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nell`estate 2009 alain de botton riceve una proposta a cui non si puo` dire di no: diventare il primo "scrittore residente" di uno degli aeroporti piu` importanti del mondo. il direttore generale della baa, azienda che gestisce lo scalo londinese di heathrow, vuole che vi si trasferisca per una settimana, che raccolga impressioni e testimonianze e che le rielabori in un libro. il tutto da una scrivania piazzata in mezzo all`atrio delle partenze, tra la zona d e la zona e. autorizzato a curiosare anche negli angoli piu` inaccessibili e a scrivere tutto, ma proprio tutto, quello che vede, per sette lunghi giorni de botton gironzola tra terminal, piste di atterraggio e cucine, chiacchierando con chiunque, dagli addetti alla sicurezza al sacerdote dell`aeroporto, dai colletti bianchi a dudley il lustrascarpe. finito quasi per caso in un crocevia di storie e di emozioni - amanti che si separano, comitati di accoglienza per parenti ancora sconosciuti, desolati uomini d`affari, immigrati respinti dalle autorita` doganali, studenti ghanesi in cerca di un futuro migliore - lo scrittore trasforma i suoi bloc-notes in racconti e in riflessioni sui meandri della psiche umana, sulle affascinanti contraddizioni del mondo moderno e sul viaggio come possibilita` di "apportare cambiamenti duraturi nelle nostre esistenze".

con la presente edizione si offre al lettore l`intera opera in versi di vittorio imbriani, di cui la "fondazione bembo" ha gia` pubblicato le opere in prosa, in tre volumi. il libro, che comprende sia i testi editi dall`autore, rarissimi e di difficile reperibilita`, sia quelli apparsi postumi, numerosi e rivelatori di un`inquieta sperimentazione, e` provvisto di un ampio commento, oltre che di una ricca bibliografia e di un`saggio introduttivo, teso alla focalizzazione di una delle esperienze piu` interessanti di quella raffinata ricerca poetica e metrica che caratterizzo` la produzione in versi del secondo ottocento. restituite alla loro organicita` e accompagnate da un corredo di note esemplare per chiarezza e precisione, le poesie delf`imbriani possono finalmente rendere giustizia all`integrita` del loro aristocratico, eclettico e trasgressivo autore, considerato oggi uno dei narratori piu` originali e, con il tommaseo, il piu` straordinario conoscitore ottocentesco della lingua italiana. i versi, ancora poco noti nonostante i particolari pregi, rivelano innanzi tutto una vocazione anticonformista e polemica e un attivo interesse dello scrittore per la poesia, che percorre significativamente tutto l`arco della sua vita. riproporli integralmente significa anche fornire lo strumento di una piu` comprensiva interpretazione della prosa di imbriani, di cui essi sono il necessario e speculare complemento.

quando lucia corre veloce come il vento puo` essere solo per due motivi. il primo e` perche` ha voglia di correre; il secondo e` perche` qualcuno la insegue. e in un villaggio dove scorrazza un terribile brigante di nome otto krunf, non e` certo la voglia di correre che le mette le ali ai piedi. e la necessita` di scappare! ma a volte e` difficile capire da chi bisogna scappare veramente. soprattutto quando lucia scoprira` qualcosa di incredibile, cioe` che le vere minacce arrivano da persone insospettabili. e allora, suo malgrado, anche la bambina dovra` diventare una specie di brigante, per salvare il villaggio da pericoli ancora peggiori di otto krunf. eta` di lettura: da 7 anni.

la stesura della gran bevuta, piu` volte interrotta e ripresa, occupo` daumal fra il 1932 e il 1938. in principio daumal si proponeva di mettere satiricamente in scena le esperienze con il gruppo del , ma in seguito lo scopo del libro ando` modificandosi per diventare l`itinerario della sua ricerca dell`essenziale. ispirato alla metafora rabelaisiana del bere, il racconto offre un aiuto per evitare i rischi di un falso pensare, quello che si paga con la perdita di tempo o con l`autoinganno. sapersi ubriachi, sia pure di discorsi e di gesti inutili, e volerlo essere ancora di piu` e` infatti il primo passo verso il raggiungimento di quella sobria ebrietas che porta alla lucidita` e permette di intravedere il proprio cammino. la narrazione, dove , procede con humor implacabile e in modo che il lettore abbia l`impressione . nel risolvere l`imbarazzo, le ultime pagine indicano quella che puo` essere la porta per uscire dal circolo vizioso dell`esistenza e cogliere un`.

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