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i canti gitani e andalusi possono essere considerati il libro che ha fatto conoscere al pubblico italiano la poesia di lorca. non e` una delle raccolte originali; e` una vasta antologia, che attingendo a tutte le opere principali coglie e mette in piena luce il cuore andaluso, la nota gitana, il colore, il ritmo piu` musicale, flamenco della poesia lorchiana. pubblicato per la prima volta da guanda nel 1948, questo libro ha avuto sette edizioni nel corso delle quali si e` ulteriormente arricchito e filologicamente affinato.

rimasto inedito per quasi cinquant`anni questo diario raccoglie le confessioni di drieu dall`inizio della guerra alle soglie della morte: le ultime righe sono scritte due giorni prima del suicidio. fra queste due date, la guerra, l`invasione della francia, vichy e la collaborazione, la liberazione di parigi. e` la lenta cronaca di una fine: ed e` questa consapevolezza a dare un`acerba tensione alle pagine del diario, dove l`analisi dei propri fallimenti si unisce alle riflessioni sull`inarrestabilita` della decadenza europea, sulla "fine delle patrie", sui limiti dei nazionalismi, sui rapporti tra fascismo e comunismo, che acquistano oggi una strana attualita`.

a piu` di quattro secoli dalla prima edizione del 1587, le "lettere poetiche" di torquato tasso vedono nuovamente la luce, affrancate dall`originario accoppiamento ai "discorsi dell`arte poetica", ma con l`incremento delle importanti acquisizioni storico-culturali prodotte dagli studiosi tassiani fra sette-ottocento e i giorni nostri. la forma organica di libro a se` stante cosi` ottenuta e ribadita con l`adozione dell`ordinamento cronologico delle missive consente di ricomporre il mosaico di una straordinaria corrispondenza nata dalla revisione romana della "gerusalemme liberata". un libro, dunque, che e` storia di un altro fondamentale libro, documento prezioso della parabola singolare che trasforma il poema tassiano da testo avviato al normale vaglio revisorio in vista della prossima stampa in oggetto di meditata e sofferta riconsiderazione poetica e di parziale riscrittura da parte dell`autore stesso, per la sua inesausta ricerca stilistica e per gli scrupoli letterari e morali suoi e dei revisori, al punto di innescare in lui, dopo la prima pubblicazione e il pieno successo dell`opera, una profonda e irrisolta crisi che lo spinge a scrivere un altro e diverso poema, la "gerusalemme conquistata". ma oltre all`interesse filologico le "lettere poetiche" presentano la testimonianza di una vita inquieta e conflittuale, mostrando le implicazioni, chiare fin dalle prime pagine, tra la sorte imminente della liberata e la futura desolata esistenza del poeta.

scritti tra il 1812 e il 1822, gli inni sacri furono composti da alessandro manzoni per celebrare la sua conversione alla fede cattolica ed esaltare una nuova sensibilita` religiosa. abbandonando gli schemi letterari dell`epoca e rifacendosi alla poesia cristiana antica e medievale, manzoni aveva progettato una serie di dodici composizioni in versi che avrebbero dovuto riguardare le principali festivita` della liturgia cattolica. ne porto` a compimento solo cinque (la risurrezione, il nome di maria, il natale, la passione e la celebre pentecoste), che rappresentano uno degli esiti piu` alti dell`opera manzoniana e contengono soprattutto notevoli anticipazioni di quella concezione della vita che sara` piu` diffusamente espressa nei "promessi sposi".

torna il celebre milione in un`edizione completa e nella traduzione latina dell`opera, accompagnata da una moderna traduzione in italiano appositamente preparata. la redazione contiene anche numerosi passi del perduto originale dettato da marco polo (1254-1324), assenti nella versione trecentesca che viene correntemente pubblicata. il favoloso rendiconto del lungo viaggio di marco, compiuto tra il 1271 e il 1295, si arricchisce di nuovi particolari riguardanti soprattutto l`etnografia, il folklore e la vita delle popolazioni orientali.

