




alla fine del xix secolo un maestro di scuola prese a girare la svezia in bicicletta alla ricerca di testimonianze della cultura popolare ormai al tramonto. ne derivo` una ponderosa raccolta di fiabe, trascritte dalla viva voce del piu` celebre cantastorie dell`epoca, stromberg il cieco. si riuniva cosi` per la prima volta, secondo il modello stabilito per le fiabe tedesche dei fratelli grimm, il ricchissimo patrimonio orale tramandato per secoli dai `sagoberattaren`, narratori professionali di favole chiamati ad allietare con i loro racconti le feste religiose e le occasioni rituali. questa antologia esplora un mondo variegato e pieno di incanti: favole del focolare, ma anche novelle burlesche, apologhi e parabole che tratteggiano un universo magico, talora crudele, i cui protagonisti sono troll, trollesse, animali dai poteri fatati, giovani scaltre e figli sciocchi. un mondo sospeso tra sogno e realta`, in cui gioca un ruolo sempre decisivo il legame con la quotidianita`, fatto di adeguamento ai ritmi stagionali e di obbedienza alle antichissime leggi della tradizione.

nell`ottobre del 1928 virginia woolf fu invitata a tenere due conferenze sul tema le donne e il romanzo. e l`occasione per elaborare in maniera sistematica le sue molte riflessioni su universo femminile e creativita` letteraria. risultato e` questo straordinario saggio, vero e proprio manifesto sulla condizione femminile dalle origini ai giorni nostri, che ripercorre il rapporto donna-scrittura dal punto di vista di una secolare esclusione attraverso la doppia lente del rigore storico e della passione per la letteratura.