e il mare", considerato in islanda il vero canto di natale.

alla fine della seconda guerra mondiale, almeno 4 milioni di soldati tedeschi furono tenuti prigionieri all`aperto, in campi recintati dal filo spinato ma senza alcuna protezione, con poco cibo e poca acqua, o niente del tutto: questo accadde in germania ad opera degli americani nella zona da essi occupata e duro` per molti mesi dopo la fine delle ostilita`. l`esercito francese, che ricevette circa 630.000 prigionieri dagli americani per servirsene come manodopera in riparazioni di guerra, fece loro patire la fame e li maltratto` a tal punto che non e` esagerato calcolare una cifra di 250.000 morti causati dalle pessime condizioni in cui gli uomini furono tenuti. per quanto riguarda i campi americani, non e` azzardato supporre il decesso di 750.000 prigionieri. per la maggior parte si trattava di soldati della wehrmacht arresisi dopo l`8 maggio 1945, ma fra loro c`erano anche donne, bambini e anziani. queste morti furono catalogate come "altre perdite". per scrivere questo testo, pubblicato per la prima volta alla fine degli anni ottanta, l`autore ha intervistato centinaia di ex prigionieri, guardie e ufficiali, raccogliendo migliaia di testimonianze e di documenti tratti dagli archivi di parigi, londra, coblenza, washington e ottawa.

Decca 1990 (originale 1978)

il colonialismo si e` intrecciato con la storia d`italia dall`ottocento alla seconda guerra mondiale e ha proiettato la sua ombra anche nel periodo repubblicano, fino ai giorni nostri. muovendo dal piu` recente dibattito storiografico, il volume ricostruisce per la prima volta in maniera sistematica e sintetica la storia dell`espansionismo italiano in africa in eta` liberale e durante il ventennio fascista e ripercorre le vicende delle sue eredita` e implicazioni nell`italia del secondo novecento e del xxi secolo. si raccontano non solo i progetti politici, le relazioni diplomatiche, le operazioni militari, le violenze dell`occupazione, le leggi razziste, ma anche i movimenti di persone da e per l`africa e il modo con cui la scuola, i libri, i film, la scienza e i monumenti hanno reso possibile l`espansione, contribuendo a costruire immaginari che influenzano ancora oggi le vite di milioni di donne e di uomini.

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