laurence passmore, sceneggiatore televisivo, ha, all`apparenza, il meglio di quanto la vita possa offrire: e` ricco, famoso, ha al suo fianco una giovane e avvenente moglie, ma all`improvviso e` costretto a fare i conti con una lacerante crisi di identita`. il protagonista, nel tragicomico tentativo di uscire dal baratro, offre all`autore la possibilita` di mettere in evidenza, in modo ironico e divertente, i meccanismi cannibaleschi che regolano i rapporti interpersonali.
lilian kallir e` una brillante pianista che predilige mozart: una sera, allorche` deve affrontare il concerto n. 21 (quello col famoso andante), la partitura diventa di colpo un intrico di segni incomprensibili; e` l`esordio di una neuropatologia che le impedira`, se non di scrivere, di leggere alcunche` e alterera` la sua percezione sino a farle confondere un violino con un banjo o un rasoio con una penna. sue barry e` riuscita a diventare neurobiologa nonostante una menomazione invalidante: una forma di "strabismo" che inibisce la visione "stereoscopica", sicche` gli occhi sono attivi uno per volta, in alternanza, senza mai potersi coordinare; per lei, la profondita` e la terza dimensione sono categorie puramente immaginarie. sono solo due dei casi raccontati e analizzati nel nuovo libro di oliver sacks: storie di amputazioni e deformazioni affettivo-cognitive che sembrano sfociare in drammi senza ritorno. eppure sacks mostra ancora una volta come ogni ferita attivi inaspettate strategie adattative, una capacita` impensabile di conservare o ridisegnare l`io e il se`. ma per il lettore la vera sorpresa consistera` nel vedere tali dinamiche confermate dall`esperienza personale dello stesso sacks. scrutandosi con freddezza clinica, ma senza il timore di rivelare le oscillazioni dei suoi stati d`animo, il neurologo-scienziato parla infatti sia della sua prosopagnosia (l`incapacita` di riconoscere i volti), sia dell`odissea legata a un melanoma maligno nella regione dell`occhio sinistro.
esiste una vita oltre vita, uno spazio etereo in cui lo spirito dei defunti sopravvive alla morte in una dimensione sospesa tra il buio e la luce, tra il colore e la bruma. conservati in criostasi all`interno di speciali strutture, i defunti possono comunicare con i loro cari tramite un congegno elettronico e fornire conforto, lenire solitudini, dispensare consigli. ed e` per avere consiglio che glen runciter, a bordo della sua aviomobile, sbarca sul tetto del moratorium diletti fratelli, la struttura svizzera dove la bellissima moglie ella giace ormai da decenni in una bara trasparente, avvolta in effluvi di nebbia ghiacciata. runciter gestisce un`agenzia prudenziale, la runciter associates, di cui ella era socia in vita, che - avvalendosi di inerziali in grado di neutralizzare l`attivita` di telepati e precog - offre a clienti e aziende sicurezza e privacy dalle intrusioni delle spie psichiche. uno dei telepati piu` temibili che gli uomini di glen monitoravano e` sparito dai radar della runciter associates. non si tratta del primo "incidente" del genere, e l`agenzia sta attraversando un momento di grossa difficolta`, ci vuole un`idea. ma lo spirito di ella non e` piu` quello di una volta: appare confusa, distante, a tratti assente. la sua semivita si sta lentamente spegnendo.