e una raccolta di dieci egloghe in volgare costruite sul modello virgiliano, con il quale intendono volutamente competere, ma attualizzandolo e adattandolo alla situazione della corte ferrarese degli estensi. i dieci testi, in cui si esprime al meglio il gusto pittorico e idillico tipico di boiardo, con sfumature quasi fiabesche nelle descrizioni dei paesaggi e degli scorci della campagna dell`arcadia, delineano un confronto tra la realta` contemporanea, fatta di guerre e sofferenze, e il mitico mondo arcadico.

apparso nel 1690, nel clima storico appena successivo alla liberazione di vienna dall`assedio dei turchi, il poema "iesus puer" del gesuita tommaso ceva fu accolto con entusiasmo in italia come in europa, dove fu tradotto in tedesco e in francese. muratori, nel trattato "della perfetta poesia italiana", lo considero` esemplare per la capacita` dell`autore di far vedere le cose per mezzo di vivissime immagini. ceva costruisce la trama partendo dalla tesi, illustrata dal gesuita portoghese sebastia`o barradas, secondo cui gesu`, ancora bambino, manifesto` agli abitanti di nazareth la sua divinita`; i meccanismi che ne determinano lo sviluppo sono ricavati dai vangeli apocrifi, dalla letteratura agiografica, nonche` dall`opera di ireneo di lione contro le eresie. ma ben piu` significativa risulta la presenza di modelli rintracciabili negli autori latini (soprattutto, virgilio, ovidio, stazio, claudiano), neolatini (battista mantovano, sannazaro, vida, mascardi) e italiani (come tasso e marino). questa edizione indaga e ricostruisce, nel documentato commento di felice milani, la tradizione letteraria che sta alla base del poema. l`autore afferma che il poema, dai personaggi in parte illustri in parte umili che conducono l`azione, assume la natura di comico-eroico. i personaggi umili sono i contadini, le donne, le ragazze e i bambini di nazareth e di engaddi: ma dietro di loro noi intravediamo in realta` la gente della campagna milanese.

guillermo, sposato e in attesa di un figlio, confida all`amico eusebio di avere un`amante: una donna passionale quanto crudele e ambigua, che si fa chiamare marcia, con la quale ha una relazione morbosamente intensa. quando guillermo muore in circostanze tragiche, eusebio conosce julia e se ne innamora a prima vista, ricambiato. intrecciano una relazione appagante che culminera` nel matrimonio. eppure eusebio e` tormentato da un dubbio atroce. perche`, anche se sembra impossibile, tutto lascia pensare che julia sia marcia e marcia sia julia. nel tentativo di dare corpo alla donna d`ombra che si nasconde dietro julia, eusebio finisce per immedesimarsi sempre piu` nell`amico morto: ne sperimenta le ossessioni e ne ricerca di nuove in una spirale ineludibile dove l`eros diventa per il protagonista il motore di un drammatico sdoppiamento e per l`autore lo strumento per esplorare le zone oscure della nostra interiorita`.

una notte, in un cantiere navale abbandonato di stoccolma, un vagabondo scopre la vittima di un brutale delitto. le indagini della polizia, condotte dal brillante e promettente commissario della divisione anticrimine john stierna, sono serratissime. purtroppo gli elementi a disposizione per ricostruire i fatti sono molto scarsi. l`assassino non ha lasciato tracce dietro di se` e sfugge immancabilmente alla caccia all`uomo che si e` scatenata. nessun risultato. nessun indizio decisivo. stierna pero` non si da` per vinto: per anni continua a cercare un omicida che sembra svanito nel nulla. le strade della capitale svedese, una stoccolma d`epoca ritratta in maniera molto vivida, si trasformano in un labirinto mentale da cui stierna non riesce piu` a trovare una via d`uscita: l`orribile vicenda del cantiere navale diventa un`ossessione che finira` per divorare la sua vita. venticinque anni dopo, ormai solo e in pensione, stierna non riesce ancora a darsi pace. quando un giornalista lo contatta perche` sta scrivendo un articolo proprio su quel triste caso, la storia che l`ha visto protagonista sta per chiudersi con un finale amaro e gia` scritto. ma il destino ha in serbo la sorpresa piu` insospettata: d`un tratto una finestra si spalanca sul passato, mentre un altro racconto sta per iniziare.

l`integrazione fra umano e digitale ha raggiunto una profondita` e una radicalita` sconvolgenti: mai prima d`ora la tecnologia era arrivata a toccare cosi` da vicino la sfera privata, perfino intima, di ognuno di noi. dai primi personal computer fino ai tablet di ultima generazione e all`onnipresenza del web, le nuove macchine digitali offrono un genere di esperienza impensabile in passato, poiche` per la prima volta tutte le forme di comunicazione, trasmissione di informazioni e interazione sociale possono essere gestite attraverso un unico dispositivo e in tempo reale. dal momento che, forse senza esserne pienamente consapevoli, passiamo la maggior parte del nostro tempo "connessi", tom chatfield propone una piccola guida su "come sopravvivere", ma anche come "vivere in profondita`" la vita nell`era digitale, senza esaltarne i vantaggi ne` demonizzandola a priori: dobbiamo imparare a esplorarne la natura, sfruttarne appieno le potenzialita`, evitando pero` i pericoli e gli abusi. tempo, letture, identita`, privacy, economia, pornografia, giochi, piacere: il web tocca e ripropone innumerevoli aspetti della nostra vita. abbiamo plasmato il mondo digitale e il mondo digitale sta plasmando la nostra quotidianita`, ma forse non e` vero che internet e google ci rendono "stupidi", anzi ci pongono una sfida ulteriore, quella di "spingerci sempre piu` avanti nel domandarci che cosa ci rende unicamente umani e che cosa ci lega gli uni agli altri".

sulle montagne sopra il lago di como, durante i lavori di costruzione di una nuova strada verso il confine svizzero, vengono alla luce dei resti umani. a chi appartengono? quale identita` si nasconde dietro la misteriosa sigla k.d. ritrovata su un portasigarette d`argento? e come e` coinvolta in tutto questo la potente famiglia cappelletti, trincerata nella sua villa e nel suo immenso giardino? l`indagine e` affidata al commissario stefania valenti, quarantacinquenne, separata, con una figlia di undici anni, ostacolata perche` donna, ma molto piu` determinata e in gamba di tanti suoi colleghi maschi. tra svolte che si succedono come in un dispositivo a orologeria, sempre accompagnate dal vento leggero di breva, le ricerche affondano a poco a poco nel passato, quando sulle rive del lago transitavano clandestinamente persone e cose: contrabbandieri, disertori, partigiani, agenti segreti, membri della gestapo, ebrei in fuga, e quadri, oggetti preziosi, denaro. perche` e` qui, ben nascosta, che c`e` la soluzione del caso... una doppia indagine che illumina un presente gravato da intrighi famigliari e pressanti ricordi e insieme un brano cruciale della storia italiana.

in una lunga conversazione con bruno arpaia, scrittore italiano che per inclinazione letteraria e conoscenza del mondo latinoamericano rappresenta per lui un`ideale sponda dialettica, luis sepu`lveda affronta tutti i temi che lo coinvolgono e lo appassionano: la sinistra ieri e oggi; la sfida dei movimenti no-global; il significato dell`impegno ambientale; la letteratura latinoamericana al di fuori delle schematizzazioni e dei luoghi comuni; cos`e` stato per lui, fin dagli anni dell`apprendistato, lo scrivere, quali sono stati gli autori formativi e quali le affinita`; in che forma si puo` raccontare la lotta, il carcere, l`esilio. una confessione a tutto campo, che si confronta con gli stimoli, le domande, le insistenze, talvolta il dissenso di` un narratore che sposa e verifica nel proprio scrivere un`idea di letteratura non certo lontana da quella dell`autore del "vecchio che leggeva romanzi d`amore".

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